29-07-2011
Il Carpaccio di Wagyu Beef con funghi e crema di tofu tartufata del Sushi Samba di Miami in Florida, +1.305.6735337
Fino ad una ventina di anni fa la Florida e in particolare Miami erano più che altro il buen ritiro degli americani in pensione: clima mite, oceano, lunghe spiagge e prezzi abbordabili. E la ristorazione? Un mezzo disastro. All’inizio degli anni Novanta qualcosa cambia, soprattutto a South Beach Miami: vipsss come Ricky Martin, Julio Iglesias e Gianni Versace (assassinato proprio qui il 15 luglio 1997) vi prendono casa e parallelamente si moltiplicano gli eventi legati alla moda, al design e allo sport. Cominciano ad affiorare anche i ristoranti di un certo rango, la maggior parte fin troppo modaioli - tanto show e poco food - ma anche una minoranza via via interessante. Intendiamoci, non parliamo di cuochi che vogliono fare la rivoluzione gastronomica, brandendo tecniche di cottura scientifiche o abbinamenti arditi. Ma comunque indirizzi interessanti entro cui rinchiudersi. Anche in caso di uragano, ora che sta per arrivare la stagione più a rischio (nell'eventualità, no panic: laggiù sanno bene come gestire la calamità). Michelle Bernstein Forse il ristorante più blasonato di Miami è il Michy’s della celebre chef Michelle Bernstein. La cuoca, pluriblasonata negli Stati Uniti, ha creato un locale semplice e colorato, perfetto specchio dei piatti che si trovano in carta. Ingredienti del territorio cucinati con freschezza, seguendo le proprie radici latine: nel menu fanno capolino il cheviche, il gazpacho e la carbonara, ma la foggia non è mai quella che ti aspetti, resa sempre personale dalla ragazza. Due i menu degustazione a 65 e 85 dollari e bonus perché della maggior parte dei piatti si può scegliere se prendere la porzione intera o la mezza, avendo così la possibilità di assaggiare un numero superiore di portate. Noi abbiamo scelto delle appetitose Crocchette di prosciutto serrano e gorgonzola accompagnate da una marmellata di fichi, un’innovativa Carbonara realizzata con dadini ancora di prosciutto serrano, bacon, piselli, pomodorini e uova (la chef non è decisamente un'adepta del less is more, pochi ingredienti è meglio) e poi abbiamo terminato con un esotico Filetto di dentice coda gialla con curry, mango verde e cuore di palma. Telefono +1.305.7592001 Garcia’s, a downtown, +1.305.3750765, è invece veramente ecceziunale alla voce pesce di qualità e locale alla mano. Gestito dal 1966 da una famiglia di esuli cubani, è una delle offerte ittiche più notevoli in città. Potete pranzare all’interno (con l’aria condizionata a 18°C) oppure all’esterno, una specie di veranda che dà sul canale (e 40°C in estate). Scegliete voi. Semplici le preparazioni: fritte, alla griglia o in umido e a prezzi prezzi modici. Il pesce potete pure comprarlo fresco al bancone della pescheria e portarvelo a casa. Dalla lavagna noi abbiamo scelto la Frittura di gamberi e il Filetto di branzino con scampi e salsa creola: succulento, ricco, accompagnato da una fresca birra. Conto sui 40 dollari. Un altro locale storico è Joe’s Stone Crab, +1.305.6730365, dal 1913 le chele di granchio reale più buone in città. Sono gigantesche e vengono servite già aperte, così è più facile mangiarle (il prezzo dipende anche dalla loro dimensioni). Spesso c'è coda fuori, ma vale assolutamente la pena farsela. E pure pagare gli 80 dollari a testa della bill. Un locale cool a South Beach è il Sushi Samba, +1.305.6735337, insegna che contempla piatti giapponesi, brasiliani e peruviani. Assolutamente da provare. Abbiamo assaggiato il Chevice di tonno con zenzero, aglio e arancio: per un attimo ho creduto di essere a Lima. Abbiamo provato poi del tenerissimo Carpaccio di Wagyu Beef con funghi e crema di tofu tartufata. E alla fine il sushiman ci ha preparato un esotico Maki di granchio reale, mango, pomodoro, soia, curry e riso. Delizioso, a 40 verdoni cadauno. L'aragosta stufata con banana caramellata del Blue Door Fish Se Miami è soprattutto una mecca del pesce fresco, non si possono non provare i tagli di manzo nelle tante steakhouse della città, quasi tutte valide e con della carne non di rado eccezionale, come da migliore tradizione stars and stripes. Ne abbiamo scelto una di recente apertura, già sulla cresta dell’onda: Red. Ha decisamente una marcia in più, a partire dalla fantastica cantina a vista: circa 400 etichette da 12 paesi, molte delle quali offerte al bicchiere. È uno dei pochi ristoranti al mondo a tenere in carta il magnifico Sauternes Chateau d’Yquem, premiere grand cru del 1999, 100 dollari a calice: potete provare uno dei migliori vini al mondo senza svenarvi per l'intera bottiglia. C'è anche una bella selezione di formaggi artigianali dalla California, dalla Francia, dalla Spagna e dall’Australia. Una vera rarità a Miami. E la carne? Noi abbiamo optato per un'ottima costata Porterhouse di Angus beef da 24 once. Frollata al punto giusto e cotta perfettamente al sangue. 100 dollari a cranio, +1.305.5343688. Per chiudere in bellezza il soggiorno, non esitate a cenare almeno una volta nel celebre Hotel Delano, icona della città frequentata da Hollywood Star che desinano a pel d'acqua, nel ristorante a bordo piscina. Il ristorante top è il Blue Door Fish, +1.305.6722000, di cui mi sovviene ancora al palato un freschissimo plateau royal e soprattutto una fantastica Aragosta stufata con banana caramellata, uvetta e riduzione al lime. Golosissima. Un ristorante di classe, alla moda. Con prezzi di conseguenza: 120 dollari, vini esclusi.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Cultore del bien vivre, lavorando nella moda ha sviluppato una grande passione per i viaggi e per la cucina
Dal Mondo è curiosità, fascino, un guida verso i migliori indirizzi intorno al globo, di cui vi raccontiamo non solo piatti, insegne, ingredienti, ma anche le vite di personaggi che stanno facendo la differenza nel nostro Pianeta, dalla ristorazione al meraviglioso mondo del vino.