30-08-2021
Il Pinot Nero Doc 2018 Lafòa, linea di pregio di Cantina Colterenzio, Cornaiano (Bolzano) in arrivo sul mercato a settembre
La bussola della storia indirizza con maggiore consapevolezza verso il futuro. C’è tanta ricerca nel nuovo Pinot Nero Doc della linea Lafóa della cantina Colterenzio, un’attenzione spasmodica al dettaglio, dal vigneto alla cantina e al contesto successivo. La si assapora anche in ciò che l’ha accompagnato nel lancio, il calice studiato ad hoc e la location, vale a dire l’incanto della Rocca di Lonato, da dove si può godere della vista del lago di Garda e non solo. Perché nella sua biblioteca, si può assorbire proprio la ricchezza della storia e proprio qui si è voluto portare il messaggio di questa nuova etichetta, in arrivo ufficialmente sul mercato a settembre.
La biblioteca della Rocca di Lonato (Brescia)
A partire da sinistra, l'enologo Martin Lemayr,il presidente Max Niedermayr e il direttore vendite di Colterenzio, Alex Ferrigato
La linea Lafóa di cantina Colterenzio
Il Pinot Nero 2018 viene da vigneti posizionati a circa 400 metri di altezza, terreni di origine morenica che offrono rocce porfiriche e dolomitiche. C’è poi una parte di uve che, invece, arriva da terreni ghiaiosi, argilloso-calcarei.
La fermentazione alcolica avviene in botti di legno per tre settimane con macerazione a una temperatura controllata di 25-28° C. La malolattica in botti di legno e la maturazione del vino continua per altri 12 mesi sia in barriques nuove, sia in altre di secondo o terzo passaggio. Prima di arrivare in botte, c’è un lavoro costante, teso alla ricerca della perfezione. Ogni tassello ideato e posizionato: si volevano intensificare le note fruttate, ecco allora che prima della fermentazione l’uva è raffreddata. O, ancora, una parte di essa fermenta con i raspi. Anche al rafforzamento dei tannini si è dedicata cura, per cui si è prolungato il tempo a contatto con le vinacce. Ne scaturisce un vino che, pur mostrando un carattere deciso, rispecchiato anche nel suo rosso rubino, ha una finezza tutta sua, nonché un equilibrio di aromi intrigante. La varietà di frutti rossi dialoga con gentilezza assieme a spezie delicate e questo contrasto tra personalità ed eleganza si lascia gustare fino alla fine. Longevità attesa, tra i 10 e 15 anni.
Il Pinot Nero ha dunque concluso la carrellata di vini Lafóa serviti per la serata: Gewürztraminer Doc 2018, Sauvignon 2019, Chardonnay Doc 2019, Cabernet Sauvignon Doc 2017. Ha fatto da star del cinema con “L’Heure Esquise”, il nuovo cortometraggio della Cantina Colterenzio, realizzato assieme al regista Carlo Guttadauro e al suo team Anamcara, nonché premiato a diversi film festival internazionali. Inoltre, si è fatto degustare al massimo insieme alla potenza e all’eleganza in comune con la lirica: si sono esibiti Alessia Nadin (mezzosoprano), Dino Sossai (violinista della Scala di Milano) e Michele Bolla (pianista).
Oltre al Pinot Nero Lafóa, nel corso della serata sono state degustate anche altre produzioni di cantina Colterenzio:Gewürztraminer Doc 2018, Sauvignon 2019, Chardonnay Doc 2019, Cabernet Sauvignon Doc 2017.
Lo chef Enrico Bartolini ha firmato il menù in abbinamento alla degustazione dei vini, un concentrato di forza e finezza
Gli assaggi dell'aperitivo firmati dallo chef Enrico Bartolini
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nostro viaggio enoico, calice dopo calice, camminando nella cantina di Località San Cassiano