17-05-2025

A Modica la XXI edizione di Sicilia en Primeur: cultura del vino e progetti condivisi

La manifestazione di Assovini Sicilia ha presentato oltre 300 etichette e promosso dialoghi con esperti del settore sulle strategie per valorizzare l'identità enologica regionale, tra sostenibilità e riconoscimenti culturali

Modica, la città barocca della Sicilia sud orientale ha ospitato la XXI edizione di Sicilia en Primeur, evento internazionale ideato da Assovini Sicilia con il coinvolgimento di oltre 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo che, per alcuni giorni, hanno visitato ogni angolo dell'isola per scoprire o riscoprire aziende vinicole, monumenti e significative aree enologiche.

Undici tour a mappare una Sicilia enoica che sa fare sistema da oltre un ventennio con lungimiranza e progettualità andando oltre ai "problemi" oggettivi che quest'isola meravigliosa deve combattere ogni giorno.

Mariangela Cambria

Mariangela Cambria

«La Sicilia del vino - chiosa Mariangela Cambria Presidente Assovini Sicilia - riflette sul passato e si proietta con determinazione verso il futuro, trovando nell'associazionismo la forza per avanzare e crescere incessantemente. La nostra cultura del vino promuove il brand Sicilia nei mercati di tutto il mondo, valorizzando la sua storia, diversità e unicità. La prossima sfida per Assovini Sicilia non è solo mantenere alta la qualità della produzione vinicola e investire in sostenibilità, ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltà, conoscenza, bellezza e tradizione. Come ho dichiarato lo scorso anno la mia visione nasce da quello che ho imparato in molti anni di militanza in Assovini. Dobbiamo continuare a fare squadra e confrontarci».

Sono state messe a disposizione degli invitati oltre trecento etichette, presentate in una degustazione tecnica guidata dall'AIS presso il Castello dei Conti. La cultura del vino è stato il mantra che ha accompagnato queste anteprime. Proprio durante il consueto convegno conclusivo che ha preso vita al Teatro Garibaldi, un gioiello modicano, si sono dibattuti i temi del consumo consapevole, dell'enoturismo e della sostenibilità.

Moderato da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, sul palco abbiamo assistito a un confronto con il Master of Wine Andrea Lonardi che ha gettato le basi per un manifesto programmatico dal titolo Il fattore S: l'unicità del continente vitivinicolo siciliano. Lonardi, con acume e schemi dettagliati, ha esplorato il futuro del vino siciliano attraverso dodici parole chiave che iniziano per "S" – da scenario a sogno – offrendo una riflessione profonda su identità, sostenibilità e visione strategica.

«È necessario trattenere i giovani, valorizzare i siti identitari oltre l'Etna, creare vini e narrazioni contemporanei, formare una nuova generazione di viticoltori per affrontare le sfide - chiosa Lonardi - Il vino siciliano può rimanere ancora simbolo culturale e sogno condiviso, se guidato da visione e responsabilità ma con preparazione, metodo e disciplina».

Al centro, Sara Farnetti

Al centro, Sara Farnetti

Grande coraggio per il presidente Cambria nell'aver saputo sfidare cliché e mettersi in prima linea con scienziati e statisti svelando numeri e certezze che fanno riflettere sul presente e soprattutto sul futuro di questo settore. Si è narrato di tutto sul rapporto tra vino e salute ma Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna e in Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione ha ammutolito un teatro intero con queste dichiarazioni: «Il vino è un patrimonio unico, genuino, culturale e come tale va preservato. Non ha senso presentare un divieto di consumare alcolici, sarebbe logico ed efficace rendere consapevoli al consumo, deliberare in modo autonomo una revisione delle abitudini. In tal modo realizziamo un cambiamento culturale, insegniamo il rispetto e la cura dell'individuo».

Alessio Planeta

Alessio Planeta

Ulteriore fiore all'occhiello siciliano la Fondazione SOStain Sicilia, «Che si dimostra – commenta Alessio Planeta - sempre più uno strumento fondamentale per il presente ed il futuro del vino siciliano. Certamente la Bottiglia leggera CentoperCento Sicilia mira alla riduzione dell'impronta carbonica». La Fondazione SOStain Sicilia è nata dalla volontà e dalla sinergia tra Assovini Sicilia e il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, conta oggi 44 aziende associate e 23,6 mila bottiglie certificate SOStain Sicilia.

Mariangela Cambria afferma con orgoglio: «Stiamo vivendo un momento storico particolarmente favorevole: la Sicilia, infatti, è stata nominata Regione Europea della Gastronomia 2025, Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e Gibellina Capitale dell'Arte Contemporanea 2026. E' una destinazione che piace sempre di più e l'enoturismo continuerà ad essere la vera chiave di volta».


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Cinzia Benzi

di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

Consulta tutti gli articoli dell'autore