17-07-2024
A Al Condominio di Verona, chi mette il proprio cellulare sotto chiave in una cassetta postale per l'intera cena, ha diritto a una bottiglia di pinot nero
Ormai è tutto talmente standardizzato che mettere un cellulare sotto chiave prima dei pasti diventa una notizia capace di fare il giro del mondo, oltre che un gesto da premiare con una bottiglia di pinot nero di Maia Wine. È questa la piccola grande idea del ristorante veronese Al Condominio che ha messo al centro della propria filosofia i valori del tempo e della convivialità. Il ristorante è stato inaugurato lo scorso 21 marzo «perché – hanno detto i 4 soci fondatori - il primo giorno di primavera porta bene» e, a distanza di pochi mesi, è già un marchio depositato con progetti di espansione in tutta Italia e un'imminente apertura a Milano.
Gli arredi dell'interno del ristorante si rifanno al periodo del proibizionismo
A Verona il ristorante è ubicato proprio alla base di un condominio, il S.Andrea in via Marconi n.25, con un via vai di inquilini e passanti. «Il condominio è come il treno – ci spiega Angelo Lella, uno dei soci – È abitato da tanti volti che racchiudono una molteplicità infinita di storie se solo avessimo la voglia e l'attenzione per ascoltarle. Invece ormai siamo inghiottiti dalla dittatura tecnologica, in balia dello smartphone diventato un prolungamento del braccio. Non ce ne separiamo neppure per il tempo di una cena con gli amici, la ragazza, i colleghi. Sempre indaffarati a inviare mail, sms, whatsapp, scattare selfie, aggiornare i social...». E sottolinea: «In questo modo rinunciamo all'emozione di guardarci negli occhi e al dono più prezioso: il tempo. Al Condominio è un format per recuperare il gusto delle relazioni, l'importanza di una stretta di mano e di un sorriso autentico. Il nostro è un ristorante human centric, vogliamo essere un'alternativa alla dipendenza dal cellulare e dai social che ci incollano per ore al web».
Da sinistra, la designer Margherita Marfo e i quattro soci fondatori Angelo Lella, lo chef Michele Zanichelli, Federico D'Erchia e Lorenzo Fraccaroli
E allora ecco la proposta: chi all'entrata accetta di chiudere a chiave nella cassetta della posta condominiale il proprio smartphone riceve in regalo una bottiglia di vino da condividere al tavolo con la persona amata, la famiglia o gli amici. «Non è un obbligo – sottolinea Angelo – ma una libera scelta. All'inizio solo un terzo dei commensali accettava la sfida. A distanza di pochi mesi non riusciamo più a vendere vino perché la maggior parte conquista la bottiglia omaggio. Siamo il primo ristorante al mondo che ha ideato un format ad hoc per disintossicarci dalla tecnologia».
Al fianco di Lella, ci sono i soci Federico D’Erchia (grande esperienza nella ristorazione, con altri 5 locali a Verona), l'executive chef Michele Zanichelli e Lorenzo Fraccaroli che andrà poi ad avviare le successive aperture. L'arredo e l'ambiente sono stati affidati alla designer Margherita Marfo: «Non volevamo un luogo solo bello, ma lo volevamo capace di sollevare curiosità e interazione andando controcorrente. Ci siamo ispirati ai locali clandestini del periodo del proibizionismo, con uno stile di arredo che si rifà a un mood vintage, tra il liberty e l'art déco».
La cucina a vista del ristorante veronese con gli chef al lavoro
Fare tappa Al Condominio è un'esperienza nell'esperienza con un solo fine, come spiega Lella: «L'obiettivo è di recuperare il lusso di stare a tavola l'uno con l'altro e l'uno per l'altro. Non ci sono Qrcode, i menù sono cartecei, le recensioni si scrivono a mano con la stilografica e s'imbucano nella cassetta uscendo dal locale. Una volta al mese, inoltre, organizziamo la cena condominiale, un'unica grande tavolata per facilitare e stimolare nuove conoscenze».
In menu c'è anche Il Polemico, spaghettone Mancini alla carbonara con pecorino di Amatrice e guanciale sardo
Il ristorante è “abitato” dai classici stereotipi del condominio: alcuni (La Spiona, La Matta, I Morosetti) li ritroviamo sulla carta da parati del locale, molti altri “impersonificano” i piatti del menu deati da Zanichelli, che alla cucina si è appassionato da bambino osservando mamma Rosaria alle prese con le ricette campane. «Al Condominio – racconta lo chef - fondiamo tradizione, fantasia e gusto internazionale. Ho alle spalle esperienze spagnole ed orientali e questi influssi si avvertono nelle mie proposte. Ogni mese con il piatto Lo Straniero inseguo sapori e gusti etnici. La nostra cucina non vuole essere né figa nè rincorrere la stella, ma vuole rivisitare in chiave contemporanea la tradizione».
Nel menu stagionale ecco Il Giardiniere ovvero risotto allo zafferano con asparagi e bottarga di gallina
L'ampia cucina è a vista, così da poter vedere all'opera gli chef che Al Condominio non hanno un nome ma una mansione: Il Manutentore, L'Amministratore e Il Giardiniere. Sono loro a creare i piatti ispirandosi ai tradizionali profili degli inquilini. Così in menu tra gli antipasti troverete La Gattara, ovvero una tartare di garronese veneta con sottobosco alla brace, o La Matta, carpaccio di salmone marinato accompagnato da finocchio croccante, creme fraiche e agrumi. Tra i primi piatti spicca Il Polemico, “ritratto” dallo spaghettone Mancini alla carbonara con pecorino di Amatrice e guanciale sardo, e La Vecia di sotto, alias tortelloni fatti in casa al ragù di cortile, fonduta di parmigiano e salvia.
Un particolare della carta da pareti con protagonista La Spiona, una delle tradizionali presenze nei condomini
Tra i secondi non poteva mancare La Sportiva, un rollè di pollo con riso basmati alla brace e verdure croccanti, e La Comare, classica tagliata di manzo con misticanza e scaglie di Parmigiano. Per concludere, io sono andata a nozze con il tiramisù de Il Portinaio, ma potete optare anche per la torta delle rose e crema chantilly de La Siora o la tortelletta con mousse al cioccolato e frutti di bosco de La Butina. Si sta studiando un percorso degustazione, ma per ora il menu è stagionale ed essenziale (5 antipasti, 4 primi e altrettanti secondi, 3 dolci) con porzioni abbondanti. Il locale ha 37 coperti interni e una trentina all'esterno, prezzi medio in linea con il centro di Verona. Ogni nuovo ristorante, pur mantenendo integro il cuore del progetto, avrà un ambiente in linea con la storia e la cultura del luogo e anche il menu verrà riadattato secondo i dialetti e le usanze locali. «Vogliamo – affermano i 4 soci - che sempre più città abbiano la possibilità di aprire un Al Condominio: dare priorità alle persone e al tempo è la ricetta della serenità. E noi siamo pronti a... cucinarla per voi».
Il Portinaio è un elemento vitale per la comunità del condominio: non poteva che essere il... tiramisù
Al Condominio Via Marconi 25a - Verona tel. +39 366 5340950 o +39 340 8032596 alcondominio.it chiuso il lunedì. Aperto a pranzo solo la domenica Prezzi: antipasti in media 19 euro, primi 19, secondi 21, dolci 8
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo
La spettacolare facciata del Muraless Art Hotel realizzata da Mr. Brainwash, artista e writer francese tra i più quotati al mondo
La prima annata di Prea è 2021: il Bianco Verona Igt è ottenuto da un blend di garganega, pinot bianco e chardonnay
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.