26-03-2024

Bros and Bun, fantasia al potere a San Giorgio a Cremano

Nella città cara a Massimo Troisi, i fratelli Alfieri e il cuoco Giuseppe Gaudiano confezionano una proposta che concilia anima partenopea e ricette dal mondo

Giuseppe Gaudiano, napoletano, classe 1987, Bros

Giuseppe Gaudiano, napoletano, classe 1987, Bros and Bun, San Giorgio a Cremano (Napoli)

Finalmente un buon indirizzo a San Giorgio a Cremano. I fratelli Annalisa e Gennaro Alfieri, cofondatori del marchio Bros and Bun, hanno deciso di ampliare l’offerta dell’ormai affermatissima braceria/hamburgeria, spingendosi nella ristorazione, con un concept giovane e dinamico, che pesca nei sapori della cucina partenopea, e nell’ampissima offerta di prodotti agro alimentari della Campania.

Entrando a San Giorgio a Cremano, molti scorci parlano di Massimo Troisi, legatissimo alla sua cittadina di origine, che nominava spesso durante le interviste, con il preciso intento di informare i più, che ne ignoravano l’esistenza. A pochi passi dalla piazza che ne porta il nome, con il grande murales che impersona Massimo nel suo ultimo atto, il più profondo, quello de "Il Postino", disegnato sulla parete del grande museo a lui dedicato, raggiungiamo di domenica a pranzo il ristorante dei fratelli Alfieri. Ci piace immaginare che Massimo sarebbe stato lieto di ritrovare, finalmente, nella sua città, una buona tavola, giovane e al passo con i tempi, che rende merito al rito molto sentito, anche in casa sua, del pranzo domenicale.

Ai fornelli incontriamo Giuseppe Gaudiano, napoletano, classe 1987. Ha messo a punto un menu che riporta in auge i sapori partenopei e italiani, e che strizza l’occhio al fine dining della scena gastronomica internazionale. Essenzialità, eleganza e sensibilità sul prodotto caratterizzano i nuovi piatti, che mantengono vivo lo stile cosmopolita del brand e l’estetica curatissima. Si gioca in apertura con i sapori di tendenza giapponese, per poi virare decisamente nell’anima golosa di Napoli. L’intento è di riuscire a incuriosire, e accreditare, sia palati giovani, che quelli più adulti, di non lasciare indietro nessuno.

Come un sushi

Come un sushi

Mafalda 2.0

Mafalda 2.0

Tortello Bros

Tortello Bros

Carbonara Lamb

Carbonara Lamb

Duck

Duck

Filetto alla Wellington

Filetto alla Wellington

Soprattutto, il menu porta la firma di una brigata contemporanea capace di spaziare con grande consapevolezza da un Donut di parmigiana verace a un Bao fatto in casa con gambero furaj e coleslaw; da una Carbonara lamb con carpaccio di agnello Laticauda e Bernese al pecorino romano Dop, all’Hot Black Bao con spicy beef alla pizzaiola. Piatti che confermano l’eccellente selezione delle carni e la competenza nel saperle esaltare nel piatto. Un viaggio, tra l’arte della ristorazione world-wide e la cultura gastronomica partenopea, che inizia prima ancora di arrivare a leggere il main course in menu.

Ci è piaciuta particolarmente la vivacità di pensiero nell’inventarsi una pasta fresca ripiena, ispirata a un piatto tipico della domenica, quello delle famiglie con minore disponibilità di risorse, i Manfredi con ricotta e salsa di pomodoro. I Manfredi sono quella pasta di Gragnano divertente nella forma di fettuccia lunga, con i bordi arricciati, consistente nel morso che diventa goloso nell’intingolo di ricotta mescolata, fino a renderla cremosa, nel sugo di pomodoro san marzano, raggiungendo un colore rosato. Ecco, lo chef ne ha fatto una pasta fresca ripiena, Mafalda 2.0, lunga e arricciata, il cui interno è composto da ricotta di bufala e pomodoro, adagiata poi nel sugo in purezza di san marzano. Altra pasta fresca ripiena tra le portate del menu domenicale è il Tortello Bros, farcito di salsa ai quattro formaggi e tartufo, con spuma di patate arrosto e neve di tartufo nero irpino.

Riprende il senso di contemporaneità e si distacca dai confini campani il secondo, Duck: il petto d’anatra che lo chef serve con carota selvatica alla brace, gel di lamponi e jus d’anatra, molto buono anche grazie alla precisione della cottura. Filetto alla Wellington, un grande classico ritornato in auge proprio nell’alta ristorazione, semplice e perfetto, mette tutti d’accordo sicuramente, con millefoglie caramellata, jus di manzo al cioccolato fondente, champignon de Paris, prosciutto crudo tostato e senape al miele.

Ultime nota sulla Lemon tarte con meringa flambata, per dessert: è un po’ banale nell’esecuzione e nel sapore. Un po’ noiosa la carta dei vini – si può fare certamente di più.

Bros and Bun
via Galante, 55/63
San Giorgio a Cremano (Napoli)
+3908118810158
Chiuso l'intero lunedì; a pranzo aperto solo domenica 


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

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