06-05-2022
I meravigliosi vigneti della campagna siciliana
Terminata da pochi giorni la XVIII edizione di Sicilia en Primeur, l’evento enologico siciliano ideato da Assovini Sicilia, è doveroso narrare la bellissima energia che si respirava per un ritorno in presenza a questa importante manifestazione.
Quest’associazione di 90 aziende di Trinacria, dopo due anni di stop forzato, causa pandemia, ha scelto Erice, uno dei borghi più belli d'Italia, per radunare giornalisti da tutto il mondo, coinvolti nel congresso intitolato “Back to the roots, la Sicilia che vive il futuro”.
La bacheca del congresso "Back to the roots, la Sicilia che vive il futuro" che si è tenuto a Erice, in provincia di Trapani, dal 27 aprile al 1 maggio scorsi. È un'iniziativa Assovini Sicilia
Un messaggio di sostenibilità della produzione siciliana che attesta una maturità del sistema produttivo isolano che colpisce nei risultati statistici e per il livello dei vini in degustazione. Ogni edizione presenta, in anteprima, i vini dell’annata precedenti e permette, ai giornalisti invitati, di esplorare la Sicilia attraverso dei tour sull’isola visitando una parte delle cantine associate.
Una regione che vanta un Consorzio di Tutela Doc Sicilia e una realtà enologica singolare, in cui il 95% delle aziende produce vini a denominazione di origine controllata. Dal 1998 esiste Assovini Sicilia la cui genesi attesta il grande amore per la Sicilia e la convinzione nei suoi vini con la sinergica inclinazione imprenditoriale di tutti gli associati.
Dal 2020 entrambe le istituzioni partecipano alla creazione della Fondazione no profit SOStain, presieduta da Alberto Tasca, con l’obiettivo principale di agevolare la condivisione di best practices finalizzate al rispetto dell’ecosistema per tutto il territorio siciliano.
Il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice, per la prima volta aperto al panorama enoico dell’isola, è stato il palcoscenico per lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile: «Oggi il nostro compito - chiosa il neo presidente di Assovini Sicilia, Laurent Bernard de la Gatinais - è quello di poter trasferire il nostro sapere a tutti gli associati con un grande spirito di sinergia. Il ritorno alle origini è doveroso dopo aver superato crisi, convivendo con una pandemia e resistito con lungimiranza e senso associativo. Dobbiamo affrontare il tema dei cambiamenti climatici ritornando all’essenziale della vita e della vite».
Proprio durante il convegno il professore Pierluigi Campana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel suo breve intervento ha illuminato il pubblico in sala con il concetto di “Non c’è vino senza neutrino” e, affermando: «Il vino è anche fisica e i rilevatori del neutrino sono utili a scoprire le frodi del vino». I soci di Assovini Sicilia vendono i propri vini per metà in Italia e il resto è destinato all’ export raggiungendo oltre 100 paesi.
«Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia - afferma il presidente Antonio Rallo- racchiude la più grande area vinicola biologica in Italia, la sostenibilità è la chiave di volta del nostro sistema vitivinicolo, una direzione che non dobbiamo cambiare perché ci ha portato a fare sempre più vini di qualità, identitari e sostenibili».
Applausi a tutti i produttori siciliani e complimenti per un tessuto giovanile di imprenditori del vino e consumatori a cui è necessario rivolgersi perché è questa la direzione da percorrere per costruire il futuro.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Un doppio anniversario per questa isola meravigliosa: 25 anni di Assovini Sicilia e 20 anni di Sicilia En Primeur