27-06-2022

Eminente: il rum dalla Cuba più vera, con la forza del coccodrillo

Ricco e corposo, si ispira alla complessità delle eaux-de-vie cubane del XIX secolo. Viene distillato da César Martí, il più giovane Maestro Ronero dell’isola

Un gusto intenso e inaspettato per un rum che sa accendere l’estate. Cuba – anche chiamata Isla del cocodrilo - è l'isola più grande dei Caraibi, è una terra di contrasti e di magia così come lo sono i suoi famosi distillati.

Ogni zona, infatti, nasconde peculiari terroir che danno origine a prodotti unici per colore, gusto e carattere. Infatti, nell’area dell'Avana, definito Occidente, si ottiene un rum dall’aroma intenso, secco, incisivo, perfetto per la miscelazione. Sul versante opposto dell'isola, il rum Oriente, è invece morbido, fruttato e adatto per una degustazione “liscia”.

A unire il meglio dei due stili, c’è Eminente che nasce ufficialmente nel 2020 e che entra a far parte della divisione distillati del gruppo Moët Hennessy. Si tratta di un rum fresco e robusto al tempo stesso, morbido e complesso, ideale sia per la miscelazione che da sorseggiare in purezza. Il processo di distillazione e i suoi segreti sono nelle mani di César Martí, il più giovane Maestro Ronero di Cuba e uno dei 10 protagonisti che si tramandano questa arte antica.

César Martí, Maestro Ronero © Eminente

César Martí, Maestro Ronero © Eminente

Cresciuto tra le piantagioni di canna da zucchero di proprietà della famiglia, Martí ha appreso i rudimenti del mestiere dai nonni che lavoravano nel settore dello zucchero. Dopo gli studi in fisica e ingegneria, si è formato alla scuola di José Navarro Campa, il primo Maestro Ronero di Cuba.

Per Eminente, Martí si è ispirato alla produzione del rum cubano del XIX secolo, di cui richiama la ricchezza e l’intensità, ma apportando al tempo stesso anche rinnovata complessità grazie all'arte dell'invecchiamento e dell’assemblaggio delle aguardientes, acquaviti ottenute dalla distillazione della canna da zucchero e poi lasciate invecchiare in botti di rovere ex-whisky prima di essere miscelate con light rum. Da qui ecco nascere Eminente Reserva realizzato con il 70% di aguardientes: la porzione più alta tra tutti i Rum cubani esistenti oggi. Il gusto intenso deriva anche dal fatto che è un 7 años, lasciato invecchiare 7 anni in botti di quercia ex-Bourbon.

La cena di presentazione ha visto l'abbinamento tra i cocktail a base di rum Eminente Reserva e alcuni piatti tradizionali della cucina cubana

La cena di presentazione ha visto l'abbinamento tra i cocktail a base di rum Eminente Reserva e alcuni piatti tradizionali della cucina cubana

Alla vista colore ambrato con sfumature mogano, al naso ha un aroma iniziale di caffè appena tostato che lascia poi spazio a note più morbide di dulce de leche, mandorla tostata e cacao sul finale. Corposo e  profondo al palato rivela ricche note affumicate e di vaniglia, caffè e canna da zucchero grezzo, seguite da quelle più speziate di zenzero e pepe di Sichuan, con un leggero sapore di prugna secca in sottofondo. Il finale è lungo, fresco e cremoso, con note di cioccolato e un pizzico di fumo.

Eleganza anche nel packaging con la bottiglia che descrive le squame del coccodrillo, animale simbolo di Cuba di cui contano oltre 3000 specie autoctone sull'isola.

I cocktail per l’estate

Durante la presentazione del nuovo rum in Italia, negli spazi della Fonderia Napoleonica a Milano, sono stati preparati alcuni cocktail estivi che dimostrano la versalità di Eminente nella miscelazione.

Tra le proposte, La Colada Diferente, rivisitazione della classica Piña Colada, con succo di lime, mix di purea e latte di cocco e infuso all’ananas, oppure di uno dei cocktail tra i più rappresentativi dell’isola, la Canchánchara, considerata la “Santa Trinità cubana” perché composta da soli tre - ma fondamentali - ingredienti: rum, miele e succo di lime. L’abbinamento perfetto per i drink? I piatti dello chef Pedro Fiol, proprietario del ristorante cubano Monkey in the City:

Croquetas di baccalà con cuore tenero di besciamella, i Tameles Cubanos, i tronchetti di mais della tradizione, Ropa Vieja, manzo sfilacciato e cotto alla maniera cubana, accompagnati da riso bianco, Potaje de Frijoles Negros, la zuppa cremosa di fagioli neri in doppia cottura, Ensalata Criolla e Yucca, ovvero la manioca. A dimostrazione che anche il rum può avere un “cuore tenero”, finale dolce con il Domino al cioccolato, glassato al rum Eminente. In pairing, Eminentemente Cuba, cocktail a base di Eminente Reserva, succo di lime, cocco e soda. A completare l’esperienza di gusto, uno dei rituali irrinunciabili per ogni cubano che si rispetti, il momento del Cafecito: una volta servito il caffè, poco prima dell’ultimo sorso, nella tazzina vengono versate due gocce di Eminente Reserva 7 años. Come a dire, l’esperienza può andare dall’aperitivo a fine pasto, con coerenza e divertimento.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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