29-05-2023

Viaggio a Marrakech, tra profumi, suoni e colori della città della luce

Nella Città Ocra, per perdersi nella Place e poi farsi conquistare dall’accoglienza della Maison MK e dalla cucina creativa di Sofiane Henni

Dal Rooftop MK la vista spazia fino alla Koutoubia

Dal Rooftop MK la vista spazia fino alla Koutoubia, il minareto del XII secolo che svetta con i suoi 70 metri

Dal Rooftop di Maison MK la vista spazia a 360° sui tetti della Medina di Marrakech, il centro storico, fino al palazzo Dar el Bacha e alla Koutoubia, il minareto del XII secolo che svetta con i suoi 70 metri. E poi ancora oltre, fino alle cime dell’Alto Atlante. La terrazza dell’elagante riad è la più alta nel cuore pulsante della Città Ocra, aperta anche agli esterni da mezzogiorno all’1 di notte, con la sua atmosfera informale e cosmopolita, è perfetto per sorseggiare i cocktail signature preparati dal barman Lamine, ascoltare i moderni suonatori di musica Gnaoua con la chitarra tradizionale e gustare tapas, antipasti, piatti elaborati e dessert.

Rooftop MK, aperto da mezzogiorno all'una di notte, regala una vista favolosa sui tetti di Marrakech 

Rooftop MK, aperto da mezzogiorno all'una di notte, regala una vista favolosa sui tetti di Marrakech 

Dal Rooftop di Maison MK la vista spazia a 360° sui tetti della Medina di Marrakech, il centro storico, fino al palazzo Dar el Bacha e alla Koutoubia, il minareto del XII secolo che svetta con i suoi 70 metri.

Dal Rooftop di Maison MK la vista spazia a 360° sui tetti della Medina di Marrakech, il centro storico, fino al palazzo Dar el Bacha e alla Koutoubia, il minareto del XII secolo che svetta con i suoi 70 metri.

La magia della Città Rossa si respira anche dall’alto, dove arrivano i suoni, i colori, gli aromi, la luce. “Prima di Marrakech, tutto era nero. Questa città mi ha insegnato cosa sono i colori e ho abbracciato la sua luce, i suoi sfacciati contrasti e le sue intense invenzioni”, diceva della Città Rossa Yves Saint Laurent, che la scelse come suo rifugio. “A ogni angolo si incontrano gruppi di persone, uomini e donne che indossano caffettani rosa, blu, verdi, porpora. È sorprendente: sembrano disegnati, ricordano gli schizzi di Delacroix, mentre non sono altro che il frutto dell’improvvisazione della vita”, raccontava il celebre couturier. Marrakech è proprio così, emozioni a tinte forti. La città che più di tutte è stata capace di trasmettergli linfa creativa, dove lui e Bergé possedevano un complesso di sei acri che comprendeva una residenza, Villa Oasis, e le Jardin Majorelle. Oggi l’amore di Saint Laurent vive nel Musée YSL Yves Saint Laurent, che conserva capi d’abbigliamento e decine di disegni dello stilista. Adiacente al Museo, il Jardin Majorelle et Musée Berbère ricavato nella villa del pittore Jacques Majorelle, circondata da un lussureggiante giardino di cactus e gelsomini.

Il profumo di spezie porta fino Piazza Jemaa el Fnaa, la “Place” per eccellenza, il luogo più visitato, fonte d’ispirazione per artisti e scrittori da Paul Bowles ad Elias Canetti. È senza dubbio una delle attrazioni principali di Marrakech, che sta tornando a richiamare turisti come nel 2019 quando, secondo i dati della Confédération Nationale du Tourisme del Marocco, erano arrivati 12,9 milioni di turisti. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la Place è un crogiolo di saltimbanchi, maghi, cantastorie, acrobati, musicisti di strada e incantatori di serpenti. Addormentata di giorno, si risveglia al calar della sera, quando il calore dà tregua e aprono decine di bancarelle che arrostiscono pesce e carne, sotto gli occhi incuriositi dei turisti che assistono allo spettacolo dalle terrazze dei tanti caffè affacciati sulla piazza. È un periodo di grande fermento culturale per la città, non solo, aprono alberghi e interi quartieri residenziali, arrivano chef internazionali a guidare le cucine di antichi riad ristrutturati a regola d’arte, per accogliere i moderni viaggiatori in luoghi dotati di comfort di ultima generazione, ma al contempo di grande charme, che riportano indietro nel tempo.

