Luciano Alberti
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Qualcosa di più di una pur importante carta di identità per il Soave. Piuttosto, un racconto che scava e affiora nella terra e nella storia, imprimendo i suoi caratteri anche oltre confine. I 33 cru adesso sono stati riconosciuti dall’Unione europea, ha annunciato nei giorni scorsi il Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave. Un passo avvenuto con la pubblicazione - sulla Gazzetta europea - della modifica del disciplinare di produzione o meglio dei disciplinari: quelli del Soave Doc, del Soave Superiore Docg e del Recioto di Soave Docg. In questo modo sull’etichetta prende stabile dimora il nome delle "Unità Geografiche Aggiuntive".
I cru sono 28 nella zona classica, due nella zona vulcanica di Roncà e tre nelle colline calcaree della Val d’Illasi e di Mezzane. A spiegare l’importanza del risultato il presidente del consorzio Sandro Gini: «Non possiamo che essere contenti del risultato, gran parte dei produttori ha saputo cogliere l’occasione di differenziare la loro produzione di qualità attraverso le Unità Geografiche e le vigne e speriamo – conclude – che ci saranno presto tante occasioni per portare questo racconto in giro per il mondo».
Il presidente del consorzio Sandro Gini
Il castello di Soave
Così si spiega come il viaggio abbia richiamato con forza i produttori, estremamente consapevoli della sua importanza. Le Unità Geografiche Aggiuntive rivendicate su 270 ettari di denominazione sono 23 per la vendemmia 2019. Il percorso per introdurle è iniziato ben trent’anni fa, attraverso un lavoro cartografico meticoloso; quindi si è passati alla zonazione e allo studio dei suoli. Bisognava compiere questa lunga strada per arrivare a caratterizzare ogni singolo cru in base al clima, al suolo e alla storia alle spalle appunto.
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo