13-11-2023
Il miele prodotto dalle api native di Curitiba, nel Paranà, Brasile: hanno la particolarità di essere di piccole dimensioni, prive di pungiglione. Il loro miele è molto aspro e decisamente più liquido di quello europeo a cui siamo abituati. Una rarità che va preservata
Con Manoella “Manu” Buffara alla scoperta della biodiversità del Brasile, e in particolare dei prodotti straordinari dei mielicoltori riuniti nell'Acriapa, che sta per Associação de Criadores de Abelhas Nativas da Apa de Guaraqueçaba, ossia Associazione Allevatori di Api Autoctone dell'Apa di Guaraqueçaba, una cittadina vicino a Curitiba (apa significa "Área de Proteção Ambiental", area di protezione ambientale): è stata una serata davvero speciale, l'altro giorno al Gucci Osteria di Firenze. Ospite era appunto la Buffara, chef patron del Manu proprio a Curitiba, in Brasile. Con il suo impegno a favore dell’ambiente (il ristorante lavora con ingredienti freschi e di stagione e il 60% di quelli utilizzati è di origine vegetale), il sostegno ai produttori locali (l'80% dei quale vive nel raggio di 300 km dal locale) e la creazione di orti urbani a beneficio della comunità locale, ha decisamente posizionato la capitale dello stato brasiliano del Paranà sulla mappa gastronomica mondiale.
Manu Buffara tra Karime Lopez e Takaiko Kondo davanti all'entrata del Gucci Osteria di Firenze.La chef brasiliana, che ha lavorato anche in Italia, al fianco di Ugo Alciati e della famiglia Cerea, oltre a guidare il suo ristorante Manu a Curitiba, ha appena aperto un pop up a Parigi, sotto la cupola blu del Printemps Hausmann; e presto inaugurerà un progetto persino nella Grande Mela. È stata consacrata migliore cuoca dell’America Latina per la Latin America's 50 Best 2022 dopo essersi posizionata al ventunesimo posto nella classifica The Best Chef Awards 2021, essersi aggiudicata il quarantanovesimo posto della Latin America’s 50 Best Restaurants nello stesso anno e aver vinto il premio Miele One to Watch dei Latin America’s 50 Best Restaurants 2018
Nello stato di Paranà sono 40 le specie di api native, impollinatrici infaticabili grazie all'attività delle quali si deve la sopravvivenza di oltre il 90% delle piante autoctone ed essenziali per la produzione alimentare. Come ci ricorda la Fao, in generale tre colture alimentari su quattro dipendono in una qualche misura dalle api e dagli altri impollinatori: ecco perché la loro sopravvivenza - sempre più minacciata della tossicità dei pesticidi utilizzati in agricoltura - rappresenta un obiettivo fondamentale. Senza di loro, il 75% delle colture sarebbe in pericolo.
Manu Buffara davanti al suo ristorante Manu di Curitiba, in Brasile. Sulla facciata sono installate delle arnie per facilitare la sopravvivenza delle preziose api native del Paranà
Capasanta, meliponias
A seguire, la Torta In-Salata ci ha invece portato nel Giappone di Taka, con il wasabi e la spuma di shiso, e anche in provincia di Brescia con il caviale, insieme ai vegetali stagionali, al vapore e in salamoia, dove non può mancare la manioca a ricordare, ancora, la cucina brasiliana. La Buffara ci ha anche raccontato, grazie al linguaggio della cucina, l’immigrazione nel Sud del suo Paese, principalmente dal Libano e dalla Germania: un tema che ha toccato da vicino la sua famiglia ed è presente anche nel menu di quest’anno del Manu (oltre che in assaggio a Firenze) attraverso Ricciola, lenticchie: una crema a base di lenticchie, ceci e garum di funghi accompagna la ricciola condita con burro fermentato per bilanciare e proporre la stessa grassezza del pesce locale che la chef utilizza a casa.
Animella con portulaca e alkekengi
Polpo con cuore di palma
Tortino al cocco, gelato allo yogurt, salsa al succo di manioca
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe '96, cresciuta dove la tradizione gastronomica è culto: Bologna, la Grassa. Dopo una laurea in Scienze Gastronomiche e un Master in Food & Wine oggi è contributor per la Guida ai Ristoranti e segue come consulente la comunicazione e i progetti di realtà F&W. A tavola è il suo posto preferito: è lì che il cibo si esprime e accadono meraviglie.
Non dire Cassate, piatto di Karime Lopez e Takahiko Kondo qui in versione salata, come primo piatto, con il gambero. Senza gambero e con il cedro candito, diventa invece un dessert. Al Gucci Osteria di Firenze
Bar da Dona Onça, nel Centro di San Paolo, avenida Ipiranga 200, +5501046925 (foto visitecentrodesaopaulo.com.br)
Davide Guidara (I Tenerumi, Therasia Resort Sea, Isola di Vulcano), apripista di Identità Vegetali 2023, in collaborazione con Veuve Clicquot