28-12-2023
Un mosaico di delizie consigliate dagli esperti di Identità Golose ai lettori
Immancabile come il panettone nel periodo delle feste, anche in questi ultimi giorni del 2023 non abbiamo voluto far mancare preziosi consigli e dritte interessanti, attraverso il nostro ormai classicissimo sondaggione di Identità Golose. Quattro le domande rivolte a tutti i nostri collaboratori, partiamo oggi dalla prima: quale delizia consigliate ai nostri lettori perché non manchi sulla loro tavola al cenone di San Silvestro? Partiamo ora col mondo salato, domani passeremo a quello dolce. Auguri!
CHIARA AIAZZI I formaggi dell’Azienda Agricola Saba di Massa Marittima sono un’autentica chicca gastronomica per i menu delle feste. Angela Saba, soprannominata la “talebana dei formaggi” da Carlo Petrini, è un simbolo vero del formaggio. Talebana perché nella sua azienda fa pastorizia e produce formaggi senza accettare compromessi. Benessere animale, pascoli naturali, un latte ricco di acidi grassi polinsaturi, lavorato a crudo, senza fermenti esterni, proveniente da pecore e capre che si nutrono solo di foraggio prodotto in azienda: nascono così questi caci, unici, identitari e al di fuori di ogni standardizzazione.
MARINA ALAIMO Il cenone di fine anno da noi, a Napoli, vuole esclusivamente piatti e prodotti di mare. Si parte sempre con un aperitivo da innaffiare con le bollicine che mi piace abbinare a pane, burro e alici: alici di Cetara, paese di pescatori della Costiera Amalfitana specializzati in questa pesca. Armatore è un produttore che garantisce una qualità eccellente. Nella portata degli antipasti faranno impazzire tutti i fichi bianchi acerbi del Cilento in olio extravergine di oliva, prodotti da Maida, azienda che ha ripreso molte tradizioni gastronomiche cilentane, mettendole in barattolo, curando al massimo la qualità e anche l’estetica. Sul sito troverete anche i pomodori verdi farciti all’acciuga, fenomenali, e le melanzane piccole ripiene.
CHIARA BUZZI Il mio consiglio è la versione gourmet del panettone gastronomico realizzato con lo shokupan by Davide Longoni.
ANNALISA CAVALERI Da regalare e da mettere al centro del tavolo, per le feste tanto vale pensare alle box già complete. Ottimo il pacco de La Fiorida di Mantello che comprende bontà autoprodotte nel microcoscmo sostenibile con stalla all’avanguardia: formaggio Casera Dop, formaggio Valtellina, salamini, vino Caven e pizzoccheri. Molto completa anche la cappelliera-regalo di Savini Tartufi, con tagliatelle, salse, chips e tutto il necessario dall’aperitivo al primo piatto. Se siete al nord (ma non solo) per il classico risotto si può usare il Gorgonzola Bassi, che rende bene per cremosità e gusto bilanciato. Non può mancare l’olio, simbolo di rinascita: Aurum è la prima limited edition di extravergine di Palazzo di Varignana.
ANDREA CUOMO I tortellini bolognesi della Salumeria Simoni, tra i migliori dell’Emilia, e quindi d’Italia. Spedisce in tutto il Paese e all’occorrenza manda anche il ragù, assolutamente all’altezza. Da condire con il Parmigiano Reggiani del Caseificio Gennari di Collecchio, che garantisce la filiera intera. Tante stagionature (dai 13 ai 100 mesi) e quattro diverse razze di vacche: Frisona, Isolabruna, Biologico e Vacche Rosse, il mio preferito
ALESSIO CUTRÌ Ho sempre desiderato fare un tour della Basilicata. Immagino terreni incontaminati a perdita d'occhio. A metà tra monti e mare. In attesa del viaggio, ho apprezzato particolarmente il peperone crusco di Senise IGP prodotto dall'azienda agricola Libone (posizionata proprio nel cuore del Parco naturale del Pollino, il più grande d'Italia!). Sno peperoni pieni di sapori, veraci, croccantissimi. Buoni e goderecci. Semplici e sinceri. Da mangiare sopra una fetta di pane caldo casereccio e un filo di olio, quello buono. Un altro prodotto immancabile è un classico tra i formaggi del Piemonte. Toma. Toma della Valesesia. Toma Serra di Campertogno. Latto crudo vaccino intero. Munto direttamente in alpeggio. Formaggio ricco di profumi, erbe e fiori di montagna. Un formaggio da ricordare e da condividere. Disponibile sul sito specializzato in formaggi pregiati negozionlinealimentare.com.
ALAN JONES Una bontà salata che io adoro e che per me non dovrebbe mai mancare al cenone di fine anno è il foie gras (d’anatra o d’oca). Ne ho provati diversi ma, secondo me, uno dei migliori che abbia mai assaggiato è quello dello chef Bernard Fournier. Proprio quest’anno, a metà giugno, lui ha chiuso il suo ristorante stellato Da Candida a Campione d’Italia (Como) per godersi finalmente la sua meritata pensione. In autunno, vista però la sua grande passione per il foie gras, ha fortunatamente aperto un laboratorio e un punto vendita presso l’hotel Coronado a Mendrisio, in Svizzera, proprio per proseguire con la produzione e con la vendita del suo foie gras d’anatra Mulard Le Royal Fournier. Potete ordinare e acquistare il suo foie gras qui, o chiamando il numero +41 797 845502. Oltre al classico foie gras al fior di sale, potrete trovare e scegliere anche tanti altri gusti: marinato al Vin Santo del Trentino; alla vaniglia di Tahiti; ai fichi e passito di Pantelleria; marinato al Sauternes; all’albicocca; al pepe verde di Sichuan; al cioccolato; e al whisky torbato, sicuramente il mio preferito.
