22-12-2018
I giovani chef con Mario Molè, presidente del Consorzio Chiaramonte, Tinto e Marcello Leoni (sono i tre vestiti di scuro, in piedi da sinistra)
Carattere e territorio sono stati i comuni denominatori dei dodici piatti presentati da sei cuochi under 30, finalisti della terza edizione del concorso enogastronomico Terra Matta 2018 presso la Locanda Gulfi a Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa. Il progetto Terra Matta, così chiamato in onore dell’omonima e famosa opera dattiloscritta nel 1899 dal chiaramontano Vincenzo Rabito, vincitrice del Premio Pieve nel 2000, è nato per promuovere i prodotti enogastronomici del territorio ragusano e per dare un’opportunità di visibilità a giovani cuochi provenienti dai ristoranti storici italiani. La kermesse è organizzata ogni anno dal Consorzio Chiaramonte Promozione e Sviluppo Territoriale con la collaborazione del Comune di Chiaramonte Gulfi e del Comune di Giarratana.
Questi gli chef partecipanti e i rispettivi piatti proposti.
Genovese di Maialino
Maialino in carrozza
La pancia di maiale, la sua cipolla caramellata e salsa verde
Ritorno di un piemontese dalla Sicilia
Budino di cipolle, fonduta di parmigiano e porro fritto
Risotto, ragù di maiale nero siciliano e gelato di cipolla
Insalata liquida, lattuga alla brace, maialino ai carboni ed aceto croccante
Consistenze di cipolla di Giarratana e pancetta del maialino nero dei Nebrodi
Brovada e muset
Nel maiale c'ho messo il cuore
Animelle di maiale con morbido e croccante di riso allo zafferano
Guancette di maialino con cavolfiore allo yogurt di capra e pop-corn di cotenna
La serata presentata dal conduttore della trasmissione radiofonica Decanter Tinto si è conclusa con la proclamazione dei vincitori dopo il responso della giuria tecnica presieduta dallo chef bolognese Marcello Leoni e composta da giornalisti di settore e cuochi del territorio.
«I concorrenti ci hanno davvero sorpresi – ha concluso Carlo Ottaviano, giornalista, giurato e direttore artistico della manifestazione – anche i più giovani hanno saputo interpretare al meglio la versatilità dei prodotti dei Monti Iblei, primi fra tutti il maiale e la cipolla. Tutti hanno dimostrato che la tradizione non è un museo immobile, ma si trasforma ed evolve offrendo nuove sensazioni e quindi conquistando potenzialmente nuovi mercati».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016