15-06-2019
È una vita decisamente oliocentrica quella di Luigi Caricato, scrittore, giornalista, ideatore e cuore pulsante di OlioOfficina, l’annuale kermesse dell’olio celebrata al Palazzo delle Stelline, Milano.
Il concetto è: olio come condimento per il corpo e per la mente. Espressione di equilibrio, intensità, fragranza, piacere, emozione. L’olio evo, naturalmente, ossia l’extravergine, il Be Extra per eccellenza, come lo hanno definito gli allievi dell’Accademia di Comunicazione di Milano in una bella introduzione su Come comunicare l’olio, sotto l’egida del Creative Director Antonio Mele, in apertura della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione, nata proprio da un'idea del vulcanico Caricato.
«Non c’è ancora la capacità di raccontare l’olio come hanno saputo fare con il vino. Anche l’olio ha bisogno dei suoi sommelier perché ha lo stesso profilo sensoriale del vino» sottolinea Caricato prima di passare la parola a Antonello Maietta, presidente di Ais, Associazione Italiana Sommelier, musa ispiratrice nel progetto di nobilitare l’olio attraverso la cultura che è conoscenza del territorio, delle cultivar, dei processi di produzione, delle diverse declinazioni in cucina.
«Oggi l'alta ristorazione sta facendo un lavoro esemplare – continua Maietta - con gli oli da intrattenimento, proponendo saggi assaggi di particolari cultivar o blend, prima ancora di proporre la scelta dei vini. Il mondo dell’olio ha bisogno di una comunicazione diretta e l’olio da intrattenimento è la strada giusta per valorizzare questa risorsa: attraverso un gesto di cultura si vince su più fronti attraverso un messaggio culturale e insieme salutistico». Ma non basta. Raccontare l’olio deve diventare il leitmotiv di gran parte della ristorazione. «Abbiamo trovato in Luigi Caricato lo stimolo per far diventare enciclopedico il messaggio sull’olio. Come Ais ci impegniamo a organizzare masterclass sul vino ma anche sull’olio, per formare un consumatore colto».
Antonello Maietta, Luigi Caricato, Alessandro D'Andrea
Gli fa eco Nicola Ultimo, F&B manager del Park Hyatt milanese che ospita il bistellato Vun, alla guida Andrea Aprea: «Dopo gli amuse bouche proponiamo in degustazione, abbinata ai nostri pani, un Nocellara del Belice. Mentre al bistrot l’olio viene lasciato al tavolo, ma non c’è tempo e modo per spiegarlo».
Luigi Caricato
Luigi Caricato con Eugenio Boer e Cristiana e Serena Mela del Frantoio Sant'Agata di Oneglia
Una best practice di successo è quella di Aurevo a Palazzo di Varignana, resort e azienda agricola con 100 ettari di tenuta olivetata sulle colline bolognesi. Un’idea imprenditoriale che nasce in omaggio all’olio evo e che sorprende per la scelta di assoluta centralità dell’olio in cucina e nel menu. «Da noi l’olio evo è l’anima e l’ispirazione della nostra squadra di chef giovani e creativi - precisa Eleonora Berardi, communication manager - La ricetta prende spunto dal profilo sensoriale dell’olio e gli ingredienti gli ruotano attorno. Il rituale della degustazione in sala inizia con la proposta di cinque varietà su pane caldo. Ogni bottiglia è presentata a tavola con la sua carta di identità in etichetta e, sul menu, ogni piatto si distingue con il simbolo dell’olio impiegato». Al Palazzo di Varignana, oltre alle degustazioni presso Aurevo, ecco l’Oil Bar e al prossimo Oil Corner per un tasting in autonomia. Poi, le cene nell’uliveto: una vera full immersion nel mondo olivicolo.
Vero è che l’olio evo non è una monade, ma ha tante espressioni legate all’origine, a fattori antropici, alle cultivar, ai blend sartoriali e alle diverse note sensoriali. Amplifica i sensi e abitua all’essenza del gusto. Serve, però, che tutta la ristorazione diventi più consapevole nella selezione e nell’utilizzo degli oli d'oliva, materia prima importante come valore aggiunto e non solo voce di costo da sacrificare. L’idea di proporre l’assaggio dell’olio sul pane in attesa del servizio al tavolo non è un semplice un gesto di cortesia e di buona accoglienza, ma anche un valido strumento di marketing. L’insight che nasce dal Forum è quindi: più formazione, più collaborazione, più sensibilizzazione tra il ristoratore, lo chef e il personale di sala.
Prossimo appuntamento: la nona edizione di OlioOfficina Festival al Palazzo delle Stelline, Milano, 6-8 febbraio 2020, sul tema L’olio dei popoli.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Da sempre nel marketing e comunicazione, collabora con la rivista CiBi. Ama raccontare il cibo nelle sue infinite sfumature
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Natalia Basili Reale che, insieme alle socie e amiche Daria Guastella e Daniela Pallara, ha fondato il brand Loliva - Foto: Vat