09-12-2020
Gianluigi Morini in una foto di qualche anno fa, scattata nella splendida cantina del San Domenico di Imola
È venuto a mancare nelle scorse ore Gianluigi Morini, 85 anni, figura mitica della ristorazione italiana. Aveva problemi di salute da qualche tempo, era reduce da un recente ricovero in ospedale.
Era il 7 marzo 1970 quando Morini diede vita al suo sogno, il San Domenico di Imola, un ristorante unico pensato per far conoscere al mondo intero la grande cucina italiana. Morini aveva voluto con sé persone fuori dal comune, animate da valori forti: prima Nino Bergese, “il re dei cuochi, il cuoco dei re”, poi Valentino Marcattilii, allievo instancabile, chef intuitivo poi formato anche in Francia a New York, al fianco del fratello Natale Marcattilii, caposala fin dai primi tempi e complice di sempre; fino a Massimiliano Mascia, oggi alla guida del ristorante.
Natale, Valentino, Massimiliano, Giacomo e tutti i ragazzi del San Domenico rendono omaggio a Morini con queste parole: «Con Morini nasce il ristorante che siamo onorati di portare avanti da 50 anni preservandone l'identità, lo spirito di avanguardia e il sogno di un luogo di condivisione e grande calore, quello di una famiglia che lui stesso ha voluto creare. Era e rimane un amico fraterno». Ecco il nostro ricordo della sua figura.
Gianluigi Morini nasce a Imola nel 1935. Il suo primo lavoretto è come garzone nella macelleria del nonno all’interno degli stessi locali in cui, qualche decennio dopo, sarebbe nato il San Domenico. I passi successivi di Morini, però, non lasciano intravedere un destino nella ristorazione o un percorso da predestinato. Si diploma alla scuola di ragioneria per compiacere il padre, impiegato in banca, ma dopo il "pezzo di carta" parte per Roma - stavolta per compiacere se stesso e assecondare la sua appassionata cinefilia. Inizia gli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ma viene presto “richiamato” a Imola dove, nel 1956, inizia a lavorare in banca.
Nel 1963 Morini sposa Renza, compagna di una vita. È lei a dargli per prima l’idea, un po’ per gioco e un po’ per provocazione: e se aprisse un ristorante, invece che organizzare tutte quelle cene a casa? Accantonato il cinema, infatti, era rimasto l’amore per la cucina, seguito e rinfocolato soprattutto con l’aiuto di due personaggi: lo zio Mario, ex corazziere del re e agente dei servizi segreti, che lo aveva portato con sé in un grand tour dei ristoranti di Parigi, e l’amico Gino Veronelli.
Una foto dei primi anni Ottanta: in primo piano Gianluigi Morini e Valentino Marcattiliii. Si nota qualcuno che tiene in mano il libro A tavola al San Domenico, uscito nel 1982, l'autore è proprio Morini con le ricette di Marcattilii
Nino Bergese
Questi, dopo molte insistenze, si fa convincere a visitare il ristorante di Imola: dovrebbe restare solo per una consulenza, rimane sette anni. Nel 1975 il San Domenico riceve la prima stella e due anni dopo arriva la seconda che, tranne una pausa dal 1990 al 1998, rimane ancora oggi. Morini designa come successore di Bergese il secondo Valentino Marcattilii, mentre il fratello di quest'ultimo, Natale, passa a dirigere la sala.
Morini tra i due fratelli Marcattilii qualche anno fa
Valentino Marcattilii, Gianluigi Morini e Natale Marcattilii in una foto d'archivio
E per altri decenni sarà sempre Morini a tessere le fila del ristorante borghese per eccellenza - in cui, ricordano gli imolesi, si recava ogni mattina in bicicletta.
Uovo in raviolo con burro di malga e tartufo
Valentino Marcattilii, Natale Marcattilii, Gianluigi Morini e Massimiliano Mascia in una foto recente
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Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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bolognese per nascita e per scelta, scrive di cucina e di tutto quello che le ruota intorno per Munchies Italia, il sito di Vice dedicato al cibo, con escursioni cartacee su Gazza Golosa e Dispensa. Tra le sue passioni si annoverano il Cynar, i biscotti e i boschi, non necessariamente in quest'ordine
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Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.