02-01-2025

Arieddas: il gusto di una Marmilla conviviale e autentica

La famiglia Pilloni unisce al progetto vitivinicolo Su'Entu una proposta gastronomica che valorizza l'identità sarda, con una formula basata sulla condivisione e sui sapori sinceri

La Marmilla è un luogo incantevole, a poco meno di un'ora di auto da Cagliari. Lì si viene accolti da morbide colline, dalle forme sinuose che ricordano il profilo di una mammella (da cui il nome), per lo più campi coltivati a grano e uliveti, con qualche sporadico borgo. In questa terra antica di tradizione prettamente agricola, la recente riscoperta del vino ha assunto un ruolo chiave: i terreni calcarei e sabbiosi, in cui soffia vento costante e che godono dell'influenza del mare distante circa 30 km in linea d'aria, offrono un terroir ideale per vitigni come il bovale e il cannonau.

E con progetti come Su'Entu, nato nel 2009 - 36 ettari vitati, con una cantina nuovissima e super funzionale, un'elegante sala degustazione con vista e un progetto di ospitalità in fieri - la Marmilla inizia a reclamare un posto nel panorama del vino sardo.

Piergiorgio Parini, a sinistra, con Francesco Vitale

Piergiorgio Parini, a sinistra, con Francesco Vitale

Ed è proprio sulle colline della Marmilla che si trova Arieddas, il ristorante nato dalla visione della famiglia Pilloni, già creatori della cantina, e che si avvale sin dal suo esordio nell'estate del 2023 della consulenza dello chef Piergiorgio Parini.

Un progetto che unisce i vini aziendali - proposti in abbinamento, per chi lo vuole, su ogni portata - a una cucina che parla schiettamente la lingua del territorio, portando in tavola sapori veri e una formula gastronomica divertente, improntata sulla condivisione. Il nome Arieddas non è casuale: richiama una particolare brezza leggera, ma porta con sé anche un messaggio forte, perché il suo secondo significato è avere ben chiaro ciò che si vuole.

Questo spirito si riflette nella proposta del ristorante, che vede alla guida della cucina lo chef pugliese Francesco Vitale, il cui percorso di formazione e lavoro è un intreccio di esperienze nei grandi ristoranti d'Europa e un ritorno alle radici italiane in Sardegna.

«Fare cucina significa prendersi cura delle persone» dice Vitale «sia che lo si faccia in ristoranti blasonati che in una cucina di casa». Da questa filosofia nasce un menu degustazione – Sulla strada per Arieddas – composto da sette assaggi, che invita gli ospiti a immergersi nei sapori del territorio per 44 euro, con l'opzione di un pairing vini a 16 euro.

Il nostro assaggio – nel periodo estivo – è iniziato con un delizioso BBQ di anguria, dove l'anguria alla brace si sposa con la decisione di basilico, pecorino e mandorle: un esempio di creatività a partire da ingredienti di una assoluta semplicità. E, continuando, L'uovo della festa, un commovente uovo all'occhio di bue, pomodoro arrosto, pecorino e basilico.

Le Lorighittas al ragù di cortile, una pasta fatta a mano con un condimento ricco di tradizione, o il Risotto cotto in acqua di pomodoro e aromatizzato con foglie e fiori di mirto, rappresentano da un lato la perfetta sintesi tra memoria del luogo e cucina contemporanea e dall'altro ricordano molto bene l'intento di creare piatti gustosi e che diano gioia mangiandoli. Tra i secondi, ottime le carni cotte alla brace, come la Pecora di Sanluri, che porta nel piatto un simbolo dell'identità locale. Per chiudere il Gelato di Arieddas, a base di latte di pecora e accompagnato da ciò che la stagione offre, è un omaggio alla freschezza e alla stagionalità.

Arieddas non è solo cibo: è un'esperienza che invita alla convivialità. La cucina consiglia di scegliere più antipasti da condividere al centro della tavola, ricreando l'atmosfera di una tavola imbandita della domenica. Questa filosofia della condivisione si riflette in ogni dettaglio, dall'accoglienza calorosa agli ingredienti, molti dei quali provengono dagli orti del ristorante o da piccoli produttori locali, da una rete di conoscenze forte sul territorio.

«C'è sempre una tavola imbandita in Puglia, dove sono nato e cresciuto: mio padre aveva nove fratelli, con i nipoti e i parenti annessi arrivavamo in molte occasioni di famiglia a una cinquantina di persone… e si apparecchiava e si cucinava per tutti, un ristorante del cuore, di famiglia con 50 coperti! La bellezza che c'è dietro a tutto questo l'ho ritrovata in Sardegna, dove ho riassaporato quell'attenzione ai luoghi e alle persone. Sì, anche se altrove ho avuto la possibilità di lavorare materie prime eccellenti e pregiate da tutto il mondo, l'emozione che mi regala trasformare in maniera semplice ma non banale i prodotti locali è impagabile!», commenta Vitale.

Con Arieddas e Su Entu, la famiglia Pilloni sembra proprio non voler soltanto proporre vini e una ristorazione di qualità, ma trasformare ogni ospite di passaggio in un fiero ambasciatore della (a torto) ancora poco conosciuta Marmilla.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Amelia De Francesco

di

Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola

Consulta tutti gli articoli dell'autore