18-10-2018

Dom Pérignon presenta in Italia il Vintage 2008 e il cambio di chef de cave

Dopo 28 millesimi, Richard Geoffroy cede la guida della Maison a Vincent Chaperon, suo enologo da 13 anni

E' stata scelta Milano come sede della present

E' stata scelta Milano come sede della presentazione internazionale del nuovo millesimo di Dom Pérignon. L'annata 2008 - che, caso unico nella storia, viene commercializzata dopo la 2009 - è particolare anche per l'avvicendamento nel ruolo di chef de cave della Maison tra Richard Geoffroy e Vincent Chaperon. I due, qui immortalati insieme in vigna, hanno lavorato fianco a fianco per 13 anni

Tra pochi mesi Richard Geoffroy, lo chef de cave più noto al mondo per aver creato per 28 anni i memorabili millesimi di Dom Pèrignon, potrà cedere a Vincent Chaperon la guida della famosa maison di champagne.

In realtà proprio in questi giorni a Milano i due hanno presentato insieme il millesimo 2008 e un’edizione limitata della stessa annata, una “Legacy Edition” che riporta sullo scudo e sul coffret i nomi di entrambi.

Il quaratasettesimo piano della Torre Allianz ha permesso a Geoffroy e Chaperon un vero confronto sul concetto Dom Pérignon di creazione e trasmissione, un dialogo a due voci singolare, emozionante e unico. Richard Geoffroy ha dichiarato: «Lavoro con Vincent da 13 anni, un periodo importante di collaborazione, in simbiosi, basato sul rispetto e la conoscenza reciproca. Sinceramente ho pensato molte volte a cosa avrei provato in questo momento. Certamente molte emozioni e un sentimento molto profondo di appagamento. Vincent è la persona che abbiamo scelto in modo attivo e consapevole, sono davvero certo che seguirà i nostri passi, per compiere un suo processo evolutivo. Prima di tutto perché è un grande tecnico, che conosce nei dettagli tutta l’elaborazione di Dom Pérignon, ma ci tengo a sottolineare il fattore umano che mi rende fiero sia lui a prendere il mio posto».

Immediata la replica di Chaperon: «”Non è la prima volta che celebriamo questo momento, lo abbiamo già fatto in Francia e ora in Italia. Accolgo le parole di Richard come un dono ricco di emozioni. Quello che ho imparato da Dom Pérignon è di andare sempre più lontano, è un percorso difficile, ma ho la certezza di aver avuto un grande maestro».

Vincent Chaperon, per 13 anni enologo della Maison e al fianco di Geoffroy, è discendente di una famiglia di vigneron bordolesi presenti a Pomerol, Saint-Émilion. La sua formazione è iniziata, subito dopo gli studi di enologia, in Sauternes presso Rieussec, uno dei più importanti Chateau della regione, e solo nel 2000 è entrato a far parte del gruppo Dom Pérignon.

Il passaggio di testimone ha permesso di presentare il Dom Pérignon Vintage 2008, ultima creazione di Geoffroy nel cui futuro professionale ci sarà un grande progetto in Giappone con una startup e assicura, sorridendo, non nel mondo del vino.

Interessante notare che questo millesimo esce dopo il Vintage 2009, episodio singolare e senza precedenti nella storia di Dom Pérignon. «C'è voluto più tempo – spiega - perché l'annata raggiungesse la sua Première Plénitude anche se il Dom Pérignon 2008 è l’archetipo in Champagne. Un grande vino è frutto di una costanza qualitativa con l'ambizione e la capacità di sorprendere. In ogni vendemmia dobbiamo farci sorprendere per portare la qualità ad un livello sempre migliorativo, e, in questo caso, è stata la raccolta di uve più lunga della storia della Maison: 4 settimane contro le 2 abituali. Per me questo 2008 è uno champagne “Atletico”».

Questo millesimo svela uno Champagne dal naso molto complesso al contempo fresco, esaltato da note di agrumi, anice e fiori bianchi stemperato da lievi cenni balsamici, menta in primis e, in seconda battuta, spezie e tostature.

Il palato ha un frutto pieno, è tonico, caldo, pulito equilibrato da un'intensa persistenza. Ad esaltare questo grande millesimo la famiglia Cerea di Da Vittorio, tre stelle Michelin di Brusaporto, uno dei Dépositaire della Maison, ha ristorato gli chef de cave e i loro ospiti rispettando il mantra “creare trasmettendo, trasmettere creando”. 


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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