23-10-2017
Si entra in un pertugio stretto fra alti muri di vecchi sassi da cui spuntano capperi dai lunghi bracci penzolanti carichi di foglie verdissime e impalpabili fiori. Si sale. I gradini di pietra sono consumati dal tempo ma appaiono solidi, erti, e d’improvviso si sbuca in un giardino racchiuso fra altissimi pali di legno, da cui osservare alberi di limoni, il cielo e il lago. Per un attimo non si capisce in che mondo ci si trovi. Poi ecco Fabio e si capisce: stai mettendo i piedi su pietre che sono lì da secoli; muri e pali sono stati riportati alla vita da un lungo oblio dal padre di Fabio; con cura certosina questi ha ripristinato l’antichissimo agrumeto, la cui fondazione risale al XVI secolo e che grazie ad amore e passione è tornato dare frutti al paese di Gargnano sul Garda.
Ma La Malora ha trovato migliore sorte: a dispetto del suo nome, ha avuto la fortuna di trovare qualcuno che si è innamorato di questa antichissima limonaia fino al punto da dedicarle tutta la vita, ricostruendone ogni gradino, ogni muretto, ogni palo, ogni asse; è un lavoro duro quello di mantenerla, tutto di braccia e fatica, ma quei frutti profumati che bucano il verde delle piante e puntano al blu del cielo e del lago stanno in un angolo di paradiso che oggi ripaga tutti i sacrifici che è costato.
A La Malora entrano tantissime persone curiose di conoscere questa sorta di arca della memoria. Fabio le conduce amabilmente spiegando tutta la storia; ad ogni gradino che sale nel castello – così si chiama la struttura della limonaia - si vedono le campate dove vivono gli alberi di limone, sorretti e aiutati dai lunghi pali di castagno che terminano in una sorta di griglia che viene coperta con assi di legno all’arrivo della stagione fredda. Un sistema semplice e geniale, antico di secoli, che qui è ripetuto perfettamente così da rendere La Malora la più straordinaria limonaia dei nostri giorni.
Limonaia La Malora via Libertà 2 – Gargnano (Bs) Tel. 339 3699401 www.limonaialamalora.it
Il racconto delle eccellenze di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova
di
cremonese con sangue toscano nelle vene, classe 1957, avvocato, poi enotecaria ormai di lungo corso, appassionata di musica e di cose buone, scrive da sempre e dalla piccola Cremona racconta storie di buon gusto e voglia di fare