31-10-2022
Lo chef Nicola Annunziata, campano classe 1991, da inizio 2020 al Pietramare Natural Food, insegna gastronomica stellata al Praia Art Resort di Isola Capo Rizzuto, costa ionica calabrese, provincia di Crotone
Dei sette ristoranti calabresi che vantano una stella Michelin (gli altri sei sono il Qafiz di Nino Rossi, il Gambero Rosso dei fratelli Sculli, l'Hyle di Antonio Biafora, il Luigi Lepore dell'omonimo chef-patron, il Dattilo di Caterina Ceraudo e l'Abbruzzino di Luca Abbruzzino. A proposito: chi l'avrebbe pronosticato tanto fiorire solo qualche anno fa?) è l'unico non condotto da una toque calabrese. Anche per questo, è motivo di curiosità, del tipo: che approccio terrà Nicola Annunziata al Pietramare Natural Food del Praia Art Resort, a Isola Capo Rizzuto?
Lui è un campano (di Sarno, città che ha sfornato numerosi bei talenti, pensiamo a Giuseppe Mancino, Nicola De Blasio, Lorenzo Montoro, Alfonso Crescenzo che pure ha lavorato al Pietramare...), classe 1991; proviene insomma da quell'enclave gastronomicamente magica che da Napoli arriva al Cilento. Ha fatto, prima di questa,esperienze in Trentino, poi in Costiera Amalfitana a Il Faro di Capo d'Orso... Ottimo professionista, noi lo avevamo incrociato qualche anno fa, quando era subentrato a Rocco de Santis nelle cucine de Il Fogliano, bella struttura che vivifica il litorale tirreno di fronte a Latina.
Il Praia Art Resort
Lo chef Nicola Annunziata tra Raffaele Vitale (art director e anima creativa del Praia Art Resort ma già chef con stella alla Casa del Nonno 13 in Campania) e Carmine Lupia, esperto di botanica
La Riserva naturale di Valli Cupe e, nelle foto sotto, Annunziata con Lupia alla scoperta della biodiversità vegetale
Tra i nostri assaggi, dopo l'interessantissimo boccone di Pickles di melanzane di Badolato cotte in vinaigrette (notevole per aroma e consistenza), spicca a nostro giudizio Resilienza, ovvero tortelli ripieni di genovese di podolica e cipolla rossa di Tropea con fonduta di ricotta crotonese, astice in oliocottura, polvere di buccia di cipolla, cipolla marinata in aceto di lampone e polvere di radice di liquirizia; è uno dei piatti preferiti anche dallo chef, sintesi di Calabria e Campania; bello qui il lavoro sulla cipolla in tre versioni, nello stracotto di carne del ripieno del tortello (1 parte di carne, 2 di cipolla), poi marinata e appunto in polvere della buccia. Note: l'astice è piuttosto superfluo, mentre la chiusura del tortello è perfetta.
A noi è piaciuto molto anche un altro piatto su tutti: Agnello del Marchesato laccato al peperoncino, miele di castagno e aglio, portulaca selvatica accompagnato da una Zuppetta di ceci e fagioli di Cutro con spinacino selvatico e jus d'agnello con aceto di Jerez e buccia di limone. Delizia.
A contribuire molto alla piacevolezza dell'esperienza è Giancarlo Marena, gran professionista a sua volta campano, classe 1979, sommelier di valore dalla vasta esperienza internazionale: si diverte nell'abbinamento pescando tra chicche enologiche calabresi, cocktail di qualità e anche sake, dei quali è un appassionato cultore.
E ora la nostra cena, gli scatti sono di Tanio Liotta.
Limone femminiello sotto sale, mandorla tostata e finocchietto marino. Lo stecco è di spinacio salato de Le Castella, da masticare come fosse una liquirizia. Il limone ha fermentato per cinque mesi
Aperitivo calabrese: Chips di riso di Sibari, sardella, cipolla rossa di Tropea marinata
Montanarina con mousse di parmigiana di melanzane e Parmigiano Reggiano. L'impasto è prima cotto al vapore e poi fritto
Samosa al morzello di Catanzaro (il morzello è un tipico piatto povero a base di quinto quarto di vitello, considerato un vero e proprio simbolo della città, sostanzialmente un ragù di frattaglie che veniva usato per condire pane casereccio per uno spuntino gustoso. In questo caso Annunziata usa invece carne di maiale nero dell'Aspromonte)
Bun, aglio nero fermentato, capocollo di maiale nero dell'Aspromonte
Tartelletta con burro di mandorla, gambero viola di Isola Capo Rizzuto e caviale
Pickles di melanzane di Badolato, cotte in vinaigrette
Anguria in osmosi di bitter e pomodoro confit
Gambero bianco di Isola Capo Rizzuto, farro soffiato, vinaigrette di lamponi, consistenze di peperoni (crema di peperone, polvere di pipi, acqua di peperone arrosto e ibisco)
Podolica silana, pesto di rucola, salsa di 'nduja, gelato di senape, crumble di tarallo strutto e pepe, la foglia d'argento è un richiamo alla carne coperta dalla stagnola
Spaghetto spezzato in zuppa ionica (triglia di scoglio, tracina, gallinella, scorfano nero...), pesto rosso (peperone e pomodoro confit, pecorino crotonese, mandorla e basilico), polvere di olive nere: sapori calabresi decisi
Tortello ripieno di genovese di podolica e cipolla rossa di Tropea, fonduta di ricotta crotonese, astice in oliocottura, polvere di buccia di cipolla, cipolla marinata in aceto di lampone, polvere di radice di liquirizia. Sintesi Calabria-Campania
Rana pescatrice dello Ionio, chutney di limone femminiello, zabaione al peperoncino, crumble all'aglio e peperoncino, millefoglie di patata silana e mela antica. Si condisce con un fondo di rana pescatrice
Agnello del Marchesato laccato al peperoncino, miele e aglio, portulaca selvatica
In accompagnamento, questa Zuppetta di ceci e fagioli di Cutro con spinacino selvatico e jus d'agnello con aceto di Jerez e buccia di limone
Aperol spritz in sfera di burro di cacao, passion fruit e basilico
Babà laccato all'albicocca, foglia d'oro commestibile, gelato alle erbe di Valli Cupe (nepeta, erba amara, finocchietto marino, origano), infuso all'amaro Jefferson
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Lorenzo Fortuna, classe 1976, è figlio d'arte e ha preso in mano la pizzeria aperta da suo padre
Risotto cotto in latte di mandorla, mantecato con bergamotto, salsa alla sardella e polvere di cipollotto bruciato del nuovo ristorante Abbruzzino Oltre di Luca Abbruzzino a Lamezia Terme, che bissa quello di Catanzaro
Il pizzaiolo Francesco Viceconte della pizzeria contemporanea Impasto, a San Lorenzo del Vallo (Cosenza)
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale