16-04-2014
Da destra, Davide Rampello e Massimo Bottura, questa mattina all'Arcidiocesi di Milano del cardinale Angelo Scola (quarto da destra) per presentare il progetto del Refettorio Ambrosiano, una cucina permanente che a maggio 2015 sfamerà studenti e poveri nel teatro accanto alla parrocchia di San Martino, quartiere periferico di Greco a Milano. A cucinare, ogni giorno, un grande cuoco, da Ferran Adrià a Renè Redzepi, da Alain Ducasse a Gualtiero Marchesi
Un Refettorio Ambrosiano, costruito nella sede dell’ex teatro annesso alla parrocchia di San Martino, quartiere periferico di Greco a Milano. Una sala degli anni Trenta, caduta in disuso, che verrà completamente ristrutturata e ridisegnata da grandi artisti, designer, artigiani e architetti. Uno spazio in cui i più grandi cuochi d’Italia e del mondo cucineranno - per ogni santo giorno di maggio 2015 – il cibo avanzato dei padiglioni dell’Expo, per gli studenti a pranzo e per i poveri alla sera.
Bottura stila la lista delle decine di cuochi che hanno già detto sì
La parte di selezione dei cuochi è stata affidata al modenese, il cuoco italiano più amato nel mondo, anche dai colleghi. «Ho cominciato», ha rammentato Bottura la genesi del progetto, «a ragionare sul binomio carità e bellezza. E sul vero tema di fondo dell’Expo, nutrire il pianeta. Ho indagato attorno al senso del fare, del mettersi a disposizione degli altri. Perché noi non siamo rockstar ma cuochi che ogni giorno non fanno altro che ristorare». Nell’idea embrionale dello chef, c’era la stazione di Milano: «Volevo rifare "Miracolo a Milano". Ma poi abbiamo deciso di puntare alle periferie, un desiderio caro al Santo Padre. Abbiamo individuato quest’oratorio incredibile a Greco: un teatro abbandanato ma ancora vivo nelle urla dei bambini che urlavano e giocavano. Ci ha colpito il cuore».
Assediato
Carità, bellezza e bontà. Perché, per dare l’idea, dal 2008 al 2012 sono aumentate di circa un terzo le persone che hanno chiesto il pacco viveri ai centri di ascolto di Milano. E il mondo continua a produrre il 30% di alimenti in più rispetto a quelli che di fatto consumiamo. «Ottocento milioni di persone nel mondo», ha spiegato il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, intervenuto alla presentazione del Refettorio «ogni giorno rischiano di morire di fame. Quindi grazie a chi si prodiga per sensibilizzare il prossimo su questa priorità assoluta».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt