08-08-2021
Anna Ghisolfi al lavoro. Nel suo locale Anna Ghisolfi Ristorante, a Tortona, ha portato le logiche (e le bontà) di tanti anni passati a proporre catering di alta qualità. Ne è venuto fuori un posto particolarissimo...
Che strana storia quella di Anna Ghisolfi: ci sono i bellissimi scatti di Bob Noto a immortalare certi suoi piatti di alcuni anni fa, esteticamente e concettualmente simili a quei bocconi dell’avanguardia spagnola che son figli delle tradizionali tapas, anche per questo Bob, palato sopraffino e frequentatore assiduo di Ferran Adrià & C., si presentava spesso alla porta del ristorante di Anna, appena aperto a Tortona, era il 21 luglio 2016, il grande fotografo sarebbe venuto a mancare l’anno successivo. Eppure Anna non è che fosse di primo pelo: tre figli già grandi allora, col marito Enrico Merli brillante avvocato civilista del foro di Alessandria. Si erano conosciuti parecchio tempo prima, sposati nel 1982: lui allora era anche presidente della Polisportiva Derthona Basket, lei giovane cestista, era nata in una nota famiglia di imprenditori, proprietaria di quella che è stata una importante multinazionale della chimica, la tortonese Mossi&Ghisolfi, fondata nel 1953. Tutte cose apparentemente lontane dalla cucina. Eppure…
Piatti di Anna Ghisolfi immortalati in questa serie di vecchi scatti di Bob Noto
La Ghisolfi di nuovo col pallone da basket, sua grande passione insieme alla cucina
Così, senza neanche accorgersene, quello che era nato come passatempo diventò qualcosa di diverso, la Ghisolfi si ritrovò in mano dagli anni Novanta un’impresa di catering di gran successo, decine di dipendenti, tre camion frigoriferi, attrezzature a non finire, centinaia di eventi anche assai delicati, quello quando ospite d’onore era il presidente Giorgio Napolitano, o l’altro con Michail Gorbaciov, poi a Montecarlo dalla principessa Carolina, e al Petit Palais parigino. Ma aprire un proprio ristorante? No, non era nei programmi. E per un motivo molto semplice, «con due bambini piccoli da crescere e mio marito occupato a fare l’avvocato, mi illudevo che rimanendo nel catering avrei avuto meno impegni professionali, scadenze più gestibili, anche se poi l’azienda è cresciuta e in realtà di tempo me n’è rimasto comunque poco».
La cucina a vista
Cos’è dunque l’Anna Ghisolfi Ristorante? Qualcosa di inavvertitamente originale. Un tapas bar di fine dining in provincia, con piatti(ni) italiani, dove si mangia e beve molto bene. Un locale vivace dove lei dimostra, fedele ai suoi principi, di essere stata sempre in anticipo sui tempi, c’è tanto mondo vegetale («Dispongo di un orto diffuso, diciamo così, perché mi sono messa d’accordo con i contadini qui intorno, c’è il ragazzo che produce i germogli in val Borbera, l’altro che mi porta le patate, l’altro ancora le erbe aromatiche…»), altrettanta attenzione per il no waste. E poi il concetto di una tavola di alta qualità in vesti casual, informali, adatte a tutti.
Risotto al pomodoro, rose, fragole e capperi
Cipolle di Tropea, spuma di zucca e zucca disidratata
Cous cous di cavolfiore con besciamella di cavolfiore, cavolfiore arrostito e tartufo estivo
Raviolini di patate con cozze e prezzemolo fritto
Sapori sempre molto puliti, proposte esteticamente minimali, a volte semplici ma con ingegnosi accostamenti, altre volte piccole idee, brillanti. Tutto d'autore. Tutto bene.
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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