03-07-2024

47 Boutique, hotel d'arte con l’orto

61 camere, cenni importanti all'arte e al design e in cucina la visione cosmopolita di Maurizio Lustrati. Report dal primo e unico hotel capitolino con certificazione Green Globe

Uno scorcio del 47 Boutique Hotel, via Petroselli

Uno scorcio del 47 Boutique Hotel, via Petroselli 47, Roma

Siamo su via Petroselli, proprio di fronte al palazzo dell’Anagrafe del Comune di Roma, ma anche di fronte a piazza della Bocca della Verità, con la sua chiesa di Santa Maria in Cosmedin e i templi di Portuno e di Ercole Vincitore, e non molto distante c’è il Circo Massimo. Anagrafe a parte, la posizione del 47 Boutique Hotel non è poi così male. Quasi anonimo nella facciata, ma appena varcata la porta a vetri ci immergiamo in un mix di comfort ed eleganza.

Qui è possibile vivere un’esperienza di soggiorno ed enogastronomica completamente sostenibile oltre che in vero stile made in Italy con i suoi cinque piani a tema, ognuno dei quali racconta storia, arte, design, moda e personaggi iconici del nostro paese. Ciliegina sulla torta il ristorante situato sulla terrazza panoramica che si trova al sesto piano dell’edificio, il 47 Circus Roof Garden. Da qui con lo sguardo riesci ad abbracciare diversi monumenti, le cupole e i tetti di Trastevere e del centro storico, gli alberi, le nuvole e il cielo che fa da sfondo perenne a ogni momento della giornata.

COLLEZIONISTI DI STORIE. L’hotel con le sue 61 camere è nettamente in controtendenza con le nuove aperture della capitale delle grandi catene e dei marchi internazionali, replicabili e tutti uguali nel mondo. Essere originali è il valore aggiunto, o forse si potrebbe dire imposto, visto che è una filosofia ricercata e condivisa per creare un luogo autentico. Ogni piano è dedicato a un diverso tema, tutte grandi passioni del titolare, che ha voluto in questa condivisione dare un senso di “casa” e di comfort elegante.

Il primo piano racconta la storia del design italiano: ogni camera custodisce un gioiello ed è la celebrazione di grandi architetti e artisti: dalle piastrelle originali di Fornasetti alla Lampada Pipistrello di Gae Aulenti, dalla Radio Cubo di Marco Zanuso a La Valentine di Ettore Sottsass realizzata per Olivetti. Il secondo piano è dedicato alla moda e al glamour, con fotografie originali iconiche come gli scatti di Ron Galella con Naomi Campbell in abiti Versace, quelli di Mario Testino con Karl Lagerfeld e poi Chanel, Avedon, Lindbergh e molti altri.

Salendo al terzo piano troviamo la storia della rivoluzione culturale e dello stile. Una summa di ciò che sono stati gli anni Sessanta, con le icone del cinema, della musica e dello sport: dai poster di Andy Warhol alle foto autografe di Sean Connery, dal guantone autografato di Muhammad Alì alla maglia di Pelè indossata durante i Mondiali di Calcio del 1970 e tanto altro ancora.

Il quarto piano è dedicato all’arte della fotografia, raccontata attraverso gli scatti di alcuni tra i più grandi fotografi di tutti i tempi: da Elliott Erwitt a Guillaume Gaudet, da Bernhard Hartmann a Radoslaw Pujan. E infine si arriva al quinto piano che ci racconta la storia di Roma attraverso le terrazze private e l’affaccio unico sul Foro Boario e sulle altre meraviglie che questa città regala ad ogni passo. Da qui poi non resta che andare a scoprire cosa ci riserva il Roof Top e il resident chef del 47 Circus Roof Garden.

Executive Audrey Hepburn

Executive Audrey Hepburn

Il Bistrot del piano terra

Il Bistrot del piano terra

47 Circus Roof Garden

47 Circus Roof Garden

SOSTENIBILE E CONTADINO. Il 47 Boutique Hotel, unica struttura a Roma, ha ricevuto per questo 2024, la certificazione ‘Green Globe’, tra le più importanti certificazioni ambientali a livello mondiale per la gestione sostenibile delle imprese del settore turistico. Ma cerchiamo di capire quali sono stati i criteri e gli elementi che hanno “promosso” il 47 a hotel più green della capitale in un panorama di sostenibilità diffusa che in certi casi perde di credibilità. Si parte dall’energia, tutta da fonti rinnovabili certificate, i materiali utilizzati sono “green”, quindi pensati per il riutilizzo o il riciclo. Un esempio? Le lattine d’acqua in alluminio nelle stanze, le shopper di cotone e le borracce sempre in alluminio brandizzate che vengono date ai turisti da riempire nei famosi nasoni romani. E ovviamente non mancano i green tour per la città, con tanto di guida, a piedi o in bicicletta. Non ultima la sostenibilità etica e il rapporto con il personale. Ah sì, poi c’è anche l’orto, il grande progetto verde, in tutti i sensi, avviato da poco e che nel giro di un anno entrerà a pieno regime produttivo.

Si chiama 47 Hortus e conta circa 4 ettari dedicati alla coltivazione di verdure e ortaggi, tutti in versione biologica e a rotazione stagionale e con più di 400 ulivi all’interno del Parco Regionale Marturanum (nella Tuscia) destinati alla produzione di un proprio olio extra vergine d’oliva, che porta un gran valore aggiunto al servizio di ristorazione interno, oltre alla garanzia di un olio extra vergine e 100% italiano.

IL RISTORANTE. Si chiama 47 Circus Roof Garden: il nome è una dedica all'adiacente Circo Massimo e agli spettacoli ludici e scenografici che qui si svolgevano nell’antichità, l’atmosfera è quella di una Roma incantata, vista da una prospettiva circolare che te la fa apparire ancora più affascinante. La bellezza della città si lega agli elementi naturali che sono i “pezzi di arredamento” di questo ristorante en plain air. C’è il sole, il ponentino e il cielo blu, ma anche le nuvole, le stelle e l’aria frizzante invernale, questi gli elementi che fanno da sfondo alla cucina di Maurizio Lustrati, chef resident che non teme le stagioni, ma le assecondanda (i tavoli sono all’aperto durante tutto l’anno, sono presenti ombrelloni che li riparano nelle giornate assolate, vetri anti-vento e stufe di design per quelle un po’ più fredde). 

L’ambiente è idealmente suddiviso in diverse aree da vivere: aperitivo, pranzo e cena e zona relax. A fare gli onori di casa il maître di sala Dario Campanella, un passato nei più grandi ristoranti stellati romani, porta qui con sé l’arte dell’accoglienza e la sua esperienza di sommelier per affiancare lo chef Lustrati, nuovo resident del 47 Circus Roof Garden dalla scorsa stagione. 

Si parte con il momento dell’aperitivo, che qui si tinge di toni colorati e divertenti, drink a scelta dalla drink list d’autore dove trovare i classici cocktail e i signature della casa, così come un interessante focus sul gin con più di 50 etichette che ti permette di sperimentare tra le botaniche e i finger food espressi che lo chef ha studiato in abbinamento. Il tutto servito su una scenografica mini-ruota panoramica, perché qui il divertimento è di casa. Altro vanto del 47 Circus Roof Garden è la carta dei vini: grande attenzione all’Italia, presenti tutte le regioni e i nomi importanti con qualche incursione francese.  

Chef Maurizio Lustrati e il suo Risotto seppie e piselli

Chef Maurizio Lustrati e il suo Risotto seppie e piselli

Orto 47

Orto 47

Speck e anatra

Speck e anatra

Terramisu

Terramisu

Ma veniamo alla cucina di Maurizio Lustrati, classe 1975 romano ma con una visione allargata e cosmopolita, nutrita dalle tante esperienze all’estero. Tanta attenzione per le materie prime, per lo più provenienti dal 47 Hortus, che nel giro di un anno entrerà a pieno regime di produzione e rifornimento completi, dove l’olio - come dicevamo - è la punta di diamante dell’intero progetto, un extravergine d’oliva, 100% italiano estratto a freddo, blend a maggioranza leccino, dal sapore pungente e delicato al tempo stesso.

Una cucina stagionale e sostenibile che gioca molto con l’elemento vegetale, ma sa anche tuffarsi nel mare, potarti tra le valli e si arricchisce di profumi agrumati e di spezie seducenti. In carta non mancano i primi della tradizione romana, in fondo siamo sempre nel cuore della Città Eterna: Cacio e Pepe, Carbonara e Amatriciana sono quasi un diktat.

La portata che conquista subito al primo assaggio è il Filetto di coccio al curry verde, latte di cocco e fricassea di patate e fagiolini: fresco, esotico e seducente insieme. Segue nella nostra personale classifica Orto 47, una composizione di vegetali diversi, in diverse consistenze con cui il palato si diverte. Delicato e tecnico l’Asparago bianco di Bassano in diverse consistenze con scampi al barbecue. Decisi e di carattere i due primi, che giocano sui contrasti di sapore e anche di colore, parliamo dei Ravioli con formaggio fresco di capra su crema di crescione selvatico e arance confit e il Risotto seppie e piselli con bottarga di muggine di Cabras. Chiudiamo con un Assoluto al limone di Sorrento, ode all’estate e all’italianità in un gioco di accenti agrumati e consistenze varie che ti portano in viaggio verso sud.


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Giusy Ferraina

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Giusy Ferraina

Calabrese di origine e romana di adozione. Laurea in Scienze della Comunicazione. Dopo alcuni anni passati nell’editoria, si avvicina al mondo dell’enogastronomia, muovendo i primi passi tra redazionali, ricette da editare, social network e fiere di settore. Giornalista pubblicista, collabora con La Madia e Pizza e Pasta Italiana, è autrice del podcast Misticanza per Radio Food, di cui dirige il magazine. La sua passione è raccontare le storie di aziende e produttori. Amante del buon cibo, della pizza abbinata con il vino e dei libri. Fanatica di sport

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