26-04-2023

Torna Contrade dell’Etna, i grandi vini del vulcano sono solo rossi?

Tra le denominazioni più interessanti d’Italia oggi l’Etna esprime una qualità altissima e si conferma un grande territorio del vino nel mondo, ma siamo sicuri sia davvero il Nerello Mascalese la sua varietà principe?

Il Carricante si candida ad essere il futuro della

Il Carricante si candida ad essere il futuro della viticoltura sul vulcano attivo più alto d’Europa. Questa la nostra scommessa dopo tre giorni a Castiglione di Sicilia dove è stata presentata una ricerca di mercato sul valore commerciale dei vini

Era il 2008 quando Andrea Franchetti, illuminato produttore toscano, che ha contributo al rinascimento enologico dei vini dell’Etna e a trasformare un’idea visionaria in quella che è oggi la quattordicesima manifestazione di Contrade dell’Etna. Svoltasi dal 15 al 17 Aprile a Castiglione di Sicilia, è stata caratterizzata dalla straordinaria partecipazione delle cantine che oggi raccontano un’idea enologica fortemente legata Nerello Mascalese per i rossi e che rappresenta oggi l’uva più iconica dell’Etna. Eppure sempre di più cresce l’attenzione per bianchi del vulcano con il Carricante che guadagna spazio in quantità e qualità per un racconto completo del territorio. Ma diamo un’occhiata ai numeri: il 2022 racconta di quasi 6 milioni di bottiglie (con una crescita del 28,68% rispetto al 2021) di cui il 50% come Etna Rosso.

Millemetri bianco 2016 - Feudo Cavaliere

Millemetri bianco 2016 - Feudo Cavaliere

L’Etna Bianco (compreso il Superiore) pesa con poco più del 30 % e bene le performance di due tipologie sempre più richieste e apprezzate dai consumatori come i vini rosa e gli spumanti. Una produzione, quella dei bianchi del vulcano, in continua crescita e che si candida sempre di più ad essere l’uva di riferimento soprattutto sui versanti meridionali ma che è in espansione anche nei comuni di Linguaglossa, Randazzo e Castiglione di Sicilia dove nel giro di poco tempo potremmo iniziare a trovarli sempre di più con profili tipici.

Piero Portale (Masseria Setteporte) e Vincenzo Lo Mauro (Passopisciaro)

Piero Portale (Masseria Setteporte) e Vincenzo Lo Mauro (Passopisciaro)

Torniamo all’evento, impossibile segnalare i vini che ci sono piaciuti in questi tre giorni sul vulcano attivo più alto d’Europa perché sono davvero tanti ma proviamo qui a farne un riassunto in ordine sparso: il pluripremiato A'Puddara in questa versione 2020 di Tenuta di Fessina, incarna l’espressione del versante Sud - Ovest insieme a il N’Ettaro 2022 di Masseria Setteporte ed i giovani cugini Travaglianti con l’Etna Bianco 2020, l’Etna Bianco Superiore Lindo 2020 di Iuppa e il Catarratto 2022 di Maugeri sono tra le recenti novità per il versante Est, a Nord sempre buono Mareneve di Federico Graziani, Planeta aggiunge la menzione Contrada Taccione all’Etna Bianco 2021 che sottolinea l’importanza dei bianchi in un territorio famoso per i rossi, Girolamo Russo convince con San Lorenzo 2021, Passopisciaro con Contrada C 2020, Tenute Bosco con Piano dei Daini 2020. Audace lo stile di Massimo Lentsch con la nuova cantina in arrivo, bene Tasca d’Almerita con Pianodario 2019 e interessante il campione di vasca del nuovo vino (non si conosce ancora né il nome né la data di uscita) di Generazione Alessandro.

Millemetri bianco 2016 - Feudo Cavaliere

Millemetri bianco 2016 - Feudo Cavaliere

Sul Versante Sud si affaccia Serafica Terra di Olio e Vino con diverse sperimentazioni e un territorio ancora tutto da scoprire, ad Ovest invece la viticoltura non è mai stata punto di riferimento anche se da qualche anno alcuni produttori stanno sperimentando con ottimi risultati oltre la linea del versante nord - ovest. Sbilanciandoci un pochino, il podio personale possiamo dire che è formato dal Millemetri Bianco 2016 di Feudo Cavaliere, Contrada Monte Gorna Vecchie Viti Bianco 2019 di Nicosia e Arcuria 2019 di Calcagno.

Arcuria 2019 - Calcagno

Arcuria 2019 - Calcagno

Margherita Platania - Feudo Cavaliere

Margherita Platania - Feudo Cavaliere

Tra i presenti lo chef tristellato Heinz Beck (celebre anche per aver coniato una sua filosofia di cucina in tutta Europa) e il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, interessante l’inedita ricerca di mercato sul valore commerciale dei vini curata dal  professore Sebastiano Torcivia dell’Università di Palermo.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Salvo Ognibene

nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri

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