MANUELA LAIACONA È il comfort food di chi vive sul Pollino ma può essere il perfetto antipasto o snack da long drink per lasciarsi traghettare con gusto verso il nuovo anno. Croccanti e sfiziosi quanto, se non più, delle chips, i peperoni cruschi di Senise Igp, rigorosamente fritti, conquisteranno davvero tutti. Grazie alla caratteristica forma a corno di questo ecotipo coltivato da piccole aziende nell’area protetta più grande d’Italia e al colore rosso intenso, è il buon augurio immancabile in questo momento topico dell’anno. Segnalo quelli di Giuseppe Arleo, agricoltore custode, vedi qui.
MARILENA LUALDI È stato delizioso incontrare quest’anno la filosofia di Integraldo in Friuli Venezia Giulia e nel cenone ci piace portare le sue tapas invernali, che rappresenterebbero un ottimo antipasto, quindi un avvio fresco ed energico a uno dei pasti più impegnativi dell’anno: insalata di carciofi, limone e scaglie di “grana vegetale”; crema di tofu al curry, pinoli e zucca in saor; biscotto salato al sesamo, radicchio, noci e formaggio veg. Un’ispirazione non solo per vegani, che suggerisce l’esplorazione in nuove frontiere del gusto, eppure a volte così vicino alle nostre radici, attraverso la formula tapas.
PAOLO MARCHI A Milano, di certo a casa mia, la chiamiamo la Torta, che non è affatto una torta da portare in tavola a fine cenone, bensì all’inizio in compagnia di un pane ottimo come quello di Davide Longoni, da tagliare a fette per abbrustolirle e poi spalmarvi sopra quel mix di bontà a strati preparata alternando zola, mascarpone e noci. A tavola vi macino sopra del pepe di Baldo Baldinini. Un’alternativa? Tartufo bianco al posto delle noci.
ENZO PALLADINI Una famiglia italo-brasileira non può che proporre qualcosa della tradizione brasiliana, in particolare quei salatini misti che fanno decollare la festa (e che non necessariamente servono solo per il pranzo di Natale). In particolare le coxinhas, che da lontano sembrano arancini ma sono fatti con un impasto di manioca, ripieno di pollo e spezie. In giro per l’Italia sono molti a prepararle artigianalmente, a Milano si va sul sicuro con Brasita’s.
NEREO PEDERZOLLI Natale, non solo dolce. Lo ha "progettato" Vanessa Negri, dinamica imprenditrice turistica gardesana, coinvolgendo la brigata di cucina dell’esclusivo Hotel Lido Palace Riva del Garda. Sfornando panettoni d’autore con particolare cura a quello più insolito: il salato. L’elaborazione è a cura di Matteo Trinti, pastry chef dell’hotel. Da sottolineare una mirata collezione chiamata Slow Luxury Capsule, appena 300 panettoni, decisamente prestigiosi: lievito madre custodito e curato tutto l’anno, 48 ore di lievitazione e altre 24 per arrivare alla cottura perfetta, un protocollo di tre giorni di lavorazione. Il lievitato si consuma a tutto pasto, la ricetta prevede capperi di Gargnano, zafferano e limoni canditi del Garda, solo amarene croccanti e cioccolato Valrhona per quello dolce.
PAOLA PELLAI L'azienda agricola Santanna è a conduzione famigliare, sulle pendici calabre di Amantea. Maria e Pasquale Procopio hanno caprette con cui preparano formaggi straordinari e tanto verde in cui coltivano verdure, agrumi, in particolare limoni e un piccolo uliveto da cui ricavano olio. Fanno tutti da soli in un chilometro zero che più zero non si può. E sono talmente bravi che la loro genuina semplicità è finita sulle tavole stellate. E pure sulla mia.
VALENTINA ROCCA Mentre quasi tutta Italia festeggia a cotechino e lenticchie, l’antica tradizione popolare ligure propone un piatto ricercato che unisce i sapori del mare e della terra, accompagnati da una galletta croccante: il cappon magro. Nelle sue infinite interpretazioni si fondono territorialità e gusto estetico. Un festa per gli occhi e per il palato. Un piatto scenografico, perfetto da portare in tavola al cenone di Capodanno per stupire i vostri ospiti. L’interpretazione più interessante assaggiata quest’anno è quella dello chef Boraldo Sejdraj del ristorante Incanto presso il Golfo dei Poeti Relais.
ERRICA TAMANI Tra le bontà salate che non possono mancare sulla tavola di fine anNo ci sono i polposi Filetti di acciughe del Mar Cantabrico in olio d’oliva Codesa Serie Limitata (pescate all’alba, in primavera), commercializzate da Real Group. Ma ci sono pure gli strepitosi formaggi (dal Maledetto Toscano “Riserva Speciale” al Pecorino affienato) di Andrea Magi, selezionatore e affinatore di caci da capogiro, clicca qui.
ENRICO VIGNOLI Delizioso il prosciutto di Mora romagnola di Zavoli. È il mio preferito, stagiona più di 36 mesi. Zavoli è una fattoria e macelleria a cui piace giocare e costruire rapporti con il proprio interlocutore. Il prosciutto di Mora e il salame di Mangalica per me sono gli highlights assoluti. Clicca qui.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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A cura della redazione di Identità Golose
Stelle oppure oscar? Comunque, le nostre esperienze più significative del 2023, nella terza parte del nostro sondaggione
Un mosaico di dolcezze consigliate dagli esperti di Identità Golose ai lettori