Avere un menu che contempli proposte vegane e vegetariane è, in fondo, non solo un’opzione più sostenibile per l’ambiente e per gli animali, ma soprattutto una scelta più inclusiva. Non fa sentire a casa solo chi segue un’alimentazione vegana o vegetariana, ma anche chi, ad esempio, è intollerante al lattosio. È un po’ una scelta di civiltà, cerca di tenere in considerazione tutte le preferenze alimentari.
Sempre più spesso ad esempio, anche a colazione, le strutture inseriscono opzioni senza glutine. Tutto perché, a tavola, è bene che possano star bene tutti. Le strutture che fanno parte di questo elenco hanno però scelto nello specifico di proporre ai propri ospiti un menu unicamente vegano, trovandosi in montagna o in campagna, dove nel menu è facile trovare capriolo, cinghiale o animali delle varie zone. Eccone cinque da provare.
Orestes Hütte, rifugio in Valle d’Aosta

Impiattamento nel ristorante Orestes Hütte
Orestes Hütte è un rifugio situato a 2.600 metri, ai piedi del Monte Rosa, in località Z'Indra nel comune di Gressoney-La-Trinité, nell'alta Valle del Lys (Alpi Pennine). Qui due fratelli montanari, nati e cresciuti a Gressoney negli anni ’40 -
Arturo e
Oreste Squinobal - avevano deciso di dar vita al loro sogno: aprire un rifugio nella conca di Indren, dove la sorgente della
Salza fornisce l'acqua potabile, il torrente di Indren alimenta la centralina idroelettrica e la Pyramide Vincent si staglia maestosa contro il cielo. Il rifugio è stato inaugurato nel 2010 ed è dedicato proprio ad
Oreste, che non ha potuto vedere la costruzione del rifugio per via di un brutto male. L'
Orestes Hütte è un luogo di pace dove sentire forte la presenza della natura. Ora a gestirlo sono i figli di
Arturo,
Emil e
Marta. Dal 2018 si è scelto di proporre una cucina unicamente vegana, che predilige materie prime locali e biologiche. «Siamo felici di offrire un’opzione per coloro che normalmente devono scendere a compromessi per frequentare la montagna, ma anche per chi preferisce qualcosa di alternativo alla tipica cucina di montagna ricca di carne e formaggi», si legge sul sito del rifugio. Il menu varia di giorno in giorno e solitamente include un piatto di pasta, una zuppa o una vellutata, una vegan bowl (piatto unico che comprende un cereale, una verdura cotta, una verdura cruda, delle proteine vegetali e una salsa d’accompagnamento), una torta salata o un burger con contorno. Per finire qualche dolce o un biscotto, tutto preparato nella loro cucina. Tra i piatti proposti in questi anni ci sono stati ad esempio
Zucchina ripiena, salsa di barbabietola, cavolfiore romanesco, boulgur di verdure e tofu saltato con cavolo, o
Guiso di fagioli neri e salsicce di tofu e
Pesca al forno con cuore di crumble, guarnita con panna, petali di rosa e Trifolium alpinum.
La Vimea Vegan Hotel in Trentino - Alto Adige

Un dolce servito nell'hotel vegano La Vimea
La Vimea Vegan Hotel non è un vero e proprio rifugio, ma un hotel tra le montagne del Trentino - Alto Adige con una cucina completamente vegana. Si trova nel cuore della Val Venosta, a Naturno, a poca distanza da Merano e circondato dalle cime altoatesine. La maggior parte dei loro prodotti sono stagionali e regionali, preparati con estrema cura per preservarne i principi nutritivi. «Valorizziamo il cibo naturale degno di questo nome, perché è energia e vita. Sosteniamo con orgoglio piccole e medie realtà agricole biologiche in Alto Adige e nel resto d’Italia», si legge sul sito dell’hotel che, su richiesta, mette a disposizione anche opzioni senza glutine sia per il pranzo che per la cena. Nel menu molto esotico del pranzo tra i piatti proposti troviamo il
Risotto al tè matcha, senza glutine, senza zuccheri, senza frutta a guscio, con “uovo” fritto, crumble di tapioca e porro croccante o la
Poke Bowl, senza glutine e senza frutta a guscio con riso nero selvatico, teriyaki al mango, tofu, cetriolo a fette, avocado e dressing agli agrumi. Per la cena vengono invece proposti piatti come
Nori croccante, tartare al miso-avocado con cetriolo ed erba cipollina, poi
Cipolla croccante, maionese di rafano, caviale di alghe e schiuma di limone o ancora
Ramen con dashi, spiedino di funghi glassati con salsa coreana, nori, pakchoy e mais con miso.
Vegan Agrivilla I Pini in Toscana

