06-11-2020
Paolo Calì, titolare dell'omonima azienda vinicola in via del Frappato 100 a Vittoria (Ragusa)
Farmacista di professione, viticoltore per vocazione, Paolo Calì è il signore del Frappato, il principe dei vitigni del territorio Ibleo e della sua principale declinazione, il Cerasuolo di Vittoria, blend di due vitigni diversi e complementari: la struttura del Nero D'Avola e la grande aromaticità dello stesso Frappato. Non a caso, la sua insegna e le sue vigne dimorano in via del Frappato 100, poco fuori dalla città di Vittoria, nel cuore dell'unica Docg siciliana e del Sud Italia da Avellino in giù. Un territorio che profuma d'Africa, selvaggio e rigoglioso allo stesso tempo. Paolo ci racconta che il Cerasuolo di Vittoria nasce come nasce la sua città, circa 450 anni fa, per volontà della sua fondatrice, la contessa Vittoria Colonna Henriquez Cabrera che dava terreni a chiunque volesse trasferirsi a Vittoria per impiantare dei vigneti. Da qui il centro ragusano diventa “Città del Vino”. La storia di Calì inizia circa 20 anni fa, col fervore di dare un’identità al lavoro svolto dal padre e dar senso compiuto, in una prospettiva futura, ai pomeriggi trascorsi in vigna da ragazzo dopo la scuola. «Ho l'ambizione di produrre vini veri, liberi da schemi concettuali, liberi di emozionare, e il privilegio di portare sulle tavole e nei calici ciò che penso e ciò in cui credo». Spontaneità, libertà e passione che si percepiscono immediatamente degustando i vini, e soprattutto ascoltandone origini, sviluppo, tecniche, vinificazione, svinamenti, vendemmia, attraverso un racconto così intenso da farti toccare con mano le proprietà di un terroir e le sue naturali proiezioni». «Le attività di cantina, definite in sintonia con il nostro enologo Emilio Falsini, sono orientate a limitare gli interventi per salvaguardare l'integrità del vino e la sua rispondenza al territorio. Desideriamo che i nostri prodotti siano ambasciatori del territorio, che raccontino la storia di chi li ha prodotti. Utilizziamo solo lieviti indigeni, facciamo un'attenta selezione delle uve e vinifichiamo separatamente le microparticelle del vigneto, cercando di esaltarne di ognuna le potenzialità. E non sottoponiamo i vini a filtrazioni al fine di mantenere inalterate le proprietà organolettiche». Una routine fisiologica e quotidiana in vigna che va oltre il prodotto: genera un’emozione, la sintesi di un passato che diventa futuro, in una dimensione di longevità.
Vini della sabbia
La batteria dei vini
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori