22-02-2017
A gonfie vele Umberto Bombana: ha vinto il premio alla carriera all'Asia 50 Best, il suo ristorante è risalito in classifica (ora è quarto, +9 rispetto all'anno precedente) e sarà omaggiato anche a Identità Milano
«Per l’India, il mio Paese. Per la Thailandia dove sono ed è il mio futuro. E per mia figlia Tara, il cui viso stavo guardando mentre attendevo di sapere». E’ emozionatissimo e quasi incredulo Gaggan Anand, per la terza volta consecutiva confermato, con il suo ristorante Gaggan a Bangkok, al numero uno della classifica 2017 di Asia’s 50 Best Restaurants, main sponsor S.Pellegrino e Acqua Panna. Il suo ristorante, in una bella casa coloniale dietro Phloen Chit Road, si è aggiudicato di nuovo l’ambito titolo, che quest’anno compie 5 anni di vita, la prima edizione nel 2013.
Sembrava che vi fosse un parziale rallentamento nella sua ascesa nella classifica mondiale The World’s 50 Best Restaurants, il ristorante si era posizionato “solo” al 23° posto mondiale. Gaggan ha invece riconquistato il trono asiatico, grazie alla sua proposta di cucina molecolare indiana, che lui definisce Indian Progressive. Un riconoscimento anche al costante impegno creativo dello chef: «Se potessi dividerei questo premio con tutti i bravissimi colleghi in sala e con il mio team senza il quale non potrei lavorare in questo modo» ha detto dal palco. Proprio negli ultimi mesi Gaggan ha presentato un nuovo menu e nell’autunno scorso ha aperto il laboratorio, accanto al suo ristorante, dove sperimenta con la sua brigata, fatta di tante nazionalità (anche un italiano ne ha fatto parte).
Gaggan Anand con il suo staff e Brett Hibbs, direttore della S.Pellegrino Asia Pacific Zone
Bel momento italiano nella serata c’è stato con Umberto Bombana e il suo Otto e Mezzo: il bergamasco (che sarà anche protagonista a Identità Milano, domenica 5 marzo alle 13: sarà omaggiato da Enrico Crippa, Ezio Santin e Francesco Cerea) è salito sul palco per ricevere il Diners Club Lifetime Achievement Award. Inoltre il ristorante si è posizionato al 4° posto, facendo un balzo di 9 posizioni rispetto allo scorso anno. «Continuerò a divertirmi» ha assicurato dal palco, visibilmente emozionato, lo chef italiano con base a Hong Kong. E’ stata all’insegna dell’empowerment femminile in cucina il momento della premiazione di May Chow del Little Bao di Hong Kong, nominata Asia’s Best Female Chef 2017: «Lavorerò perché ci siano sempre più donne chef in Asia. Se può farlo May, puoi farlo anche tu» ha detto, trattenendo quasi le lacrime.
May Chow del Little Bao di Hong Kong, nominata Asia’s Best Female Chef 2017
Il premio come Highest New Entry lo ha vinto Odette di Singapore e il suo chef Julien Royer. Bene al decimo posto Burnt Ends di Singapore guidato da Dave Pynt che ha vinto anche lo Chefs’Choice Award, sponsorizzato da Peroni. Come Highest Climber sale di 27 posizioni il Locavore di Ubud, a Bali, mentre Mingles, stabile al n.15, è stato nominato miglior ristorante in Corea del Sud. Ben due posti nei 50 per lo chef Dharshan Munidasa: con il suo giapponese Nihonbashi è al numero 49 e con Ministry of Crab è sceso al n° 29 (dal n° 25 dello scorso anno) ma è sempre il miglior ristorante dello Sri Lanka.
Ma l’edizione 2017 ha visto per la Città degli Angeli anche il debutto nella 50 Best asiatica di 4 nuovi ristoranti (tra i nuovi 10 ingressi totali): il Sühring (No.13), The Dining Room all’interno della House on Sathorn, al numero 36, e L’Atelier de Joël Robuchon Bangkok al numero 40. Menzione a parte merita l’ingresso al n. 37 del giovane e talentuoso (meno di 30 anni) chef thailandese Ton, al secolo Thitid Tassanakajohn che con il suo Le Du, sta ripensando la cucina thai in una chiave non solo piccante: «Perché chi l’ha detto che i sapori non possano essere esaltati in altro modo?» ci ha raccontato quando siamo andati a trovarlo nel suo locale.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista e scrittrice di viaggio. Ha visitato quasi cento Paesi e ne parla sulle maggiori testate nazionali. Collabora con le riviste Marco Polo e Bell’Europa e per le pagine viaggi de Il Giornale. Online la si trova anche sul portale The Travel News e sul suo blog Viaggiale