La piscina all'interno di Gastro MK, il ristorante gastronomico, arredato con cura, dove gustare la roposta gourmet della casa

La piscina all'interno di Gastro MK, il ristorante gastronomico, arredato con cura, dove gustare la roposta gourmet della casa

La terrazza di Maison MK si apre intorno alla fontana del riad, sapientemente ristrutturato dall’architetto inglese Peters Cook

La terrazza di Maison MK si apre intorno alla fontana del riad, sapientemente ristrutturato dall’architetto inglese Peters Cook

La suite reale con camino è la camera più elegante e spaziosa di Maison MK

La suite reale con camino è la camera più elegante e spaziosa di Maison MK

Come la Maison MK, dove Corinne Gobbi, favolosa padrona di casa, accoglie i suoi ospiti tutto l’anno, nei caldi ambienti del riad sapientemente ristrutturato dall’architetto inglese Peters Cook, dipinto nelle tonalità dei colori arancione, verde e marrone, in armonia con i colori della Medina e della terra. “Ho voluto acquistare un Riad a Marrakech per iniziare l’attività alberghiera perché mi piace il contatto con la gente, mi piace soddisfare le persone e far vivere loro un’esperienza unica”, ci racconta. Corinne ha una naturale attitudine all’accoglienza, il dono di far sentire i suoi ospiti come a casa, in un ambiente discreto ma coinvolgente, dove godersi la propria privacy oppure farsi coinvolgere dalla musica e dalla vita, ammirando il tramonto o il sorgere del sole con un bicchiere fumante di tè alla menta.

Il talentuoso chef francese Sofiane Henni,alla guida di Gastro MK, il ristorante gourmet di Maison MK

Il talentuoso chef francese Sofiane Henni,alla guida di Gastro MK, il ristorante gourmet di Maison MK

Gastro MK, il ristorante gastronomico, arredato con cura, diviso in aree riservate, perfette per cene a due

Gastro MK, il ristorante gastronomico, arredato con cura, diviso in aree riservate, perfette per cene a due

Arredato con cura, Gastro MK è il ristorante gastronomico di Maison MK. L’offerta gourmet è firmata dal giovane chef francese Sofiane Henni

Arredato con cura, Gastro MK è il ristorante gastronomico di Maison MK. L’offerta gourmet è firmata dal giovane chef francese Sofiane Henni

Senza dimenticare le serate da Gastro MK, il ristorante gastronomico, arredato con cura, diviso in aree riservate, perfette per cene a due. Il nuovo corso dell’offerta gourmet è firmata dal giovane chef francese Sofiane Henni, una passione per la cucina nata quando era molto giovane. “Come succede a tanti chef, si inizia osservando cucinare la mamma o la nonna ai fornelli”, ci racconta, “nel mio caso però la differenza è stata che era mio nonno a cucinare, mi sembrava strano che in famiglia fosse un uomo a cucinare e che fosse mio nonno, così a poco a poco ho osservato, imparato e quando è stato il momento, mi sono iscritto alla scuola alberghiera dove ho imparato tutto sul settore alberghiero e della ristorazione”. La famiglia, la formazione, i mentori. “Dopo la scuola ho avuto la possibilità di lavorare per un grande chef che è rimasto fino ad oggi un amico, addirittura una famiglia per me, lo chef Michel Portos, 2 stelle Michelin e Christophe Hagnerelle, 1 stella Michelin, Le Val d’Auge”, continua lo chef.

