23-12-2022

Gli Spirits delle feste: gli imperdibili consigli dei nostri esperti

Gin, amari, whisky, rum, ma anche creazioni zero-alcol, da degustare in purezza o nella miscelazione: il buon bere è servito

Ricevuti in dono, acquistati, offerti in un dopocena, consigliati al bancone di un bar: i distillati durante le feste natalizie sono in grande spolvero soprattutto bevuti in purezza, magari in abbinamento a del cioccolato, un buon sigaro o, perché no, a conclusione di uno dei tanti momenti di convivialità con amici e familiari.

Per questo abbiamo pensato di regalarvi qualche consiglio da parte dei collaboratori di Identità Golose, che trovano negli spirits un’occasione per scoprire tradizioni, paesi ma anche professionisti che arricchiscono il panorama italiano e internazionale in materia di bere bene.

Il nostro viaggio non può che partire dal Gin, diventato il leader indiscusso non solo per le vendite, ma anche per la varietà delle produzioni e declinazioni in un vero e proprio caleidoscopio di botaniche e territori.

 

Ecco i nostri suggerimenti:

BRERA - GIN DISTRICT

Il Brera di Gin District

Il Brera di Gin District

Annalisa Cavaleri consiglia Brera di Gin District, brand appena nato dalla passione di quattro imprenditori lombardi che hanno voluto tracciare una mappa sensoriale di Milano attraverso tre gin artigianali che raccontano alcuni dei quartieri iconici della città (Montenapoleone, Isola e Brera, appunto). Si tratta di un gin microfiltrato dal colore dorato, perfetto connubio di ginepro e vaniglia. All’assaggio si incontra la nota fresca iniziale delle erbe (menta ed eucalipto in primis) per poi arrivare alle note calde di vaniglia, mirra e incenso. Il finale di bocca è asciutto e pulito, grazie alla presenza del pepe e della cannella. Perfetto sorso natalizio.

 

DISTILLERIA UNTERTHURNER

Il nuovo gin della Distilleria Unterthurner di Marlengo, Bolzano

Il nuovo gin della Distilleria Unterthurner di Marlengo, Bolzano

La sorpresa, secondo Raffaele Foglia, è il nuovo gin della Distilleria Unterthurner di Marlengo, in provincia di Bolzano. Tutti gli anni viene prodotto un gin limited edition e il 2022 si rivela davvero straordinario: bacche di ginepro provenienti dai monti del Carso in Friuli-Venezia Giulia, pimento e pepe rosa italiani sono macerati in alcool e poi distillati in singoli lotti con scorze d'arancia biologica dalla Sicilia e fave di cacao da 58Chocolate di Merano. 

 

INVERROCHE AMBER GIN

Inverroche Amber Gin

Inverroche Amber Gin

«Un universo più gentile, a misura di ciascuno. Questo mi sembra - spiega Marilena Lualdi - E quindi lo scelgo volentieri come auspicio per le feste e l’anno che verrà. Nel 2022 ho incontrato l’affascinante storia di Inverroche e la tengo stretta per questo scorcio finale dell’anno. Perché il coraggio di Lorna Scott nello scommettere su questo progetto di gin in Sudafrica è un pegno per il 2023 e gli anni che verranno: racconta della capacità di sfidare i luoghi comuni, i generalismi e condurre nel cuore delle identità, a partire da quelle che offre la natura. Ieri come allora puntiamo su Inverroche Amber Gin: infuso con fynbos – selezionate specie vegetali della costa sudafricana – di Cape Floral Kingdom, ha una ricchezza di aromi e un colore ambrato che si stende come un’alba nuova sul futuro. Dentro, si può respirare tutto un mondo solo in arte conosciuto: sì, mele, agrumi, fiori ma anche altri lampi sensoriali di una terra che dalla sua distanza ci può svelare molto. Soprattutto, un finale che invita a non fermarsi mai. Anche nell’impegno per la terra e per l’umanità in cui Lorna crede moltissimo”.

 

SOLARO GIN

100% italiano, invece, è il progetto Solaro Gin che attinge botaniche e agrumi dall’isola di Capri e dalla penisola sorrentina per creare un dry gin morbido e fresco. Il mirto di Sorrento, la zagara del Monte Solaro sull’Isola di Capri, il ginepro rosso del Cilento e l’estratto delle foglie e bucce dei limoni di Amalfi, sono il bouquet aromatico che racconta un territorio ulteriormente valorizzato nell’utilizzo di bottiglie in ceramica, realizzate da artigiani locali. Parte dei proventi delle vendite, inoltre, verranno devoluti in beneficenza a sostegno di enti e associazioni della penisola Sorrentina.

