13-06-2023

Cascina Faletta: l'altro Monferrato con l'ospitalità della famiglia Rosso

Vini dalla forte identità, vigne di oltre 70 anni, dieci camere deliziose e la cucina monferrina autentica firmata da Paolo Viviani con la regia di Andrea Ribaldone: tutto questo nel luogo di buon ritiro a Casale Monferrato

Lorenzo, Elena e Giovanni Rosso

Lorenzo, Elena e Giovanni Rosso

La famiglia Rosso è l’anima pulsante di Cascina Faletta a Casale Monferrato, una costruzione che vanta origini del fine Ottocento. Una targa originale in ceramica, infatti, evidenzia l’anno di costruzione dell’edificio: 1881. Un progetto di famiglia che Elena, Giovanni e Lorenzo Rosso, rispettivamente mamma, papà e figlio hanno deciso di restaurare in maniera impeccabile con l’idea di creare un luogo di buon ritiro dove fare vino, godere di una buona tavola e sviluppare un progetto di ospitalità in mezzo alle colline del Monferrato.

La piscina a sfioro della tenuta

La piscina a sfioro della tenuta

Lorenzo è un giovane eclettico con una laurea in Marketing e Comunicazione conseguita nel 2011 allo IED di Torino mentre, l’anno seguente, decide di partire con un amico per compiere il giro del mondo visitando in 15 mesi, 23 stati. Poi nel settembre 2013 rientra a casa per una chiara nostalgia delle sue origini. Ma viaggiare apre la mente e le idee del giovane Rosso non sono sfuggite ai genitori che hanno supportato i restauri della cascina, oltre che curarne la parte agricola. 

In questo luogo si produce vino, ci si ristora con autentiche ricette monferrine e, tra l’altro, si può soggiornare in una decina di camere ricche di dettagli originali. Cascina Faletta è meta ideale per chi vuole scoprire un altro Monferrato, a meno di sette chilometri dal casello autostradale di Casale Monferrato Sud della A26. Nei mesi estivi c’è una piscina a sfioro per gli ospiti, perfettamente incastonata nelle colline adiacenti alla tenuta. Certo non mancano le vigne e su questo Lorenzo Rosso ha deciso di orientarsi al mondo Biologico evitando l’uso di chimica.

L’intera struttura è considerata a impatto zero in quanto il processo di riscaldamento/raffreddamento avviene utilizzando pompe di calore alimentate da pannelli solari; un impianto che scambia calore con il sottosuolo attraverso sonde geotermiche, ideali per riscaldare e raffreddare Cascina Faletta tutto l’anno, senza alcuna emissione di CO2.

La cantina è sotterranea e nella selezione dei vini rossi, bianchi e spumanti si è cercato di rendere omaggio alla terra dove sono distesi i vigneti con qualche esercizio più internazionale. Senza dubbio Braja e Baudolino, rispettivamente una Barbera del Monferrato e il Grignolino, sono entrambi provenienti dai vigneti più antichi della tenuta, di oltre 70 anni, ideali per esprimere un frutto identitario.

Entrambi lavorati con solo uso dell’acciaio, creano vini di forte personalità.

La Braja si caratterizza da una nota di marasca ricorrente al naso e all’ assaggio, un frutto croccante, fresco, piacevole in ogni momento dell’anno: a temperatura di cantina per la stagione più fredda e, quando fa più caldo, una temperatura di servizio con qualche grado in meno esalta un’acidità vivace. Il Grignolino, invece, è una spremuta di fragoline di bosco e melograno, vino fresco e versatile per gli abbinamenti di pietanze proposte da Casa Faletta.

Il ristorante guidato da Paolo Viviani sotto la regia dello chef Andrea Ribaldone, anche socio della famiglia Rosso in questo progetto, svela un menu “monferrino” davvero coinvolgente. La degustazione degli antipasti vale il viaggio per la semplicità di ricettazione: un’esplosione di gusti intensi.

La sala ristorante di Cascina Faletta

La sala ristorante di Cascina Faletta

La ricerca di materie prime a chilometro vero, basata sulla selezione di produttori vicini di casa davvero di alto livello, ci guida in un menu di territorio spaziando dal Vitello Tonnato, alla Cruda di Fassona, i classici Tajarin, e per finire un dessert come Tiramisù con i Krumiri, tipo biscotto casalese.

Una sintesi perfetta di piatti che vi permetteranno di apprezzare una tavola celebrativa dei classici, ben accompagnata da un tocco di originalità per nulla scontata.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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