Terry Giacomello
Cheese cake di baccalà profumato al finocchietto con ceci, pomodori confit e buccia di limone di Marianna Vitale
Guida alla Guida Paolo Marchi: «Nonostante tutto, si mangia sempre meglio. E non esiste solo il fine dining»
Roberto e Caterina Ceraudo, capofamiglia dell'azienda e cuoca del ristorante Dattilo a Strongoli (Crotone), una stella Michelin
Avevo scritto che questo viaggio alla ricerca dell'alta gastronomia calabrese si sarebbe svolto in due tappe. E due tappe sono state, dall'alto dell'Aspromonte, dal cuore montano della casa di Nino Rossi, il Qafiz, a Dattilo, la casa di Caterina Ceraudo, a Strongoli, vicino a Crotone, sulle colline che guardano uno dei meravigliosi mari di Calabria: lo Jonio. Ed è una grande casa anche questa, la casa padronale con cantina dei Ceraudo, tra ulivi secolari, filari infiniti di vigne e campi e campi di coltivazioni che crescono straordinariamente accarezzate dalla brezza marina .
È un bel posto. Qui tutti lavorano alla terra e con la terra. Il papà Roberto e Giuseppe, fratello di Caterina, guardano la tenuta con particolare occhio alle viti, agli olivi e alla cantina (negli anni Ceraudo è diventato un marchio di grande qualità nel mondo del vino, apprezzato in Italia e nel mondo). La stessa Caterina è in cucina mentre sua sorella Susy pensa alla gestione e alla promozione di Dattilo, che conta sia il ristorante stellato che alcune piacevoli camere che danno sulla corte.
L'ingresso dell'azienda agricola: olio e vini superbi
Caterina, Giuseppe, Roberto e Susy Ceraudo
E' brava, Caterina. Le esperienze di cucina precedente, specie quella con Niko Romito, le hanno insegnato che sottrarre è importante quanto aggiungere. Leggerezza, gusto, fantasia e memoria. Nascono così: Albicocche in carpione Fiori di zucca, zenzero e pepe bianco Sfogliatella caciocavallo podolica e sardella Tartare di podolica, acciughe e foglie di cappero Lattuga e baccalà Sogliola, cetriolo e yoghurt Patata, peperone e basilico Tortello, melanzane affumicate e pomodoro Raviolo di ricotta, latte, olio e ginepro Sgombro arrosto e acciughe Finocchio e limone Carré d'agnello con panatura alle erbe e portulaca Merendella mandorla e pepe nero
Bottoni di mandorla, 'nduja e brodo di buccia di patate (foto Brambilla/Serrani)
Finocchio e limone (foto Brambilla/Serrani)
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose