21-05-2021
Non è affatto facile, per i produttori del Nobile di Montepulciano, presentare i propri vini alle Anteprime di Toscana nella giornata successiva a quelle dedicate al Brunello di Montalcino. Perché il paragone, seppur formalmente e ideologicamente sbagliato, è inevitabile. Oltretutto su annate drasticamente diverse: a Montalcino sono stati presentati i Brunello 2016, annata che ha rispecchiato un andamento stagionale praticamente perfetto, mentre a Montepulciano è stata la volta dei Nobile 2018. Ricordiamo che già la commissione di assaggio non aveva assegnato il massimo dei voti alla 2018, ma si era fermata prudentemente (e giustamente) alle 4 Stelle.
Confronto ingiusto, ma inevitabile, dal quale comunque il Nobile ne esce con alcuni aspetti molto positivi: durante le degustazioni, nonostante gli alti e bassi di un’annata comunque complessa, dove è stata fondamentale un’oculata gestione dei vigneti da parte dei produttori, si è notato come il Vino Nobile di Montepulciano abbia mantenuto la sua identità territoriale, senza voler - appunto - imitare i “cugini” di Montalcino.
Come detto, quindi, chi ha lavorato sull’eleganza è riuscito a proporre un Vino Nobile di Montepulciano 2018 davvero interessante: vini vivi, per certi versi ancora un po’ scorbutici, ma con tannini maturi che nel tempo andranno ad “arrotondare gli spigoli”. Per quanto riguarda questa annata sono particolarmente piaciuti Salcheto, Il Molinaccio “La Spinosa”, Antico Colle, Cantina del Giusto “San Claudio II”, Le Bèrne e Fattoria del Cerro “Silineo”, oltre che Bindella “I Quadri”.
E poi il Rosso di Montepulciano 2019: di certo sono da premiare quei produttori che hanno puntato a fare un vino più lineare, espressione pura del Sangiovese giovane, senza cercare di fare dei “mini-Nobile”. Citiamo, per esempio, Fattoria della Talosa, Montemercurio e La Ciarliana.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nostro viaggio enoico, calice dopo calice, camminando nella cantina di Località San Cassiano
Da sinistra: Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi