20-03-2021
La famiglia Bonomo riunita in cantina
Una famiglia che crede nel Custoza. Da oltre 60 anni. Una scelta per certi versi coraggiosa, quella che spinse nel 1958 Massimo Bonomo a dedicarsi alla produzione di vini a Sommacampagna, facendo nascere Monte del Frà, e che ora prosegue grazie all’impegno della sua famiglia. Le redini dell’azienda sono in mano ai figli, Eligio e Claudio: Eligio è “l’uomo della vigna”, il fratello Claudio l’enologo, Marica (figlia di Eligio), Massimo e Silvia (figli di Claudio), responsabili rispettivamente di export e comunicazione, cantina, ospitalità e social. Luigina e Miria, rispettivamente mogli di Eligio e Claudio, supervisionano il punto vendita, situato in sede a Monte Del Frà.
La cantina si trova a Sommacampagna
Ma qui si parla di bianchi, o meglio, di un vino bianco da uvaggio. Sono tre le uve principali per la produzione del Custoza: la Garganega, il Cortese (qui chiamata Bianca Fernanda) e il Trebbianello. «Nella nostra area – spiega Marica Bonomo - abbiamo terreni che hanno molti sassi bianchi, che conferiscono mineralità».
I tre vini degustati: Custoza, Ca' del Magro e Garganega
Se si cerca un “livello più alto”, bisogna passare al Cà del Magro Custoza Superiore 2018. «Nelle prime annate – ricorda Marica Bonomo - abbiamo lavorato con un passaggio in legno, poi siamo andati in sottrazione, per renderlo elegante e sofisticato, ma anche minimalista. Per andare all’essenza». E Claudio Introini ha integrato: «Il concetto già in vigna è quello di fare un bianco che potesse affrontare più anni. Qui abbiamo una percentuale di Incrocio Manzoni che incide maggiormente, circa il 14%».
E in effetti il vino ha una grande eleganza, mantenendo una discreta intensità aromatica, con note agrumate fresche, una parte di erbe officinali, un tocco di floreale, mentre al sorso mantiene è supportato da acidità e sapidità ben equilibrate, con una lunghezza notevole. Ne sono prodotte dalle 60 alle 80mila bottiglie all’anno, per un prezzo che si aggira tra i 15 e i 18 euro.
Marica Bonomo in azienda
«Quella di Garganega è un’uva che anche alla vista è molto bella – ha raccontato Marica Bonomo – E l’idea di Introini si univa alla voglia di sperimentare di mio papà». Così naque il progetto legato a questo vino, con il 60% dei grappoli che viene reciso circa 6 o 7 giorni prima della piena maturazione, per mantenere una buona acidità. E qui rimangono per un periodo dai 10 ai 20 giorni. Il risultato, per la Colombara Garganega Igt 2016, è un vino molto profondo, con note di frutta matura e di frutta secca, mentre in bocca è piuttosto ricco ed espressivo. In questo caso la produzione è di sole 6mila bottiglie, per un prezzo tra i 20 e i 22 euro.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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