22-05-2020
Il Vermentino in Maremma, un vino che profuma di mare e che vuole diventare un riferimento per la zona
Francesco Mazzei, presidente del Consorzio di Tutela vini della Maremma Toscana ne è convinto: «Credo molto nel Vermentino, come bandiera della Maremma. Anche per uscire dalla crisi».
E ora ancora di più: è notizia di questi giorni che, dopo anni di lavoro, è stata approvata la modifica al disciplinare della Doc Maremma Toscana. Una modifica che, confermano dal Consorzio, ha la volontà di puntare solo all’eccellenza.
Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma
E Luca Pollini incalza: «In generale, la Maremma può contare di vini di grande freschezza. E la nota comune è la mineralità, grazie all’influsso determinante del mare, che arriva fino anche alla parte più interna della zona di produzione. Il fenomeno Vermentino si sta allargando, ora inizia a essere diffuso anche in Puglia e in Sicilia. Noi stiamo facendo uno sforzo per identificarlo, per renderlo “nostro”».
L'influenza del mare è fondamentale
Un altro fattore da considerare è l’età degli impianti: attualmente il 94,5% delle vigne ha meno di 20 anni. «Ciò significa che al momento non danno ancora il massimo della qualità – afferma Pollini – ma c’è il grande vantaggio che hanno una prospettiva di crescita notevole. E questo lo ritroveremo nelle bottiglie dei prossimi anni».
Paesaggi da sogno in Maremma
Di questi vini ne prendiamo tre ad esempio. Il primo è il Vermentino Acquagiusta, Tenuta la Badiola del gruppo Terra Moretti: vigneti molto vicini al mare (siamo dalle parti di Castiglione della Pescaia) e vinificazione in acciaio, molto lineare. Che non significa affatto banale: il vino riesce a rispecchiare appieno le caratteristiche del Vermentino, con una sapidità e una bevibilità notevoli. Semplice, ma non banale.
Il terzo, infine, è lo Scalandrino di Fattoria Mantellassi: in questo caso ci spostiamo a sud verso Scansano e cambiamo ancora stile, con una fermentazione in legno e un affinamento per alcuni mesi in botte di rovere. Qui escono due caratteri distintivi rispetto agli altri vini: una parte agrumata di cedro e scorza d’arancia e un tocco di pietra focaia, ma anche un tocco di macchia mediterranea. Grande struttura ma anche piacevolissimo da bere, soprattutto in abbinamento.
Ebbene sì, ne siamo convinti: il Vermentino può diventare la bandiera dei vini della Maremma. E fare da traino agli altri, anche i rossi.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Uno scatto dalla 13ª edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI. Foto Michele Purin
Edoardo Ligabue, alias Gunter
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.