28-01-2017

Claudio Sadler: East Lombardy, l'unione fa la forza

«Far conoscere l’eccellenza della Lombardia Orientale a un pubblico più ampio. E' l’occasione giusta» spiega lo chef

Un traguardo importante. E’ quello della Lombardia Orientale, che quest’anno si fregia del prestigioso titolo di Regione Europea della Gastronomia. E ha l’occasione di valorizzare la propria eccellenza gastronomica, anche grazie ad ambasciatori ed esperti che, con la loro esperienza, la possono sostenere e farsene portavoce. Ce lo racconta Claudio Sadler, chef e presidente dell’Associazione Le Soste, membro del Comitato Food di East Lombardy.

La Lombardia Orientale ha iniziato un percorso ambizioso, che mira a integrare gastronomia, turismo, arte, cultura in una sola rete con l’obiettivo finale di valorizzare il proprio territorio. Quale sarà il tuo impegno?
«Paolo Marchi mi ha illustrato il progetto di valorizzazione del territorio della Lombardia Orientale, chiedendomi se volevo far parte del comitato di esperti di East Lombardy e io ho accettato con piacere. Quest’anno abbiamo un’opportunità unica per far conoscere a un pubblico più ampio l’eccellenza produttiva e ristorativa della nostra regione e io sono felice di essere stato coinvolto e di poter offrire il mio contributo all’iniziativa. La speranza è che gli effetti durino nel tempo, che questo progetto alimenti l’entusiasmo e la curiosità per le nostre eccellenze non solo oggi, ma nel lungo termine».

Da dove partire?
«L’eccellenza del territorio è, prima di tutto, nelle sue materie prime. E la Lombardia Orientale è una zona particolarmente ricca e diversificata. Per stimolare curiosità e conoscenza quindi si può partire proprio da qui. C’è la pianura ma ci sono anche i fiumi, come il Po e il Mincio, i laghi, come ad esempio il Garda e infine l’area collinare/montuosa. Per questa ragione disponiamo di una gran varietà di materie prime; si va dalla selvaggina, alle patate, allo storione. Una miriade di prodotti da conoscere e da sperimentare in cucina. Io ad esempio utilizzo molto la zucca, lo storione, le verze».

Le materie prime, così come i prodotti tipici di un territorio, rappresentano la base per riscoprirne usanze e tradizioni…
“Già. Questa zona mette a disposizione alimenti molto interessanti da utilizzare per moltissime ricette della tradizione lombarda e italiana in generale. Ci sono prodotti validi da un punto di vista gastronomico. Pensiamo al Grana Padano, ai salumi, ai formaggi».

Per apprezzare veramente un prodotto bisogna conoscerlo nella sua versione migliore. Come scovare le piccole produzioni di qualità?
«A questo pensa il Comitato Food. Abbiamo la missione di individuare le piccole produzioni d’eccellenza e di comunicare le varie fasi del lavoro agli altri partner del progetto. Ogni partecipante deve infatti essere coinvolto per fare la sua parte nel migliore dei modi».

L’unione fa la forza?
«Il modo migliore per raggiungere l’obiettivo è la coesione tra le parti, ovvero tra tutti coloro che hanno un ruolo importante nella valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia locale. Il primo incontro di presentazione del progetto, che si è tenuto il mese scorso a Brescia, ha rappresentato un momento fondamentale di condivisione e di scambio. Erano presenti tutti; da Slow Food alle associazioni dei ristoratori e ognuno ha detto la propria, offrendo il proprio punto di vista sull’iniziativa. Solo attraverso il contributo di tutti si può pensare e agire in grande, con determinazione, passo dopo passo».


East Lombardy

Il racconto delle eccellenze di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova

a cura di

Elisa Nata

figlia dei mitici anni '80, una passione per la scrittura nata in ufficio stampa e una per l'enogastronomia che c'è sempre stata. Esploratrice instancabile di ristoranti, piatti, abbinamenti e sapori, scrive di cibo come giornalista free-lance per il suo sito multiautore ilpelonelluovo.it e per alcune testate online, tra le quali iodonna.it

Consulta tutti gli articoli dell'autore