09-06-2020
Accursio Craparo, classe 1976, è chef-patron dell'Accursio Ristorante a Modica
Venerdì 12 giugno riapriamo Accursio Ristorante. Non sarei sincero se dicessi che questa scelta è stata per noi scontata: tutt’altro.
Le indicazioni da rispettare in questa complicata fase di ripartenza, il desiderio di riuscire a garantire ai miei ospiti una totale sensazione di sicurezza senza però rinunciare al nostro consueto modo di intendere l’ospitalità a tavola, la consapevolezza di entrare in una congiuntura socio-economica inedita: ecco, non nego che questi siano stati pensieri complessi da maturare e superare.
Ma la voglia di tornare finalmente a cucinare per gli altri e la convinzione – rafforzata durante il tempo “vuoto” della quarantena – che per affrontare le criticità serve vederle e considerarle anche come opportunità, mettendosi in gioco con accortezza ma senza titubanze, hanno avuto la meglio e mi hanno spinto a riaprire al pubblico. A riprendere il cammino interrotto o anzi, per meglio dire, a ricominciarne uno da capo.
Infatti, il restyling che avevo immaginato prima della pandemia, ora sarà ancor più significativo. In questo lungo periodo di chiusura, abbiamo scelto di intervenire sul locale con importanti novità che riguardano innanzitutto la sala, riducendo inevitabilmente il numero dei coperti, e rendendola più minimale nell’allestimento ma più accogliente nell’atmosfera.
Sassolini di ceci
«Proprio per attraversare con coraggio questo momento di incertezza, credo convintamente che la mia ricerca gastronomica non possa che ruotare sempre di più intorno a un concetto-chiave: innovare partendo da una radice che non è più tanto nella memoria della tradizione, ma nell’impronta del territorio, di ciò che l’essenza delle sue materie è in grado di suggerire alla cucina»
Proprio per attraversare con coraggio questo momento di incertezza, credo convintamente che la mia ricerca gastronomica non possa che ruotare sempre di più intorno a un concetto-chiave: innovare partendo da una radice che non è più tanto nella memoria della tradizione, ma nell’impronta del territorio, di ciò che l’essenza delle sue materie è in grado di suggerire alla cucina, se si torna a posarvi sopra uno sguardo vergine, privo di ogni sovrastruttura, vacua e superflua, che la stessa tradizione vi ha stratificato.
Mi incamminerò dunque in questo nuovo inizio, come è successo al debutto del mio percorso di chef, facendo un passo dopo l’altro, senza accelerazioni repentine ma dandomi il tempo di seguire la strada dell’attenzione, della cura, della reciprocità con i clienti, facendo in modo che il mio tempo di ricerca corrisponda, come valore, al tempo della degustazione, costruendo con loro una condivisione di quegli ingredienti, a partire da quelli umani, che rendono di alta qualità ogni viaggio culinario.
Non mi resta dunque che dirvi: vi aspetto, per compiere insieme almeno un tratto di questo viaggio.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Siciliano nativo di Sciacca, è cresciuto con grandi maestri come Pietro Leemann, Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza. Guida un ristorante a Modica che porta il suo nome