Quell’inverno troppo rigido a Francoforte, forse, ha in realtà regalato buone bottiglie di vino e opere d’arte.
La storia di Nittardi passa sicuramente dalle grandi passioni di Peter Femfert, un gallerista tedesco, e di Stefania Canali, una storica dell’arte veneziana.

La famiglia Femfert: mamma Stefania, Léon e papà Peter
Ed è il figlio
Léon Femfert a raccontare la storia: «Mio padre ha una galleria d’arte a Francoforte. I miei genitori si erano trasferiti in Germania, ma dopo il primo inverno passato assieme, mia madre ha preferito tornare in Italia». L’amore scalda i cuori, ma quell’inverno era stato evidentemente troppo freddo.
«Qui a Castellina in Chianti – continua Léon - è uscita la passione per il vino di mio padre: così nasce Nittardi, nel 1981. Il primo vino è un Chianti Classico, il Casanuova, che è il nostro portabandiera. Fin dalla prima annata, unendo la passione per il vino a quella per l’arte, ogni anno un artista differente realizza due opere inedite, una per l’etichetta della bottiglia, l’altra per la carta che avvolge la bottiglia stessa. Non vengono pagati, in cambio ricevono solo del vino».
Un legame tra vino e arte che risale addirittura dal 1500. «L’azienda si trova in una casa antica, che era stata proprietà di
Michelangelo Buonarroti. Anche nelle lettere tra
Leonardo e
Michelangelo si parla della tenuta. E del vino: in quei tempi producevano
Trebbiano».
«Tornando a Casanuova – spiega ancora Léon Femfert - sono quindi 37 le annate d’artista: l’ultima, per il 2017, è stata realizzata da Mikis Theodorakis, 94 anni, noto musicista e compositore, ma anche politico e filosofo, greco, autore tra le altre cose della colonnza sonora di Zorba il Greco del 1964. Le due opere realizzate per Nittardi sono “Musica lineare” per l’etichetta e “Cosmo musicale” per la carta seta».

L'opera "Musica Lineare" di Mikis Theodorakis è l'etichetta dell'annata 2017 di Casanuova

“Cosmo musicale” è stata usata per la carta seta che avvolge la bottiglia
Nel corso degli anni altri famosi personaggi hanno dato la loro interpretazione per il Casanuova, tra questi
Dario Fo,
Emilio Tadini,
Valerio Adami,
Yoko Ono,
Otto Göts e
Igor Mitoraj.
Il vino è un Chianti Classico, dal 2012 viene prodotto solo dalla Vigna Doghessa. Ne sono realizzate circa 30mila bottiglie annue: la Nittardi ne produce, in totale, 130mila, metà delle quali nel Chianti Classico e metà in Maremma.
Il
Casanuova viene realizzato da vigne a un’altitudine di circa 500 metri sopra il livello del mare, e viene affinato per 15 mesi in botti di rovere da 500 o 700 ettolitri. L’annata 2017 esprime una grande potenzialità, con una spiccata acidità, e un buon frutto: dopo aver assaggiato anche le annate 2007 e 1997, siamo sicuri che questo
Chianti Classico possa emergere con il tempo e che, in questo momento, sia troppo giovane.