26-08-2024
Free-Ride è una delle proposte speciali offerte ai clienti di Fràn: un tavolo nell’orto della masseria, dove assaggiare un menu incentrato sul vegetale
Tutte le foto che trovate nell'articolo sono di Esmeralda Cristiana Prete, a parte dove indicato
La Puglia pullula di masserie. Costruzioni rurali risalenti al Medioevo che fungevano da ancestrali aziende agricole per garantire l'autosufficienza produttiva. Dalle più piccole, a vere e proprie tenute agricole fortificate, per preservare e difendere l’approvvigionamento, dotate di torri di avvistamento e cinte murarie. La rivoluzione industriale, tuttavia, ha determinato l’esodo verso le città, con conseguente abbandono delle masserie. Ma a partire dagli ultimi decenni, politiche mirate di rivalorizzazione del territorio hanno permesso di dare nuova vita a queste costruzioni.
Oggi, infatti, sono innumerevoli le masserie convertite in strutture ricettive che costituiscono le principali destinazioni tra i turisti che ricercano un’esperienza quanto più autentica e sostenibile possibile. C’è da dire che, proprio in virtù della richiesta, l’offerta si è alquanto omologata. Ricercare dunque qualcosa di differente non è così scontato. Masseria Francescani, di cui parliamo oggi, mantiene certamente queste caratteristiche.
Incastonato nella campagna salentina di Torre Chianca (a pochi chilometri da Lecce), questo meraviglioso podere fortificato in pietra leccese risalente al XVI-XVII secolo è la meta ideale per un soggiorno all’insegna del relax e di un’ospitalità di alto livello, per immergersi in un quadro bucolico dove regna la quiete e il tempo sembra fermarsi.
Ma la domanda che ci si potrebbe fare è: in che modo si distingue Masseria Francescani?
Giulio Di Donfrancesco, a destra, con lo chef Leonardo D'Ingeo
Ma per far bene, non bastano solo buone idee, occorrono tempo, riflessione, duro lavoro, passione. Passo dopo passo. Se inizialmente, infatti, si è cercato di restare con i piedi per terra consolidando e rafforzando un servizio di ospitalità di alto livello, con il tempo e i risultati raggiunti si è presa consapevolezza di potersi spingere oltre. La richiesta si prestava alla diversificazione e il territorio, soprattutto una terra come la Puglia, ne ha fortemente bisogno.
Lo chef, fotografato da Stefania Zanetti
La sous-chef Angela D'Errico
Possiamo parlare a pieno titolo di cucina d’autore che, in questo particolare contesto, viene riproposta attraverso diverse esperienze gastronomiche. Dalla più informale pensata per un suggestivo aperitivo en plein air al tramonto a delle vere e proprie esperienze realizzate ad hoc per il cliente.
Ogni esperienza targata Fràn si diversifica grazie a un menu dedicato, una location distintiva e un format ben definito. Il comune denominatore? Un’offerta ristorativa giovane, informale, dinamica, versatile, pop, di qualità e di pensiero (tanto pensiero), che arriva dritta a un esteso target. Dal turista che vuole immergersi nella cultura locale non stereotipata, all’habitué che è già entrato in contatto con questa realtà, ai giovani che si spostano appositamente dalla città per fruire di un’esperienza esclusiva. Non mancano infatti gli eventi a cadenza regolare che animano ancor più l’esperienza in masseria, 4 mani con chef rinomati nel panorama della cucina d’autore, ospiti di grande rilievo nel campo della mixology, il tutto accompagnato da musica dal vivo diretta da gruppi musicali locali completando così l’offerta di after-dinner.
Dunque, tornando alla domanda di partenza: in che modo Masseria Francescani si distingue? Sì, sono le persone a far la differenza. #givemefran is what we need!
Pane e Burro di propria produzione, il burro viene realizzato a partire dalla panna di Tenuta Solicara, proprio di fianco alla masseria
Zucchina, latte di lupini, pasta di albicocca, maggiorana
Scampo, borragine, pomodoro, concentrato di hummus di terra
Tortello, genovese di pecora, estratto di melanzana, lattuga di mare (foto Federica Lisi)
Riso, canocchia, burro alla mela verde, artemisia, caviale
Capasanta, manzo, olive celline, salsa di cipolla dolce di Acquaviva, cren (foto Federica Lisi)
Tonno, la sua bottarga, miso di piselli, salsa acetosa
Torcinelli, ciliegie, achillea
Tamarindo, fico, vin cotto, galanga
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire
Liliana e Antonio Intiglietta tra i vigneti in Puglia
Linguine ricci e cocco - foto Annalisa Cavaleri
Il Relais Masseria Le Cesine, nel cuore dell’omonima Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF, fiore all'occhiello dell'ospitalità firmata CDSHotels, nel Salento