10-08-2023
Il Rosso di Montalcino di Biondi-Santi: ecco l'annata 2020
Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi-Santi, lo ripete sempre: «Noi crediamo nel Rosso di Montalcino, non solo nel Brunello».
E non sono parole di circostanza, perché Biondi-Santi, la cantina che ha fatto la storia di Montalcino, negli anni ha portato avanti questo concetto, evitando quel pregiudizio che fa pensare al Rosso a un “vino di ricaduta”, una sorta di “avanzo buono” del Brunello.
Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi-Santi
L’importanza che il Rosso ha per Biondi-Santi la si capisce, ancora una volta, leggendo la storia. In origine questo vino era conosciuto con il nome di Brunello Etichetta Bianca e venne ribattezzato Rosso di Montalcino nel 1983 quando fu istituita la Doc. Fedele allo stile che caratterizza tutti i vini Biondi-Santi, il Rosso si contraddistingue per la sua anima fragrante e fruttata, che lo rende perfetto da degustarsi anche in giovane età.
L'enologo Federico Radi, direttore tecnico di Biondi-Santi
«Si tratta del quarto Rosso che gestiamo direttamente noi, come team, dal vigneto fino all’imbottigliamento. Vogliamo continuare a meravigliare, con un prodotto in cui crediamo tantissimo, che ha una grande coerenza con l’annata 2020: un’annata che, come le ultime, sta virando su estati soleggiate, calde e secche, e questa solarità si ritrova perfettamente in questo vino, dove il frutto la fa da padrone, ma che nel sottofondo, come base, mantiene le sue freschezze e tannini molto ben bilanciati ed equilibrati».
Al centro la Tenuta Greppo, casa di Biondi-Santi, e dietro Montalcino
Assaggiare questo vino ci porta con il pensiero direttamente a Montalcino, alla Tenuta Greppo, con profumi che ricordano i boschi della zona, note di erbe, frutta matura ma croccante, agrumi e infine sensazioni balsamiche. Al sorso è elegante, pulito, preciso, ma soprattutto equilibrato e lungo, immediato ma anche profondo. Un vino che sa essere pienamente rappresentativo di Montalcino, di Biondi-Santi e del Sangiovese, senza toccare le austerità del Brunello. Un’identità differente. Ed è questo, di certo, l’obiettivo.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
La Voce di Biondi-Santi racconta ogni anno i vini in uscita sul mercato e una parte di storia della cantina di Montalcino
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Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.