09-02-2017

Etilomistica al Pinch

Abbiamo assaggiato in anteprima i nuovi cocktail del locale milanese, dodici creazioni ispirate all'arte alchemica...

Luca Torretta ha degustato in anteprima per Identi

Luca Torretta ha degustato in anteprima per Identità Golose i nuovi cocktail del Pinch di Milano

Si ispira all’alchimia la nuova lista dei cocktails del Pinch di Milano. Nella stagione tra inverno e primavera, dodici nuove creazioni ci accompagneranno in un percorso "mistico" che inizia con l’etanomestizia, prosegue con l’ebbropsicosi, attraversa l’ubriachisticismo e si conclude con l’etilomistica: l’evaporazione, la sublimazione delle fantasie per il ricongiungimento finale con sé e con il divino. Concetti ovviamente e volutamente ironici che, attraverso le ricette di Mattia Lissoni, Fabio Brugnolaro ed Erik Viola, esprimono entusiasmo, creatività, ricerca, sperimentazione e si concretizzano, se non in pozioni filosofali, sicuramente in ottimi nuovi cocktails. Alcuni di questi li abbiamo degustati in anteprima e ve li raccontiamo.

Crema di crema alla Edgar: tequila, miele, aceto di mela, brodo di riso e tè, bitter all’arancia. Nonostante il nome, che rimanda a una soporifera ricetta del film Gli Aristogatti, scegliendo questo cocktail non rischierete di affatto di cadere in un sonno profondo, ma assaggerete invece una tra le preparazioni più interessanti e particolari della nuova lista. Tutto ruota attorno al brodo di riso e tè che conferisce texture, gusto, profumo.

Crema di crema alla Edgar

Crema di crema alla Edgar

Peppa ladruncola: vodka Zubròwka, centrifugato di uva, bitter alla liquirizia, sciroppo di nocciole, affumicatura all’abete fresco. Un nome mutuato dalla bonaria imprecazione di una maestra d’asilo e una presentazione ispirata a un nido di uccelli, con tanto di uova confettate al cioccolato, per un cocktail intenso da sorseggiare con calma nelle serate che accompagnano l’inverno verso la primavera.

Expecto patron: spremuta di mandarino, polpa di fico d’India, tequila Patrón, fettina di habanero. Un solo distillato per un cocktail pensato per valorizzare al massimo le materie prime che la natura ci fornisce, dal mandarino spremuto al momento per beneficiare sia del succo che degli olii essenziali, al fico d’India di cui si utilizzano polpa e semi, fino  al peperoncino che conferisce struttura con la sua piccantezza. Il tutto viene poi frullato nello shaker e versato senza filtraggio in un bicchiere bordato con polvere di pistacchi salati e tostati. E la memoria va a Harry Potter.

Dragon blood: Maker’s Mark, sciroppo d’acero, angostura, acqua calda, infusione al dragoncello. Un cocktail caldo e prettamente invernale, che trae ispirazione dall’hot toddy. La caratteristica saliente è sicuramente l’intensità dell’infusione di dragoncello fresco che in tazza aumenta dal primo all’ultimo sorso. Morbido e speziato. Mirto e menta in guarnizione.

Black tiger: miele, succo d’ananas, succo di cranberry, rum giamaicano, Petrus, Fernet Branca, pepe nero, foglie di menta. Una sfida vinta per un cocktail a base di due amari. Digestivo e adatto al dopocena con le componenti amare, balsamiche e speziate bilanciate da quelle dolci. Si completa con una cima di menta a profumare.

Rob il saggio: Scotch whisky, vermouth Cocchi, vermouth Carlo Alberto, liquore alle ciliegie, angostura, Orinoco bitter. Ispirato al classico Rob Roy e pensato per valorizzare il whisky di base, un Glenmorangie di 10 anni, attraverso piccole dosi di pochi ingredienti. Un cocktail molto strutturato, profumato e con una buona componente acquosa che aiuta la beva ed esalta al meglio le componenti aromatiche.

Rob il saggio

Rob il saggio

Italian ting: sherbet di agrumi, rum Appleton Reserve, rum bianco. Un cocktail primaverile con grado alcolico non elevato ma buon corpo e ispirato alla Giamaica, dove è tipico allungare il rum con una bevanda gassata al pompelmo. Qui, invece, il sherbet contiene olii essenziali di pompelmo, limone e lime in minima parte, succo degli stessi e zucchero. Si ottiene quindi una bevanda molto concentrata alla quale viene aggiunto rum giamaicano e una piccola dose di rum agricolo per conferire note speziate e corpo.

Completano la nuova lista: Date age, Spiky, Il cosmo contro, Herbs Manhattan e Teddy.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Luca Torretta

Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta

Consulta tutti gli articoli dell'autore