12-04-2024

Gastronomie milanesi: le novità più interessanti per il buon mangiare pronto in città

La neonata CreDa, la nuovissima sede di Modus, la rinata Rosticceria Palazzi e poi ancora Stadera, Fòla, Yamamoto: l'offerta di questi luoghi del gusto evolve, con una sempre maggiore importanza per il consumo sul posto

In uno scatto di Carlotta Coppo, alcune delle prop

In uno scatto di Carlotta Coppo, alcune delle proposte di CreDa - Gastronomia Popolare, nuovo arrivo in zona Porta Romana

Gastronomia: se il primo significato di questa parola abbraccia quella scienza multiforme che unisce tutte le conoscenze legate al cibo e alla cucina, spesso la usiamo anche per indicare quei luoghi, negozi o botteghe, dove comprare prodotti gastronomici, quasi sempre cucinati, da consumare con poca o nessuna preparazione, spesso a casa propria. Le gastronomie sono un altro baluardo della cultura materiale italiana legata al cibo, e al buon mangiare, e sovente sono anche rosticcerie, con l'offerta di prodotti caldi, dai fritti agli arrosti, dagli antipasti ai primi, con una grande varietà di scelta.

In una città come Milano, la storia delle gastronomie è certamente un pezzo importante dell'evoluzione del gusto e delle abitudini alimentari: anche per questo, è sempre interessante osservare come la proposta di queste insegne possa evolvere e cambiare nel tempo. Un cambiamento che in questi ultimissimi anni ci sembra stia prendendo una direzione abbastanza coerente, anche se non univoca. 

Se pensiamo alle storiche gastronomie milanesi, il primo nome che verrà in mente a tutti noi è quello di Peck: un vero tempio del buongusto meneghino e una storia familiare che nei primi giorni del 2024, in occasione della morte di Angelo Stoppani, Paolo Marchi raccontava su queste pagine. E poi ancora Galli, Civelli, Giannasi, Zoppi & Gallotti... luoghi diversi della città, identità almeno in parte differenti, ma un approccio simile: buon cibo, offerta molto variegata, con una particolare attenzione per l'asporto. Luoghi insomma in cui magari si può anche consumare sul posto, ma senza che questo sia l'obiettivo principale. 

Recentemente, con l'apertura di diverse nuove attività che possiamo chiamare, a buon diritto, gastronomie, vediamo invece spostarsi l'equilibrio verso il consumo immediato. Sono indirizzi che sempre di più offrono coperti informali, invitando il proprio pubblico a mangiare all'interno dei locali, con un servizio non molto strutturato ma comunque tempestivo e presente. E in cui l'asporto è una opzione, ma non più centrale. Anche l'offerta, e questo ha certamente a che fare con un nuovo approccio al cibo che vuole (giustamente) ridurre lo spreco alimentare, si contrae: si riduce la scelta, con una specializzazione maggiore di queste nuove gastronomie, che prendono dunque un'identità più spiccata. 

Oggi proviamo a raccontare alcune di queste nuove gastronomie milanesi, partendo da una selezione di insegne che, in un modo o nell'altro, rientrano in questa descrizione, aggiungendo infine anche qualche eccezione degna di nota. E voi? Quali sono le vostre preferite? Scrivetecelo nei commenti social a questo articolo!


CreDa, Via Orti 12, 327.8995646
Inaugurata a marzo 2024, CreDa è la più giovane delle gastronomie di cui parliamo oggi. Si definisce "gastronomia popolare" e nasce dall'incontro tra Crescenzo Morlando e Dario Pisani, entrambi con alle spalle esperienze nella cucina d'autore. Pisani in particolare è passato dalle cucine di Piazza Duomo, di Cracco, di Aimo e Nadia. La Campania è protagonista come accade anche nella prossima insegna di cui parleremo e un altro punto in comune è la presenza di un discreto numero di tavoli dove accomodarsi ad assaggiare preparazioni come parmigiana di melanzane, polpette della nonna, gnocchi alla sorrentina. Molto buone le verdure, come le scarole ripassate: da fare subito il bis. 


Stadera, Largo della Crocetta 1, 340.6056240
Un passaparola ininterrotto ha reso Stadera in Crocetta un approdo sicuro per chiunque sia alla ricerca di un angolo di Campania (e non solo) nel cuore dell’urbe meneghina: parliamo di preparazioni che profumano di casa, semplici e appaganti, per cui la golosa vetrina di Aldo Trovato (anch'egli con un curriculum di tutto rispetto nel fine dining) sempre abbonderà di polpette al pomodoro, parmigiana di melanzane, sartù, scarole ripassate e mozzarella di bufala, a cui si sommano tante specialità espresse, come una buona pasta e fagioli. Consigli per l’uso: ordinare di tutto un po’ e lasciare sempre un po’ di spazio per la pastiera: divina!
M.I.


Modus, Via Cesare Battisti 23, 02.82860060 - Corso Italia 42, 02.82860257
Ancora Campania al centro dell'offerta gastronomica di questa insegna, che ha da poco aperto la sua seconda sede all'incrocio tra Corso Italia e via Molino delle Armi. O meglio, Cilento: il luogo meraviglioso e ricco di tradizioni da cui arriva Paolo De Simone. pizzaiolo e lievitista di razza, da Lui è nata l'idea, dopo la nascita dell'omonima pizzeria, di aprire due locali dedicati alla celebrazione delle bontà cilentane, sia per il consumo sul posto, con diversi tavoli a disposizione, che per l'asporto. Il bancone vi attrarrà con specialità come polpette di pane al sugo, melanzane ‘mbuttunate, crocchè e altri fritti deliziosi, carni, pesci e verdure. 