 

PRINCIPE GIN

Il Principe Gin di Cillario & Marazzi Spirits per l'Hotel Principe di Savoia di Milano Dorchester Collection

Il Principe Gin di Cillario & Marazzi Spirits per l'Hotel Principe di Savoia di Milano Dorchester Collection

Trovano grande fortuna i gin sartoriali in grado di esprimere l’identità e la filosofia di miscelazione di bartender, sommelier, chef e appassionati. L’ultimo nato è Principe Gin, realizzato da Cillario & Marazzi Spirits per Daniele Confalonieri, Bar Manager del Principe Bar all’interno dell’Hotel Principe di Savoia di Milano Dorchester Collection. Il distillato a base di ginepro si avvale delle inaspettate note di gelso, che apporta una delicatezza accentuata dall’utilizzo di miele di tiglio, ma anche rosmarino e menta; il tutto vivacizzato dal lemongrass così da renderlo ideale da bere in purezza con un cubetto di ghiaccio oppure in un classico Martini Cocktail.

 

PISCO PÒRTON MOSTO VERDE NEGRA CRIOLLA

Pisco Pòrton mosto verde Negra Criolla

Pisco Pòrton mosto verde Negra Criolla

Efficace in miscelazione tanto quanto il Gin, bensì meno conosciuto è il Pisco che sembra trovare nuova vita nella miscelazione attuale in ottimi twist sui classici, quali un Pisco Sour (Pisco, sciroppo di zucchero, succo di limone, albume, angostura bitter) o un Chilcano (Pisco, succo di limone, angostura, ginger ale e zucchero). In realtà, la morbidezza del distillato peruviano da mosto d’uva “pisquera” lo rende un assaggio ideale bevuto come una classica acquavite; in particolare, Pisco Pòrton mosto verde Negra Criolla è un magnifico viatico per iniziare un viaggio nel mondo del Pisco grazie alle note di mela cotogna, anice e olive verdi.

 

ATOPIA

Atopia è la fresca creazione alcohol free realizzata per il gruppo scozzese William Grant&Sons

Atopia è la fresca creazione alcohol free realizzata per il gruppo scozzese William Grant&Sons

Cosa c’è di nuovo? Il 2022 porta con sé una new entry anche per chi non ama i gradi alcolici, ma vuole comunque godersi un aperitivo o un cocktail. Atopia è la fresca creazione della Master Distiller di Hendrick’s Gin, Lesley Gracie, che ha creato una bevanda alcohol free per il gruppo scozzese William Grant&Sons (premiata come Distiller of the Year dall’Internationals Spirits Challenge). Atopia Citrus, Atopia Rhubarb e Ginger, Atopia Hedgerow Berry sono tutti spirits analcolici a base di erbe, agrumi e spezie distillate in un Post Still di rame, tutti ingredienti perfetti per grandi classici della miscelazione alcohol free.

 

ARDELIO

Amaro Ardelio

Amaro Ardelio

Ma di nuovo ce n’è anche per gli amanti dell’amaro a fine pasto: la giovanissima distilleria Green Heart Distillery ha realizzato Ardelio con botaniche umbre autoctone quali elicriso, foglie di ulivo, ginepro, ortica, finocchietto e timo selvatico. Al naso sono inconfondibili menta ed eucalipto, mentre al palato rimane la piacevolezza di rabarbaro, angelica e assenzio che lo rendono ideale bevuto sia freddo, che a temperatura ambiente a chiusura del pasto.

 

AMARA BARK

Dall'Umbria alla Sicilia, dove fa spesa Carlo Passera per assicurarsi una delle bottiglie limited edition (sono in tutto 2.800, numerate) di Amara Bark, una versione da collezione dell'amaro ormai divenuto iconico, realizzato da scorze di arancia rossa di Sicilia Igp. Prevede in questo caso l'infusione per sei lunghi mesi della corteccia ottenuta dalle potature degli alberi di arancio in alcool ed erbe spontanee dell'Etna. Praticamente «un amaro che gioca a fare il whisky», come afferma Edoardo Strano, fondatore e ideatore del brand Amara.