Come definisce la sua cucina? Un viaggio nei sapori, la sua ars coquendi è semplice ed elegante con un tocco di stravaganza. A Sofiane Henni piace indagare, esplorare, sperimentare, accettare nuove sfide, lasciarsi conquistare da nuove culture culinarie, farle sue e interpretarle con estro. La ricerca non può che partire dalla materia prima: ecco allora, tra gli altri, uno degli ingredienti che predilige utilizzare in modi diversi è l’olio di argan, una nota di nocciola leggera e fruttata, allo stesso tempo secca e dolce, che ci immerge direttamente nel cuore di un viaggio gustativo d’eccezione. La selezione nasce da una ricerca attenta e certosina. “Lavoro molto con piccoli produttori locali che mi garantiscono il rispetto del prodotto e un’ottima qualità”, ci svela, “Per me è fondamentale incontrare i produttori con cui lavoro per vedere i loro prodotti, le novità e il meglio che offre la stagione, studio ed elaboro poi le mie ricette future proprio partendo dal confronto diretto con loro”. Marrakech è un paniere inesauribile di prodotti: “La città offre moltissimo, in termini di materia prima, basti pensare all’infinita varietà di spezie, ma è anche un’inesauribile fonte d’ispirazione, con le sue specialità culinarie, che non conoscevo. Questa esperienza mi ha insegnato a rinnovare il mio modo di cucinare, per regalare un’esperienza completamente nuova ai miei clienti”. Il signature dello chef da non perdere? Sicuramente il Filetto di manzo cotto a bassa temperatura, cuore di datteri con erbe raz el rhanoute, carote glassate alla sabbia con miele/anacardi, mousseline di carote con zenzero/olio di argan, succo di tonka corposo. Gli ospiti possono anche partecipare a lezioni di cucina impartite dal resident chef marocchino, per imparare a fare le specialità locali: pastille, paste sfoglie briouat, tajine, cuscus, con spezie ed erbe aromatiche.

Per il soggiorno, a disposizione dei clienti 5 suite, tutte diverse ed elegantemente arredate, per sogni da Mille e una notte avvolti dalla leggendaria ospitalità marocchina, da respirare in un contesto più informale e contemporaneo. Si sceglie tra la suite reale con camino, una junior suite con 2 letti e altre tre camere più simili per dimensioni, ma sempre con un tocco personale e preziosi oggetti di artigianato locale. Siamo in una zona strategica della medina, la più sicura, a pochi passi a piedi da piazza Jamel el Fna, alle più belle attrazioni della città. Alle spalle della Place si estende la zona dei souk, un groviglio di vicoli letteralmente pullulante di botteghe e negozi, che si alternano ai kissarias, i tipici mercati coperti. Si comprano tappeti di Fès e di Rabat, il legno intarsiato di Essaouira, le belle ceramiche di Safi. Si fa tappa nell’area dei tintori, Souk Debbaghine, mentre la piazza delle spezie, Rahba Lakdima, è famosa per ceste, borse e contenitori in paglia. Lampade, lanterne, vassoi, teiere, porta gioie, candelabri in ferro, rame e ottone si acquistano nel souk dei fabbri. Ma il riad è anche punto di partenza ideale per partire per escursioni alla scoperta del territorio, accompagnati da guide italiane e inglesi: dalle passeggiate in quad o a cavallo, alle giornate ad Essaouira, città portuale fortificata della metà del XVIII secolo dalla forte influenza europea, che collega il Marocco con il resto dell’Africa e dell’Europa: un quadro dipinto di bianco e blu, non inquinata dalla modernità, incantevole con la sua Medina, la fortezza, i muri bianchi e cangianti, la rilassatezza dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Elisabetta Canoro

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Elisabetta Canoro

Giornalista specializzata in Hôtellerie e Travel, è consulente di Identità Golose, direttore editoriale di Hotel and Travel e condirettore di The CUBE Magazine, collabora con AD Architectural Digest Italia. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo

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