Grandi piatti di pesce a Firenze? È possibile nella sontuosa cornice di Palazzo Portinari Salviati, nel cuore del centro storico, alla tavola del ristorante Atto, una stella Michelin. Un ambiente affascinante e dalla grande cura, dove si può cenare (il ristorante non è aperto a pranzo, ndr) nella sala impreziosita dagli affreschi cinquecenteschi di Alessandro Allori che riprendono episodi dell'Odissea assieme a scene di vita del '500.

La sala del ristorante Atto
Una cucina raffinata, verticale e di gusto come lo sono gli Scampi scottati, riduzione di carote e arance con salsa allo Champagne. Lo scampo interpretato dallo chef Vito Mollica, in realtà, è proposto in due versioni all’interno della stessa portata: da una parte, il crostaceo scottato in padella soltanto da un lato e adagiato su una riduzione di carote e arancia, poi ricoperto con carotine marinate croccanti, gel di carota e germogli.

Scampi scottati, riduzione di carote e arance con salsa allo Champagne
Dall’altra parte, in modo speculare, una quenelle di tartare di scampo condita da salsa allo champagne e impreziosita da foglie di anice.

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2014 di Panizzi
Un antipasto - presentato dal bravo Mark Ignatov - da comporre per raggiungere l’apoteosi del gusto, proposto in abbinamento a una straordinaria Vernaccia di San Gimignano Riserva 2014 di Panizzi consigliata dalla sommelier Clizia Zuin. Imperdibili anche le Linguine con arselle e caviale Oscietra royal.
Cucina di stile che rende giustizia alla materia prima e a cui il cuoco e la sua brigata conferiscono, poi, grazia nel gusto e nell’estetica.

La Corte Cosimo I di Palazzo Portinari Salviati
Al ristorante si arriva da Via del Corso, dopo aver percorso la suggestiva Corte Cosimo I (dove ci si può fermare dalle 10:00 alle 23:00 al Salotto Portinari Bar & Bistrot) con la statua al centro che ricorda la residenza del duca di Firenze, già casa natale della Beatrice di Dante Alighieri.

Il servizio del pane alla tavola di Atto
Una coccola preziosa in una location che è teatro del gusto, del servizio e dell’arte, a cui Vito Mollica, chef e patron, dedica tutto sé stesso.