Gastronomia Yamamoto, Via Amedei 5, 02.36741426
Pochi indirizzi sono in grado di farti perdere le coordinate geografiche e trasportarti come per incanto altrove: riesce benissimo in questa missione Gastronomia Yamamoto, un vero e proprio tempio della cultura giapponese e dei suoi sapori domestici, da gustare direttamente in loco, in via Amedei 5, a casa, optando per la formula asporto, oppure cliccando su Cortilia.it per ordinare alcune tra le preparazioni tradizionali nipponiche; da poco, infatti, è stata lanciata una linea di piatti pronti, come riso giapponese, pollo teriyaki e curry giapponese di pollo.
M.I.


Fòla, Via Varanini 12, 02.49713413
"Gastronomia, pasticceria, bottega di quartiere": si presenta così questa insegna aperta nel 2021 in zona NoLo da Claudia GeriniTine Devriese e Luna Ferrari, arrivate da diverse esperienze sempre in campo gastronomico e di cui ha raccontato la storia Gabriele Zanatta in questo articolo. Le proposte salate si mangiano nel locale o si portano a casa e sono tutte vegetali, ma non meno golose: le patate dolci arrosto con tahina sono deliziose, come anche l'insalata di fregola, le vellutare, le quiche. Notevole anche la viennoiserie, che aumenta a dismisura il tasso di ghiottoneria di questo indirizzo.


Rosticceria Palazzi, Via Plinio 9, 02.22228444
Ha una sua ricca storia, e un'affezionata clientela, questa gastronomia in zona Buenos Aires, attiva da inizio anni '90. Dopo un periodo di chiusura l'hanno rilevata Marco Magnocavallo e Juliette Bellavita, già fondatori di Tannico, con la consulenza di Matias Perdomo, che qui ha portato la chef Arianna Consiglio. C'è un po' di posto per consumare sul luogo, ma diversamente dalle insegne citate precedentemente qui l'asporto gioca un ruolo almeno altrettanto importante: classicità anche nella proposta, dalle lasagne al vitello tonnato, dall'insalata russa al pollo allo spiedo, fino ad arrivare alla pizza in teglia, già cavallo di battaglia della gestione precedente, rotonda e soffice come vuole il gusto cittadino. 


QUALCHE ECCEZIONE...

Ovvero, Via Anfossi 15, 351.7081799
"Il piacere di non cucinare" è il claim che si legge sull'insegna di questa nuova gastronomia, in attività da meno di due anni. E' la prima di queste eccezioni in quanto qui si offrono solo bontà in asporto, con una notevole varietà nonostante il locale non sia di grandi dimensioni. Raffinata e ricercata l'offerta, con una spiccata attenzione per le preparazioni in CBT, sottovuoto a bassa temperatura, che si possono acquistare ancora imbustate, allungandone la conservazione. Molto buone le carni come lo stinco alla birra, poi le polpette di melanzane, ma anche le tante verdure, il baccalà mantecato, i sughi, l'hummus... Oltre al piacere di non cucinare, anche quello di farsi tentare dalle tante possibilità. 


Giacomo Gastronomia, Via Gaetano Previati 2, 02.49597177
In zona Fiera, questa storica bottega è stata rilevata nel 2020 dal celebre gruppo Giacomo, che ha in via Sottocorno il suo quartier generale (e altre sedi anche oltre i confini cittadini). L'offerta è, come forse era prevedibile, classica e raffinata: torte salate di verdura, arancine di riso in puro stile siciliano, lasagne, tartine, pasta fresca ripiena. Da citare però anche Giacomo Rosticceria, che ci riporta in Sottocorno al 36, dove ritroviamo la formula di cui parlavamo in apertura di articolo: possibilità di asporto, ma soprattutto tavoli informali dove ordinare crocchette e panelle, lasagne e ribollita, riso al salto e guancia di maiale con purè, tutto di ottima qualità.


Pastificio Ratanà, Via Pastrengo 2, 02.58125719
Nel cuore dell'Isola, a poca distanza dal giustamente celebre ristorante di Cesare Battisti, da fine 2022 è nato questo negozio di quartiere con pasta fresca e specialità di gastronomia (ancora Gabriele Zanatta ne ha scritto qui). Se la pasta è il core business, non si può non citare la grande qualità delle proposte cucinate: un super ossobuco, lasagne, ragù, insalata russa e, ultimi ma non ultimi, quei mondeghili che in molti, tra cui chi scrive, pensano che siano i migliori della città. Se al ristorante omonimo si ordinano già pronti, qui si comprano e si terminano in padella a casa. Sono talmente perfetti da essere a prova di imbranati ai fornelli. 


Pastificio Irma, Via Angelo Mauri 6, 340.3935773 - Via Spartaco 11, 351.3034573
E' un'altra attività storica a Milano questo pastificio, rinato negli ultimi anni con una nuova gestione, che oggi ha due sedi, una dietro Corso Vercelli, una in zona Porta Vittoria. Anche in questo caso al centro c'è la produzione di deliziosa pasta fresca, ma non mancano le tentazioni cucinate, tra cui delle polpette al sugo davvero speciali, gnocchi alla romana, lasagne al ragù ma soprattutto (secondo noi) al pesto, pizza di scarole, vitello tonnato e altre specialità su ordinazione. 

 

Ha collaborato ai testi Marialuisa Iannuzzi


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Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Niccolò Vecchia

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Niccolò Vecchia

Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare 
Instagram: @NiccoloVecchia

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