13-11-2020

Giusti investe sul futuro: è arrivata Graziana Grassini

La celebre enologa nota per il Sassicaia farà Prosecco asolano, Ermenegildo Giusti: «Mi aspetto un prodotto favoloso»

Giusti si rilancia: ecco i nuovi progetti

Giusti si rilancia: ecco i nuovi progetti

Per puntare in alto non bisogna solo avere i terreni più vocati e la migliore tecnologia di cantina, ma soprattutto servono le persone.

Ermenegildo Giusti, imprenditore italo canadese, di questo ne è assolutamente convinto, tanto da aver chiamato Graziana Grassini, uno dei più importanti enologi d’Italia, a seguire la produzione della sua azienda vitivinicola, la Giusti di Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, con i vigneti sui Colli Asolani e nell’area del Montello.

Ermenegildo Giusti all'esterno della sua cantina

Ermenegildo Giusti all'esterno della sua cantina

«Sono partito dal Montello quando ero giovane, avevo voglia di andare via per inseguire il “Sogno Americano”. Avevo dei parenti in America e a 18 anni me ne sono andato in Canada, lavorando nell’edilizia, ma io ho sempre promosso l’Italia».

Il legame con l’Italia è sempre rimasto molto forte: «E io volevo fare un vino per tutti i miei amici nel mondo. Nel 2000 abbiamo iniziato a investire qui in Italia, nel 2008 ho avuto la possibilità di acquistare le più belle vigne della zona, 125 ettari divisi in 10 tenute. E poi ho voluto fare anche la più bella cantina possibile». Senza contare che tra le proprietà c’è anche la splendida abbazia di Sant’Eustachio.

Graziana Grassini ed Ermenegildo Giusti

Graziana Grassini ed Ermenegildo Giusti

Ma Ermenegildo Giusti non si è mai fermato, a sempre cercato di puntare in alto. «Era importante allora avere anche la migliore enologa italiana, e per questo ho chiamato Graziana Grassini. Con lei condividiamo le stesse idee sulla produzione in maniera naturale, di cui sono fanatico. Vogliamo produrre il miglior vino possibile, rispettando la natura e il territorio».

Graziana Grassini, toscana d'origine, è diventata famosa per il suo lavoro sui profumi e sui vini rossi

Graziana Grassini, toscana d'origine, è diventata famosa per il suo lavoro sui profumi e sui vini rossi

Così è nata questa importante collaborazione, avviata quest’anno nel periodo precedente alla vendemmia: «Quando ho ricevuto la mail di Ermenegildo Giusti – racconta la toscana Graziana Grassini – mi sono detta: “Finalmente ho una richiesta al nord per fare vini bianchi”. Da 20 anni a questa parte il mio lavoro è stato incentrato prettamente sui rossi, ma sono nata come bianchista in Toscana. Sono appassionata di profumi: nel 2000 mi sono lanciata nei vini rossi e ho cercato di trasportare le mie esperienze a riguardo dell’esaltazione dei profili aromatici proprio nei rossi».

I vigneti dell'azienda

I vigneti dell'azienda

L’obiettivo sembra chiaro: «Voglio cercare nei vini l’espressione più tipica e incidere il meno possibile con la chimica. In Giusti ho trovato tutto questo. Anzi, ho trovato un paradiso. Sono stata molto colpita dalla precisione dei vigneti».

La carriera di Graziana Grassini,  che da 10 anni segue i vini di Tenuta San Guido e il Sassicaia, parla da sola: «A 19 anni ho iniziato da sola con un laboratorio di analisi che ora è diventato più grande, con 15 dipendenti. E ho scoperto il vino.  Mi iscrissi a Siena e nel 1986 sono diventata enotecnico. Ma sognavo di diventare enologo, anche se allora quella figura non esisteva ancora. Così ho scelto di laurearmi in biologia, con un piano di studi mirato al vino».

Una splendida immagine della cantina vista dall'alto

Una splendida immagine della cantina vista dall'alto

Ma un passaggio importante nella sua vita è stato quello di un importante incontro. «Nel 1986 mi candidai al consiglio enotecnici della sezione toscana e mi votarono. Chi trovo come presidente? Giacomo Tachis. Gli feci assaggiare il vino che facevo al Castello del Terriccio, dove ho lavorato 12 anni come consulente: era un Sauvignon Blanc realizzato in zona di Pisa. Piacque molto, soprattutto alla moglie, e iniziò così la stima di Tachis nei miei confronti. Un rapporto durato 25 anni: Tachis non ti insegnava apertamente, ma ti faceva percepire cosa dovevi fare soltanto con lo sguardo».

La sala degustazione con i vini prodotti

La sala degustazione con i vini prodotti

Ora l’ulteriore sfida, in Veneto, soprattutto per l’Asolo Prosecco: «Io voglio una versione di Prosecco non contaminata – spiega Ermenegildo Giusti - un’espressione femminile. Ho detto a Graziana Grassini di non copiare nessuno, ma di fare quello che il territorio ti dà. Deve rappresentare il nostro territorio. Io sono un leader in tutto quello che faccio, Graziana è una leader: mi poterà un vino favoloso».

E poi c’è la Recantina: «Sono stato uno dei primi a recuperare questo vitigno, poi ho acquistato da Ruggeri due ettari di questo vitigno. È un rosso diverso: ora vogliamo vedere come lo interpreterà». «Il territorio del Montello è vocato per i vini rossi – incalza Grassini – Quest’anno, a inizio vendemmia, ho degustato tutte le uve, per capire tutte le potenzialità. La Recantina mi ha impressionato: ha tantissimi antociani, cioè di materia colorante, ma è anche ricchissima di profumi, tannini, e sostanze estrattive. Io consiglio di puntare su questo vitigno, con un vino che sia al 100% Recantina».


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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