05-11-2018
La Ribolla di Oslavia disegna il proprio futuro. Le foto sono di Fabrice Gallina
Zivijo: dietro la formula del brindisi sloveno, c’è tutto il sapore dell’orgoglio, dell’identità e del futuro. Quel futuro che viaggia tra i vigneti segnati dalla Grande Guerra e dalle ferite di confini impalpabili (se non per l’ostinazione dell’uomo). Dal castello di Gorizia, è partito così il grido d’assalto pacifico, quello che profuma di vino e di vita: ribolliAMO.
Vigneti di Ribolla, guardando Gorizia...
L'incontro durante ribolliAMO
Facendo anche una tappa culinaria in un locale ai nastri di partenza. Una storia di giovani e di famiglia – quella di Dejan e Aram Klanjscek - che mostra come ad Oslavia ci sia volontà di investire nel futuro anche in termini di strutture ricettive; accade pure nelle aziende vinicole, come alla Radikon dove un terrazzo si è trasformato in camere con vista mozzafiato sui vigneti.
La personalità è decisa come quella di chi è forgiato nella ponca, la terra di queste parti, e sa cosa le deve. Marne particolari, scistose – mette a fuoco la bozza di disciplinare - con fertilità estremamente bassa, bilanciata da un’elevata quantità di elementi minerali. Oppure – dal punto di vista umano – quella terra straziata da sedici battaglie. E Silvan Primosic le racconta con tutte le loro dolorose emozioni, indica il Sabotino e ogni punto dove troppi giovani (bambini, commenta Dario Princic, con la voce forte che si incrina) hanno perso la vita nella Prima guerra mondiale: oltre 57mila sono al centro dell’omaggio candido e silenzioso del sacrario vicino.
Dario Princic
Alcune annate storiche di Primosic
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
I "magnifici sette" della Ribolla d'Oslavia: da sinistra Franco Sosol, Saša Radikon, Martin Figelj, Andrea Prinčič, Mateja Gravner, Stefano Bensa e Marko Primosic
I membri dell’Associazione Produttori Ribolla di Oslavia, compagine che mette assieme Dario Princic, Fiegl, Gravner, Il Carpino, La Castellada, Primosic e Radikon