03-08-2018
Tre casi di brand extension: Locanda Perbellini, Spazio e Bistro Aimo e Nadia
Non c’è nulla da fare: gli chef stanno diventando dei brand. Pensiamo a Carlo Cracco, alle sue pubblicità, le cucine, i bagni e quant’altro... O Tonino Cannavacciuolo, tra incubi di cucine, gorgonzola e compagnia cantante... O ancor prima Gualtiero Marchesi, dall'Accademia a, purtroppo, McDonald's. Ci si sono messi anche i loro ristoranti.
La Francescana è un brand, Aimo e Nadia è un brand, Niko Romito è un brand. Che poi lo si declini come insegna il marketing, e lo si posizioni nella catena del valore, nella piramide del mercato, questo dimostra la rilevanza reale e assoluta del percepito della marca/chef.
La Francescana di Bottura? Un brand, indubbiamente, oltre che il ristorante n.1 al mondo
Poi, dall’alto della piramide (e del monte...) scendiamo e allarghiamo di un po’, e arriviamo al suo progetto Bulgari, (leggi qui: Niko Romito: il mio progetto con Bulgari. E qui: Ufficiale: Romito apre al Bulgari di Milano il 27 agosto), serie di ristoranti firmati da lui in un contesto di lusso, gli hotel Bulgari, in giro per il mondo, utili e funzionali appunto allo chef a portare il suo nome/marchio verso un’internazionalizzazione che darà sicuramente risultati tangibili di maggior conoscenza e apprezzamento della sua cucina e gli permetterà di scalare ulteriormente classifiche internazionali.
L'entrata al Casadonna di Romito (foto Roberto Sammartini per Grande Cucina)
Dal ristorante top all'insegna pop: Bomba di Romito
Come vedete, un modo per allargare l’utilizzo del brand Romito, senza fargli perdere potere e consistenza. Un avvicinare l’empireo culinario alla sua base: forse non potrà provare l’esperienza del Reale, che resta mito, ma potrà avvicinarsi alla sua idea, se non alla sua sostanza, a prezzi e location più abbordabili.
Questo fenomeno si chiama brand extension, ed è famoso nel mondo del marketing di prodotto. Ora arriva alla ristorazione, anche stellata.
Insomma: Dio li fa... e poi le duplica.
Rivoluzione Langosteria è libro scritto da Roberta Schira ed edito da Rizzoli che racconta i primi 10 anni di storia del progetto imprenditoriale di Enrico Buonocore
Uno chef, un brand, un’idea di ristorazione. Lunga vita all’idea. Lunga vita alla ricerca e alla diversità in cucina. Anche nelle sue derivazioni.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.