01-03-2019
Ondine de la Feld Aymerich e Stefano Aymerich di Laconi
Siamo a Cingoli, l’unico comune delle Marche in provincia di Macerata interessato alla produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Qui ha casa Tenuta di Tavignano, una realtà vinicola in evoluzione. Proprio nel 1972 questa tenuta che domina le valli dell’Esino e del Musone catturò l’attenzione dell’ingegnere Stefano Aymerich di Laconi che, con la moglie Beatrice Lucangeli, decise di valorizzarla e intuì le grandi potenzialità di questo territorio.
Tavignano rappresenta circa 230 ettari di proprietà, un bellissimo sito di epoca romana, a 300 metri di altezza, a sud di Jesi, con una dimora restaurata attorno alla quale si piantarono vitigni di Verdicchio. A cui oggi sono dedicati 16 ettari di 33 circa vitati con altri vitigni autoctoni a bacca rossa, dal Montepulciano alla Lacrima di Morro d’ Alba oltre a filari intenazionali, per lo più di Merlot.
«Quando mio zio mi chiamò a Tavignano - spiega - capii subito di avere tra le mani una terra straordinaria, ancora inesplorata e soprattutto assaggiando il nostro Verdicchio mi venne in mente di poterlo misurare, nel tempo, con i migliori Chablis. Iniziai a viaggiare in Italia e in Francia per comprendere questo mondo e degustare grandi vini. Certa di una strada in salita, ma non mi arresi, e m’impegnai al massimo per cercare uno stile “Tavignano”. Una vera sfida che mi permise di immergermi nel mondo enoico con passione e volontà di apprendere il passato ma sfidare il futuro. Nel 2015 ho portato in azienda l’agricoltura biologica e dalla vendemmia 2018 siamo certificati Bio».
Non è un ossimoro, ma un vero progetto che vide luce con Il Pestifero, un blend di Verdicchio, Malvasia e Sangiovese imbottigliato a fermentazione non ultimata seguendo un metodo ancestrale, non filtrato e non sboccato. Una bottiglia che appare quasi come una birra naturale, tappo corona e un’etichetta rosa acceso di vero impatto.
L'etichetta di Il Pestifero
Giallo paglierino, sfumature lievi mentre lo versi nel calice e una spuma imponente che ti invita ad avvicinarlo al naso, per sentire dei profumi decisi di rifermentazione, note aromatiche tipiche della malvasia e quelle fruttate in primis e florali del Verdicchio.
"We love Monsters"
Citazione doverosa per la classicità del Misco, il Verdicchio di Tavignano più premiato e protagonista di un grande terroir. Qualche tempo fa il New York Times definì le Marche “il segreto meglio custodito d’Italia” e la scoperta di Tavignano potrà permettervi di immergervi in una sequenza di colline, boschi, per trovare sempre un’ospitalità autentica, proprio come i loro vini.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione