Carattere e territorio sono stati i comuni denominatori dei dodici piatti presentati da sei cuochi under 30, finalisti della terza edizione del concorso enogastronomico Terra Matta 2018 presso la Locanda Gulfi a Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa. Il progetto Terra Matta, così chiamato in onore dell’omonima e famosa opera dattiloscritta nel 1899 dal chiaramontano Vincenzo Rabito, vincitrice del Premio Pieve nel 2000, è nato per promuovere i prodotti enogastronomici del territorio ragusano e per dare un’opportunità di visibilità a giovani cuochi provenienti dai ristoranti storici italiani. La kermesse è organizzata ogni anno dal Consorzio Chiaramonte Promozione e Sviluppo Territoriale con la collaborazione del Comune di Chiaramonte Gulfi e del Comune di Giarratana.
Questi gli chef partecipanti e i rispettivi piatti proposti.
Angelo Bencardino, nato a Vico Equense (Na) nel 1991, dal 2016 sous-chef di
Pasquale Torrente al ristorante
Al Convento a Cetara. Piatto storico:
Genovese di Maialino; piatto innovativo:
Maialino in carrozza (secondo classificato piatto innovativo).

La pancia di maiale, la sua cipolla caramellata e salsa verde

Ritorno di un piemontese dalla Sicilia
Marco Cervi, classe 1997 di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, diplomato all’
Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, capo partita dei primi piatti e responsabile della panificazione all’
Antica Corte Pallavicina di
Massimo Spigaroli. Piatto storico:
La pancia di maiale, la sua cipolla caramellata e salsa verde (secondo classificato piatto storico); piatto innovativo:
Ritorno di un piemontese dalla Sicilia.

Budino di cipolle, fonduta di parmigiano e porro fritto

Risotto, ragù di maiale nero siciliano e gelato di cipolla
Alberto Corelli, vanta importanti collaborazioni al fianco di
Valentino Marcattilii,
Massimo Bottura,
Terry Giacomello,
Salvatore Tassa e
Franco Franciosi, attualmente affianca il padre
Igles nel ristorante di Roma
Mercerie. Piatto storico:
Budino di cipolle, fonduta di parmigiano e porro fritto; piatto innovativo:
Risotto, ragù di maiale nero siciliano e gelato di cipolla (terzo classificato piatto innovativo).

Insalata liquida, lattuga alla brace, maialino ai carboni ed aceto croccante

Consistenze di cipolla di Giarratana e pancetta del maialino nero dei Nebrodi
Valerio De Angelis, classe 1994, diploma Alma, esperienze al
Settembrini Vino & Cucina a Roma e all’
Elsa – Hôtel Monte Carlo Beach a Roquebrune-Cap-Martin in Francia, formatosi al ristorante
Andreina a Loreto, con
Errico Recanati. Piatto storico:
Insalata liquida, lattuga alla brace, maialino ai carboni ed aceto croccante (terzo classificato piatto storico); piatto innovativo:
Consistenze di cipolla di Giarratana e pancetta del maialino nero dei Nebrodi.

Nel maiale c'ho messo il cuore
Angelo Del Bianco, nato nel 1991 in provincia di Pordenone, dopo vari stage da
Odino a Quarto D’Altino, al
Marchese del Grillo a Fabriano, a
La Tavernetta al Castello a Capriva del Friuli, da 3 anni cucina alla trattoria
Al Cacciatore de La Subida a Cormons (Go), con
Alessandro Gavagna. Piatto storico:
Brovada e muset; piatto innovativo:
Nel maiale c'ho messo il cuore (primo classificato piatto innovativo).

Animelle di maiale con morbido e croccante di riso allo zafferano

Guancette di maialino con cavolfiore allo yogurt di capra e pop-corn di cotenna
Daniele Guidantoni, dal 2008 al 2014 a
Casa Vissani con
Gianfranco Vissani, oggi chef e patron del ristorante
Aroma - Locanda dei Sapori a Fabro (Tr). Piatto storico:
Animelle di maiale con morbido e croccante di riso allo zafferano (primo classificato piatto storico); piatto innovativo:
Guancette di maialino con cavolfiore allo yogurt di capra e pop-corn di cotenna.
La serata presentata dal conduttore della trasmissione radiofonica Decanter Tinto si è conclusa con la proclamazione dei vincitori dopo il responso della giuria tecnica presieduta dallo chef bolognese Marcello Leoni e composta da giornalisti di settore e cuochi del territorio.
«Siamo onorati di aver ospitato a Chiaramonte Gulfi un concorso così importante – ha dichiarato
Mario Molè, presidente del
Consorzio Chiaramonte – che ha premiato il talento e il coraggio di questi giovani ragazzi che si sono misurati con ricette difficili e un pubblico di giurati specializzato ed esigente. Sono certo che questo sarà l’inizio per ognuno di loro di una carriera brillante e ricca di soddisfazioni professionali».
«I concorrenti ci hanno davvero sorpresi – ha concluso Carlo Ottaviano, giornalista, giurato e direttore artistico della manifestazione – anche i più giovani hanno saputo interpretare al meglio la versatilità dei prodotti dei Monti Iblei, primi fra tutti il maiale e la cipolla. Tutti hanno dimostrato che la tradizione non è un museo immobile, ma si trasforma ed evolve offrendo nuove sensazioni e quindi conquistando potenzialmente nuovi mercati».