Un piatto servito nella Vegan Agrivilla I Pini
A San Gimignano, nel cuore della campagna toscana, si trova la
Vegan Agrivilla I Pini, un ristorante che si esprime attraverso la cucina vegana. «Siamo autenticamente
Seed to Table: la maggior parte dei nostri ingredienti vengono coltivati direttamente nel nostro orto biologico e preparati con cura e con fantasia dai nostri chef, seguendo sempre il principio sostenibile della stagionalità», si legge sul loro sito. «Il risultato finale è autentico e nutriente, che senza eccessive raffinazioni riesce a restituire il sapore vero e intenso del cibo vivo e l’allegria dell’ispirazione. Accogliamo con amore ospiti interni e visitatori esterni provenienti da tutto il mondo che condividono con noi la passione per il cibo vegetale, crudo o cotto». La loro missione è unire la sapienza culinaria vegana con una creatività che reinventa ricette genuine in tutta la loro singolarità. «Una creatività che è quella tipica dei contadini: quella che fa nascere piatti con solo i pochi, semplici ingredienti che si hanno a disposizione. La filosofia del ristorante dell‘
Agrivilla I Pini cresce su una cucina del tutto vegana e naturale. Nulla è lasciato al caso. I colori dei pasti richiamano i colori delle stagioni, le idee provengono dai ricettari antichi, trovando nuova vita nell’ispirazione e nell’arte degli chef». Qui si sperimenta ad esempio con l’antica arte della fermentazione del kimchi, creando un'armonia di sapori che nutre corpo e anima. Ogni barattolo è una testimonianza dell'equilibrio della natura, portando un senso di benessere e vitalità sulla tavola. Vengono proposte ad esempio insalate selvatiche con un mix di verdure arrostite e kimchi piccante, condite con limone, olio d’oliva e fiori di campo, ravioli con ingredienti di stagione, vellutate e risotti.
Coroncina Country Relais, agriturismo vegano nelle Marche

Un piatto servito nel Coroncina Country Relais
Il
Coroncina Country Relais, a Belforte del Chienti (Macerata, Marche), è un agriturismo che sposa la scelta etica vegana senza trascurare il gusto. Qui le tradizioni culinarie si incontrano con la stagionalità. «Abbracciare la scelta vegana significa rispettare altre forme di vita e compiere un atto d’amore verso gli animali, il pianeta e noi stessi», si legge sul sito. «È una scelta di cuore, una promessa di rispetto e di gratitudine verso la natura. Ogni portata è un passo verso un futuro più giusto, più sano e più in equilibrio con il mondo». L’agriturismo ha 8 ettari coltivati biologicamente, ogni stagione porta una nuova celebrazione ricorrente e costante: dall’orto che regala verdure fresche e aromatiche agli olivi autoctoni che raccontano la storia della terra, oltre alla dolcezza dei frutti che crescono nel giardino. «Ogni piatto che serviamo esalta la freschezza e la genuinità del territorio, in memoria di sapori di infanzia e bontà. La sostenibilità nasce dalla terra che ci circonda». In una costante ricerca di sapori autentici, le ricette uniscono tradizione e innovazione. Sul menu ci sono ad esempio tagliatelle alla canapa con semini tostati e buccia di limone, frittata vegetale ripiena di spalmabile allo yogurt, pomodori e pesto di pistacchi e basilico e hummus di carote, zucchine arrosto, panko croccante e pop di lino.
Pura Smart Veg Farm House in Campania

Un piatto servito da Pura Smart Veg Farm House
Ad Alvignano, in provincia di Caserta, in Campania, c’è un il ristorante
Pura Smart Veg Farm House che offre piatti vegani e vegetariani. «Nel nostro ristorante ogni piatto racconta una storia di rispetto per la terra e per le persone», si legge sul sito. «Scegliamo ingredienti stagionali, locali e sostenibili, valorizzando la semplicità e l’autenticità dei sapori. Ogni portata è pensata per sorprendere e trasmettere armonia, con un occhio attento al benessere del pianeta». Gli ingredienti biologici provengono dalla fattoria legata al ristorante, il
Rifugio Pecorella, e dai produttori locali. Il menu cambia costantemente per offrire una varietà di sapori e piatti stagionali, e include opzioni per soddisfare ogni palato e esigenza dietetica. Nel menu si possono trovare proposte come
Fiore di zucchina ripieno di ricotta di soia e crema di zucchine, poi
Fusilli di grano duro Senatore Cappelli con pistacchio e affumicato vegetale, e ancora
Parmigiana di melanzane e
Torta caprese. Sulla loro pagina Facebook, si raccontano così: «Semplicità, gusto e cura. Un’idea di slow luxury tutta vegetale».