30-05-2022
Siamo in uno degli hotel più belli della costa di Sorrento, l’Angiolieri, cinque stelle lusso, mantiene l’antico splendore sull’alto costone di Seiano, frazione di Vico Equense. In origine era una villa romana, intorno al 100 a.C., come sappiamo popolo gudurioso che amava i luoghi particolarmente affascinanti e i migliori piaceri della vita. Non casca quindi a caso la scelta su questo piccolo borgo e sul punto particolarmente panoramico, con vista piena sul golfo di Napoli e di Sorrento.
Il Grand Hotel Angiolieri
Divenne poi convento delle Clarisse per la quiete da cui è circondato, per trasformarsi ancora agli inizi dell’800 in albergo, con il nome Hotel Seiano, tra i primissimi sulla Costa delle Sirene, dimora di accoglienza per i giovani aristocratici inglesi che seguivano all’epoca il Grand Tour d’Europa. Riconquista una certa notorietà nel 1955, quando Dino Risi lo sceglie per alcune scene del famosissimo Pane Amore e … con l’attuale proprietà di Elisa Balzano e Gerardo Gargiulo, l’albergo è rinato, grazie ad un lungo e curatissimo restauro che lo ha visto riaccendersi di nuovo splendore.
Giovanni Stararce e Carmine Mazza
Da subito nel progetto è stata inclusa l’alta ristorazione e il fine dining nella sala dell’Accanto Restaurant, elegante e contornato dalla terrazza con vista esclusiva sulla costa e sul borgo di Seiano.
La sala dell'Accanto
Chiuso negli anni 2020 e 2021, riapre con un nuovo chef, Carmine Mazza, arrivato dopo la sua ultima esperienza a Le Trabe come sous chef - originario di Torre del Greco, la città del corallo sulla costa nera del Vesuvio, ben nota per essere fucina di molti nomi noti della ristorazione. Vico Equense, per quanto piccola, concentra con orgoglio indirizzi di cucine d’autore importanti, ricordiamo la presenza di Gennarino Esposito e di Antonino Cannavacciulo nel nuovo indirizzo Laqua Countryside, fino a Peppe Guida, poi Eduardo Estatico al Maxi del Capo La Gala, il Bikini con Giulio Coppola.
Raviolo di seppia
Tornando a Carmine Mazza, classe 1984, nei suoi piatti si diverte a mettere in dialogo le proprie origini torresi, strettamente legate all’arrivo quotidiano delle cianciole in porto, così come ai prodotti del generosissimo orto vesuviano, con quelle dell’areale sorrentino, storicamente noto per una cucina particolarmente ricercata, sia nel settore tradizionale della trattoria, che dell’alta ristorazione. Mediterraneo il filo conduttore sul quale introduce con fare gioioso prodotti di altri territori, con risultati notevoli. Convince quindi il suo giovane debutto con mano precisa nella proposta della lingua di vitello, non certo di ispirazione locale, Lingua Madre è il nome del piatto che la vuole cotta a bassa temperatura, piastrata servita con bietoline, pinoli e uvetta. Come pure il petto d’anatra preciso nella tecnica di cottura, servito con una salsa di provolone del monaco, dai vicini monti Lattari, e chutney di fichi della costiera.
Lingua madre
Polpo Polpo Polpo richiama con grande ironia e padronanza delle tecniche due capisaldi della cucina torrese, il polpo lesso e il suo brodo: tre volte polpo quindi, polpo cotto a vapore, salsa di polpo crudo e il suo brodo.
Polpo polpo polpo
Divertentissimo, goloso e innovativo nell’dea è il piatto dedicato alla seppia che diviene raviolo marmorizzato nelle nuance tinte dal suo nero, ripieno della propria polpa, sul fondo di seppia con il suo fegato e, servita al tavolo, una delicatissima grattugiata dell’osso candido. Eccellenti i pani di Carmine serviti caldi e croccanti.
In sala ritroviamo una vecchia conoscenza dell’Angiolieri, il maitre e sommelier Giovanni Stararce, una guida discreta e solare come solo certi sorrentini sanno essere. Colto ricercatore di etichette non scontate e profondo conoscitore dell’enologia tedesca, un valore aggiunto di notevole importanza modulata su un’ampia proposta di riesling nelle diverse interpretazioni di stile aziendale e di terroir.
Soufflè al limone
Dulcis in fundo, il soufflè ai limoni di Sorrento da solo vale il viaggio. Per completare l’offerta golosa, al piano inferiore troviamo la pizzeria Saporì, notevole la qualità della pizza, sia per la leggerezza e fragranza dell’impasto, che per i topping realizzati utilizzando ingredienti di qualità. La terrazza con vista mare rappresenta un altro motivo convincente per venirci.
L'Accanto
Via Santa Maria Vecchia, 2 80066 - Seiano di Vico Equense (NA)
Tel. +39 081.8029161
E-mail: info@grandhotelangiolieri.it
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer
Terme di Saturnia Natural Destination
Lo spettacolare skyline di Dubai
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.