23-10-2012
Benoît Gouez, chef de cave della nota maison di champagne Moët & Chandon. Il 17 ottobre scorso, presentazione al ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo) del millesimo 2004 di Grand Vintage 2004, in verticale con gli esemplari 1993, 1983 e 1973
Una giornata speciale quella del 17 ottobre a Brusaporto, nel ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea. L’occasione era un lunch offerto dalla maison Moët&Chandon per presentare e degustare il Grand Vintage 2004, insieme a una serie di champagne, tornando indietro nel tempo, che hanno toccato gli anni 1993, 1983 e 1973, con un finale di pranzo dettato invece dalle note del vivace e strutturato Nectar Imperial, come sempre dominato dalla percentuale predominante di pinot noir e pinot meunier rispetto allo chardonnay. Il valore aggiunto di questa degustazione/lunch era, oltre all’occasione della verticale, la presenza dello chef de cave, l’elegantissimo e brillante Benoît Gouez, che ha raccontato con dovizia di particolari (e come, va detto, solo i francesi sanno fare con ineguagliato charme) le caratteristiche dei singoli champagne e dell’ultimo Grand Vintage.
Scampi di Sicilia con crema di mandorle e roveja e Grand Vintage 2004
Giornalisti all'opera
Perfettamente riuscito invece il match tra il Rombo con pesto di acciughe al miele e meringa di pesce e il Grand Vintage 1983, uno champagne sinuoso in bocca e dalla dolcezza piacevolmente intrigante, ma anche freschissimo (sboccatura maggio 2001) e dove si percepiscono al meglio gli aromi terziari di tostatura e di frutta secca. Lo stesso piatto ha visto l’abbinamento con il Grand Vintage 1973, che, invece, con una notevole opulenza e dall’assemblaggio curiosamente sconosciuto (come ha rivelato lo chef de cave), ha però meno chance di vivere un buon match con il rombo. Che, al palato, ha certo bisogno di un contrasto meno dirompente.
Roberto e Chicco Cerea, padroni di casa
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare