José Avillez
Nëy y Surëdl di Andrea Tortora
In cantina Cara Sur a Barreal, Argentina: vini fuori dal comune, fatti da persone eccezionali, in un luogo straordinario
Aglio nero e piselli, il dessert ardito dalla nota vegetale che declina a pieno il gusto della cucina dello chef Lorenzo Careggio del ristorante EraGoffi di Torino che ha riaperto il 1 settembre con un nuovo menu, per deliziare Torino
EraGoffi riapre e lo chef Lorenzo Careggio ha scelto di farlo dimostrando quanto, nel periodo di chiusura del suo locale, abbia lavorato per studiare il nuovo menù e riempirlo di novità.
Classe 1983, Lorenzo Careggio è lo chef di EraGoffi. Nato a Casablanca, si forma all'Accademia di Niko Romito
Uno scorcio del ristorante EraGoffi in Corso Casale a Torino
Le frollature del pesce sono, assieme al vegetale, alle fermentazioni e alle conserve, al centro della cucina di EraGoffi di Lorenzo Careggio
Gli appetizer di apertura: tartelletta di cappero affumicato, frittella al nero di seppia con avocado siciliano, crostino di nocciole con patè di fegatini e marmellata di cavolo viola
Il pesce selezionato dallo chef Careggio proviene dagli allevamenti sostenibili di acqua di fiume Agritrutta. In foto, la trota fermentata
Il nuovo menù è sostenuto da nuove collaborazioni, come quella con Agritrutta che fornisce il pesce di fiume, allevato in maniera sostenibile, o Agricooltur che fornisce la tecnologia per produrre verdure a cm 0. Davanti alla cucina del ristorante è stato posizionato un container con all’interno una serra idroponica che consente la coltivazione di germogli e erbe aromatiche, in maniera sostenibile e con basso uso di acqua, recuperata direttamente dall’umidità dell’aria.
I germogli coltivati nella serra anteposta alla cucina di EraGoffi con metodi sostenibili che sfruttano l'umidità dell'aria
I quattro soci della Plin srl del ristorante EraGoffi: Luca Briccarello (ultimo arrivato, proprio quest'anno), Marco Pandoli, Alberto Fele e Lorenzo Careggio. Nel quartiere Vanchiglia, i 4 soci hanno lanciato di recente una nuova apertura, Busca, all'insegna di tapas, cocktail, pizza e pollo fritto
pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale
Domingo Schingaro e il nuovo tavolo nell'orto accanto al ristorante stellato Due Camini di Borgo Egnazia - Foto: Annalisa Cavaleri
«Un solo ingrediente, moltissime possibilità: del carciofo non c'è solo il cuore, ma anche le foglie più coriacee o i gambi hanno qualcosa da raccontare, se si sa come lavorarli, valorizzandoli. Quello che per molti costituisce uno scarto, per Franco, da anni impegnato nella lotta contro gli sprechi, è una sfida e un punto di partenza per creare qualcosa di interessante e innovativo» dice lo chef Niko Romito nella prefazione
Branzino alla Wellington con crema di cavolfiore e caviale: uno dei piatti in carta al rinnovato Il Gramsci, a Torino. Una proposta a cura dello chef Alessio Zuccaro
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