07-05-2020
L'annuncio sulla pagina web di piazzettamilu.it
Ai tempi del coronavirus sono tante le realtà e le proprietà che si stanno interrogando sul da farsi e sulla ripartenza, molti sono gli interrogativi che ci si sta ponendo relativamente al futuro dell'enogastronomia. La consapevolezza di star vivendo un periodo complesso di cui non si ha esperienza alcuna, spaventa, ma bisogna anche riuscire a reagire e cercare le modalità più opportune per vivere la crisi come cambiamento positivo e come crescita. Ottimismo e coraggio, sono le parole d’ordine della famiglia Izzo, proprietari del ristorante stellato Piazzetta Milù, che nel loro essere famiglia solida e unita, non hanno assolutamente tirato i remi in barca, anzi si muovono in modo concreto, trovando lo spirito giusto per affrontare questa nuova vita della fase post covid.
“Non abbattersi, essere ottimisti e aggredire la vita: la libertà è più forte della morte”. Maicol, giovane e coraggioso timoniere della cucina ci illustra il loro punto di vista. Il suo motto è: “Vivere ogni momento della vita intensamente”. Come avete affrontato e state affrontando questo lungo periodo di chiusura obbligata? Ottimismo o sconforto? Come abbiamo sempre fatto, con la nostra professionalità e la nostra vita; ottimismo, idee, opportunità da cogliere non mancano. Pensiamo al futuro ma viviamo il presente e ne stiamo approfittando per unirci ancora di più e avere il coraggio di alcune scelte che fino a poco tempo fa ci sembravano azzardate, ora sono un’occasione. Questa pausa forzata è stata complessa, ma potrebbe avervi anche dato modo di scoprire il valore del tempo o la voglia di poter sperimentare, studiare e cercare un modo diverso di approcciarsi all’esterno? Pur comprendendo le difficoltà che questo periodo ci ha causato e che ci causerà, siamo sempre spinti ad alzare lo sguardo per puntarlo lontano; la quarantena ci ha fatto riscoprire il valore delle piccole e semplici cose, della condivisione familiare, ci ha dato il tempo di leggere, studiare, sperimentare tanto ed avere la possibilità di poter pensare a cosa fare con più calma e più tempo. Ci ha fatto capire soprattutto una cosa che quanto appena detto sopra non fa per noi. Viviamo di ritmi frenetici, di adrenalina, di stress e pressione che ci portano a stare sempre concentrati, a esprimerci sempre al massimo, ed è questa la nostra vita: stare a casa ce l’ha fatto capire, qualora ce ne fosse bisogno.
Emanuele, Michele, Maicol e Valerio Izzo
Il Risotto alla scapece di Maicol Izzo
Maicol Izzo con Mauro Colagreco
Secondo te chi potrà ripartire dopo questo blocco? Chi ha coltivato negli anni la propria passione, chi è riuscito a comunicare la giusta immagine di sè, chi non si è improvvisato ma ha lavorato per raggiungere un determinato livello che sarà ancora più forte e presente dopo la fine della pandemia. Che messaggio vorreste dare ai vostri clienti e soprattutto ai vostri colleghi? Non abbattersi, essere ottimisti e aggredire la vita: la libertà è più forte della morte.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino
Valerio, Maicol ed Emanuele Izzo con Carlo Passera al termine della loro elezione sul palco di Identità Milano 2022. Foto Brambilla-Serrani
Gennaro Esposito, chef della Torre del Saracino e artefice di Festa a Vico (foto Giuseppe Corsini)
Il team di Piazzetta Milù. Da sinistra Armando Mosca, Emanuele Izzo, Felice Imperati, Maicol Izzo, Davide Esposito, Valerio Izzo, Davide Salvato, Zashary Ariel Peña, Marco Mariani Zucchi, Pasquale Castellone. Foto di Tanio Liotta