29-04-2018
Michaël Vrijmoed e lo straordinario pescato del Mare del Nord
"Gent è la città simbolo della Michelin: tre stelle in più" titolava nel novembre scorso il quotidiano belga Het Nieuwsblad raccontando l'ascesa dell'Olimpo goloso di questo splendido centro fiammingo, quest'anno illuminato ancor meglio dalle étoiles della Rossa (solo un quinquennio fa c'era una sola insegna degna di gran nota, per la guida francese): in tutto cinque monostellati e un bistellato, il Vrijmoed di Vlaanderenstraat 22, che deve la propria insegna al cognome del suo chef-patron, Michaël Vrijmoed, gentenaar purosangue, classe 1980, già nei The Flanders Kitchen Rebels, i ribelli fiamminghi della cucina. Uno che, per dirla con la Michelin, "sposa gusti complessi e raffinati, con un debole per gli ortaggi. La sua creatività è usata saggiamente, i piatti hanno sempre un'anima. Ci si lascia trasportare". Una recensione ampiamente positiva e assolutamente meritata.
Peter Goossens (tristellato all'Hof Van Cleve) e, alla sua destra, Michaël Vrijmoed, in una foto di qualche anno fa
La sala del Vrijmoed
La brigata del Vrijmoed
Scampo con barbabietola in crosta di sale, arancia confit, vinaigrette alla vaniglia e arancia
Ravioli agli spinaci, alghe e tofu, sesamo, spinaci marinati, consommé di tè Matcha
Anguilla alle erbe verdi
Zuppa di topinambur con spuma di aglio nero e parmigiano
Skrei cotto in camicia e arrostito, insalata di alghe, asparagi e yuzu confit
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera