18-12-2019
L'abbraccio tra Riccardo Camanini e Matias Perdomo, ieri sera a Identità Golose Milano
Dice Matias Perdomo di Riccardo Camanini: «Era la prima volta che cucinavo con lui. In generale, partecipo pochissimo ai "quattro mani": ma quando Paolo Marchi mi ha proposto questa serata, ho subito detto di sì. Per me è stato un onore lavorare con Riccardo. Oggi credo sia il cuoco italiano più contemporaneo; propone una grande cucina, di testa, di riflessione, ma anche di gusto, di pancia. Fa ricerca storica, lo stimo. In questi giorni abbiamo interagito moltissimo per preparare al meglio la cena: tante telefonate, ci siamo scambiati penso una trentina di mail. Abbiamo voluto evitare che diventasse, come in genere accade, una specie di "gara" tra chef. Abbiamo pensato a un menu degustazione che fosse non per noi, ma per il commensale».
Corrispondenza di amorosi sensi registrata ieri, al termine della cena speciale impiattata dai due a Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia. Molti i motivi d'interesse che sono emersi. Primo tra tutti, un piatto inedito, chiamato appunto Inedito, che Perdomo e Camanini hanno pensato specificamente per la serata. Quindi noi cambiamo l'ordine delle portate, e iniziamo il racconto proprio da quest'ultimo.
Inedito
Cipolla di Tropea caramellata
Calamaro, cavolo cappuccio verde, olio e limone
Galantina di oca in confit
Riso giallo al mare
Tartare di coniglio arrosto
Scaloppina verticale di mora romagnola e dashi
Datteri, prugne, salsa diavola
Kouign-amann, cachi, zenzero
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera