Lasciate alle spalle le gare della Coppa del Mondo di sci alpino femminile, svoltesi nel gennaio scorso, Cortina d’Ampezzo si appresta ad affrontare un’importante fase di investimenti, rinnovamento e rilancio in vista dei Campionati del Mondo che, dall’8 al 21 febbraio 2021, vedranno settanta nazioni contendersi sulle sue piste undici titoli iridati tra discesa, gigante, super G, slalom e, per la prima volta, parallelo individuale. Senza dimenticare il decisivo appuntamento del prossimo 24 giugno, quando il Comitato olimpico internazionale deciderà se premiare o meno la candidatura congiunta Milano-Cortina quale sede dei Giochi olimpici invernali 2026 e delle Paralimpiadi.
Eventi quindi di notevole importanza sportiva, ma anche di grande richiamo nazionale e internazionale con una significativa ricaduta nell’ambito ricettivo di alto livello che a Cortina, da quasi centovent’anni, vede tra le mete più ambite quello che oggi è il
Cristallo, a
Luxury Collection Resort & Spa; unico cinque stelle lusso delle Dolomiti, la cui storia inizia nel 1901 per volere di
Emilia e
Giuseppe Menardi - lei di Rovereto e lui appartenente a una delle più antiche famiglie ampezzane - che ne affidarono la progettazione all’architetto
Gustavo Ghiretti. Divenuto da subito luogo d’incontro degli esponenti della cultura e dell’alta nobiltà dell’epoca, oltre che un elemento fondamentale dello sviluppo turistico della stessa Cortina, quello che allora si chiamava
Palace Hotel Cristallo subisce una prima drammatica battuta d’arresto durante la Grande Guerra, quando viene trasformato in ospedale militare.

Un'immagine d'archivio del Cristallo negli anni Sessanta
Terminato il conflitto, il
Cristallo torna a essere il punto di riferimento del jet-set internazionale fino a quando la Seconda Guerra Mondiale non ne interrompe nuovamente l’attività. Ma quasi fosse una fenice, l’hotel con vista mozzafiato sulle Tofane risorge nuovamente grazie a un’accurata ristrutturazione, che lo riporta al suo originale splendore, e alla dedizione di
Leo Menardi che, subentrato ai genitori, ne assume la gestione assieme alla moglie
Ofelia Zardini. Ai due succederà poi il figlio
Rinaldo; i suoi sono gli anni della
dolce vita, quelli in cui il
Palace Hotel Cristallo diventa location di set cinematografici - qui sono stati girati
Vacanze d’Inverno (1959) e
La Pantera Rosa (1963) - o
buen retiro di personaggi del calibro di
Brigitte Bardot,
Frank Sinatra,
Peter Sellers o ancora
Claudia Cardinale e
Alberto Sordi.
Una storia in ascesa fino al 1978, quando
Rinaldo Menardi cede la proprietà alla
Compagnia italiana grandi alberghi; ma il passaggio dalla gestione familiare al grande gruppo alberghiero non conduce ai risultati auspicati e per l’hotel ampezzano inizia un periodo di oblio che culmina con l’ennesima chiusura. La nuova rinascita si realizza nel 1995, quando il
Cristallo viene acquisito dall’imprenditore bolognese
Paolo Gualandi il quale, dopo importanti lavori di ricostruzione e ampliamento del profilo storico della struttura, nel 2001 lo riapre, riaccendendo l’anima di uno dei simboli italiani dell’ospitalità più rinomati al mondo. È del 2017 l'affiliazione col brand
The Luxury Collection di proprietà del gruppo
Marriot International.

I tre ristoranti del Cristallo: La Veranda...
Una svolta che ha interessato anche la proposta gastronomica affidata all’executive chef
Marco Pinelli e articolata attraverso i tre ristoranti di cui dispone l’hotel:
Il Gazebo, in cui poter gustare le proposte più gourmet e i piatti firma dello chef;
La Veranda del Cristallo, espressione della cucina italiana classica;
La Stube 1872, spazio votato alle ricette della miglior tradizione ampezzana. A completare l’offerta anche un suggestivo quanto intimo
tavolo dello chef, disponibile solo su prenotazione per un massimo di dodici persone, e il
lounge bar, ideale per tè del pomeriggio e aperitivi.
Pinelli, originario di Napoli e classe 1972, sviluppa la passione per la cucina nella piccola attività di famiglia e a soli ventitré anni inizia il proprio percorso professionale all’hotel
The Dorchester di Londra. dove ha l’occasione di lavorare con chef quali
Willi Elsner,
Henry Brosi e
Francesco Mazzei. Nel 2002 rientra in Italia, contribuendo alla conquista della prima stella Michelin del ristorante
L'Olivo del Capri Palace al fianco dello chef
Oliver Glowig. Poi di nuovo tanto estero: Bahamas, Stati Uniti, Malta, Austria e Albania, prima di approdare a Cortina.

Mozzarella di mare, scampi, gamberi rossi e latticino
La filosofia di cucina che ne deriva è una contaminazione tra reminiscenze internazionali e influenze locali, che ben si esplica nel
Risotto Vialone Nano mantecato alla barbabietola con crema acida e uova di salmerino gigante alpino: un viaggio metaforico che conduce il palato da Verona (il riso) a Cortina (la barbabietola), passando per Londra (la panna acida). Ma
Pinelli, nonostante il lungo peregrinare, non dimentica certo le sue origini campane: ecco quindi la
Mozzarella di mare, scampi, gamberi rossi e latticino: concentrato di tecnica e valorizzazione delle materie prime; così come si trova perfettamente a suo agio con le ricette tradizionali del territorio che attualmente lo ospita ed esegue magistralmente i
Casunziei all’ampezzana al burro di malga aromatizzato con semi di papavero e salvia.

Risotto Vialone Nano mantecato alla barbabietola con crema acida e uova di salmerino gigante alpino

Casunziei all’ampezzana al burro di malga aromatizzato con semi di papavero e salvia
È quindi una cucina immediata, tecnicamente molto ben eseguita e che si avvale di un’interessante ricerca sulle materie prime. Un giusto compromesso tra la creatività dell’executive chef
Marco Pinelli e le aspettative di un pubblico eterogeneo e internazionale. Concludiamo con un solo appunto, o meglio col nostro personale auspicio per la prossima visita: trovare in carta qualche proposta un poco più ardita, memori delle tre notevolissime amuse-bouche che sono state la
Roccia di cavolo nero e pino al gin, il
Topinambur, crema e spuma di ricotta di capra, polvere di pancetta e il
Paté di quaglia gelificato al porto su babà al caffè.

Topinambur, crema e spuma di ricotta di capra, polvere di pancetta

Roccia di cavolo nero e pino al gin

Paté di quaglia gelificato al porto su babà al caffè
Il Gazebo del Cristallo Resort & Spa
via Menardi 42, Cortina d'Ampezzo (Belluno)
tel. +39 0436 881111
aperto tutti i giorni solo a cena
prezzo medio alla carta: 75 euro