 

CORDUSIO

L'aperitivo Cordusio. Photo credits@Martino Dini

L'aperitivo Cordusio. Photo credits@Martino Dini

Segnatevi pure, una novità assoluta nel mondo degli spirits, ovvero quanto realizzato dal brand Cordusio, il primo aperitivo a base di frutti a bacca rossa, 100% naturale e realizzato con prodotti italiani. Il progetto prende il nome dalla piazza di Milano che, a fine XIX secolo, era il luogo di commercio e innovazione per tutto ciò che riguardava i distillati e la loro produzione. Il fondatore di Cordusio, Chris Tanca, da sempre coltiva l’amore per il bartending e per la miscelazione da farne quasi una professione, e ha creato un distillato che portasse in equilibrio dolce e amaro, versatile sia in miscelazione, che bevuto in purezza.

 

SECHA DE SILVA

Secha De La Silva della Maestra de Ron Pamela Anderson

Secha De La Silva della Maestra de Ron Pamela Anderson

Dalle gradazioni alcoliche più importanti, sono gli spirits da meditazione: sorseggiati lisci raccontano di storiche distillerie, paesi lontani e di culture diverse; sono ideali nel periodo invernale, merito delle lunghe stagionature in botte che regalano spettri aromatici spesso unici. Parliamo di rum e whisky, dal made in Italy a una selezione oltre confine: ci hanno sedotto e ne consigliamo un intenso assaggio. Prima tappa in Guatemala con Secha de la Silva, un premium rum per scelta delle materie prime e per il lavoro della Maestra de Ron Pamela Anderson. La canna da zucchero viene coltivata ai piedi del vulcano Atitlàn e viene lavorata entro 48 ore dalla sua raccolta. Distillata nella zona centrale del Paese, in cui i giorni caldi e le notti fredde favoriscono la maturazione, intervengono in seconda battuta chicchi di caffè e granella di fave di cacao che vengono infusi per 2 o 3 giorni, filtrati e aggiunti al rum per riposare 24 ore prima dell’imbottigliamento.

 

 

WHISTLEPIG 15 YEARS OLD

E ora, essendo che è pur sempre Natale, invitiamo a festa le spezie: per Annalisa Cavaleri la bottiglia che mancare non può è il WhistlePig 15 Years Old, un prezioso rye whiskey 100% segale affinato in botti di rovere (da legno raccolto in modo sostenibile) del Vermont, che regalano sentori singolari in fase di maturazione. Ha un profumo ricco di caramello e vaniglia, con tocco di spezie e un finale di scorza d’arancia. Al palato è cremoso con sentori di cuoio e tabacco. Finale persistente: per veri intenditori.

 

IL SEGRETARIO DI STATO

Il Segretario di Stato delle Distillerie Poli

Il Segretario di Stato delle Distillerie Poli

Altra tip è la bottiglia del 2022 secondo il nostro Raffaele Foglia: parliamo de Il Segretario di Stato, il whisky realizzato dalla Poli di Schiavon, in provincia di Vicenza. Prodotto con una leggera torbatura, l'invecchiamento (minimo tre anni) si conclude con un periodo in botti di Amarone, per amplificare l'anima veneta. La prima "release" è arrivata proprio quest'anno. 

 

 

KOMAGATAKE MARS

Komagatake, single malt Japanese whisky

Komagatake, single malt Japanese whisky

Dal Giappone ritorna Mars, una distilleria storica, pioniera nella produzione di Whisky, che vanta due siti produttivi, a cui si aggiunge uno dedicato esclusivamente all’invecchiamento (Shinsu, Tsukuni e Yakushimi). Consigliamo la limited edition Komagatake, una serie di single malt distillati nella Shinsu Distillery e qui invecchiati in barili che hanno contenuto Bourbon e Sherry.

 

 

ATELIER DREAM

La collezione Atelier di Dream Whisky

La collezione Atelier di Dream Whisky

Dagli imbottigliatori indipendenti di Dream Whisky, alias Federico Mazzieri e Marco Maltagliati, arriva la nuova collezione Atelier: il riferimento alla moda è quanto mai rispondente all’approccio del brand nel creare delle bottiglie, che sono sempre un lavoro dedicato e su misura sia nell’affinamento che nei profili aromatici ottenuti. Dafne, Donatella e Giorgia sono whisky dall’identità ad alta definizione: Dafne più minerale e avvolgente, lascia spazio a Donatella un esperimento, ossia il whisky viene affinato in botti di rum e si caratterizza per le sue note floreali e fruttate, mentre Giorgia, con l’affinamento in Hogshead ex-Pedro Ximenez, parte con sentori di banana e ananas che aprono la strada a profumi di ciliegia sotto spirito e carruba.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Claudia Orlandi

sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose

Consulta tutti gli articoli dell'autore